L’intervista
di oggi, ci parla di un duo rock, di Lucca, composto da un cantante/chitarrista e da un
batterista. Li ho conosciuti l’anno scorso a Baricella e mi sono rimasti nel
cuore, quindi, ho deciso di proporgli di fare questa intervista.
Da dove e come
nasce il nome Violet?
Non
ha un significato particolare; sì, è un colore che ci piace, ma
fondamentalmente è stato scelto all’interno di una lunga lista di nomi papabili
(frutto di nostre idee e di proposte dei fan) per la sua sonorità che a primo
impatto ci ha colpiti
Quali sono i
vostri nomi? Anni? Di dove siete? Cosa Studiate?
Giacomo
Panattoni (voce, chitarra) e Riccardo Chiaravallo (batteria), entrambi 23enni
ed iscritti alla facoltà di economia e commercio di Pisa.
Che cosa vi
piace fare nella vita oltre che suonare?
Abbiamo
molti interessi; una delle passioni che ci ha fatto incontrare ed accomunato
fin dall’infanzia è stata il calcio, attività che tuttora coltiviamo gestendo e
giocando in una squadra di calcio a 5 e a 7. Altri hobby e passatempi da citare
sono la palestra ed il cinema.
Siete fidanzati?
Sì.
Da dove nasce la
vostra passione per la musica?
è
una passione senza dubbio innata, che ognuno di noi ha conosciuto a suo modo
fin da piccolo per poi sentire la necessità, intorno ai 13-14 anni, di iniziare
a riprodurla prendendo in mano ciascuno il proprio strumento.
Come vi siete
conosciuti?
Ci
siamo conosciuti nel campetto dietro la scuola media poco prima dell’inizio
dell’anno scolastico. Da quel momento abbiamo condiviso banchi, spogliatoi,
sale prove, emozioni, esperienze, amici e tutto ciò che ci ha portato oggi a
definirci non solo colleghi, non solo compagni di squadra, di banco e
d’avventura, non solo amici per la pelle, ma veri e propri fratelli.
Raccontateci la
vostra esperienza, come gruppo, dagli inizi ad adesso!
Dai
14 anni in poi ci sono stati svariati cambi di formazione, di componenti e di
nomi del gruppo, fin quando ci siamo accorti che il vero cuore, la vera anima
della band siamo stati sempre e solo noi; per cui, nel 2009 è nato il progetto
Violet, un anomalo duo voce batteria.
Diteci qualcosa
degli altri componenti che amate e qualcosa che detestate!
Abbiamo
entrambi tanti pregi e tanti difetti, ma la nostra forza consiste nel saperli
gestire e compensare l’un l’altro, ottenendo un mix ottimale che si percuote
poi sulla realizzazione delle composizioni.
Quali sono i
vostri cantanti o gruppi preferiti?
Ci
hanno influenzato nel corso degli anni molti gruppi/artisti e sarebbe troppo
difficile dare una priorità ad essi o poterli elencare in modo esaustivo.
A chi vi
ispirate per i vostri pezzi?
Qualsiasi
emozione, esperienza, persona può costituire una fonte di ispirazione; per il
resto, lasciamo libero sfogo alla nostra creatività.
Che progetti
avete per il futuro?
Un
album, un tour e la speranza di far breccia nel cuore di più persone possibili.
Che emozione
avete provato quando avete inciso il primo singolo?
Sicuramente
un’esperienza da ricordare; lavorare con produttori e tecnici di un certo
calibro al nostro servizio per la prima volta, è stato motivo di grande
orgoglio ed un’iniezione di fiducia per il prosieguo della nostra carriera
artistica.
Dove lo avete
registrato?
In
vari studi nei pressi di Verona.
A quali
concorsi/contest avete partecipato?
L’unico
contest cui abbiamo partecipato è stato il Festival della Musica Giovane dello
scorso anno, grazie al quale ci siamo conquistati l’opportunità di condividere
il palco con i Sonohra.
In che città
avete suonato? Ce n’è una a cui siete particolarmente legati e perché?
Gli
spettacoli a quali siamo rimasti maggiormente legati sono il concerto del Viper
Theatre di Firenze ed il precedentemente citato evento di Bologna in apertura
ai Sonohra.
In che città
vorreste suonare e perché?
In
tutte.
Con che artisti
avete suonato?
Abbiamo
condiviso il palco con svariate band locali, ma i veri artisti da ricordare
sono i Sonohra.
Con che artisti
vi piacerebbe suonare e perché?
Con
qualsiasi artista importante ma allo stesso tempo con nessuno in particolare.
Che rapporto
avete con le prime fan?
Abbiamo
un ottimo rapporto con tutti i nostri fan.
Che consiglio date
ai gruppi che si affacciano per la prima volta al mondo della musica?
Di
non demordere ai primi intoppi e alle prime difficoltà, lasciando libero sfogo
alla passione ed ai propri sogni.
Le vostre
famiglie cosa pensano di questo vostro sogno?
Ci
supportano a loro modo in questa nostra avventura.
Date future in
cui potervi sentire?
Dopo
l’uscita del nostro primo album, comunicheremo la programmazione delle relative
date promozionali.
Lascio
a voi il compito di giudicarli. Io li ritengo una band valida, che col tempo e
la tenacia potrà sfondare e farsi conoscere sempre di più. Mi auguro che
rimangano anche nel vostro cuore, come lo sono rimasti nel mio.