Kamera Kubica, come decritto nel
comunicato stampa “è un concentrato di
chitarre distorte, melodie pop, ritmi trascinanti e coivolgenti”. Le
chitarre distorte, nella prima canzone, ad un orecchio non troppo allenato a
questo tipo di suoni rischiano di diventare fastidiose, quindi risulta, pur con
una melodia pop, molto coinvolgente, di diventare un genere di nicchia, mentre
nelle altre canzoni, pur essendoci una massiccia presenza di quest’ultime, mescolandosi
con la linea melodica, risultano meno marcate e quindi più dolce all’ascolto
come suono. Il cantante ha una voce graffiante, che sembra quasi rock, con una
nota di sensualità che non guasta per nulla.
Le canzoni sanno coinvolgere l’ascoltare,
sia dal lato musicale che da quello sentimentale, trascinandolo all’interno
della canzone stessa e facendolo immergere in quello che la band suona e canta.
Come dice il comunicato stampa questo è “un disco che parla di solitudine, della
presa di coscienza di se stessi, di dipendenze a volte nocive a volte no, di
amicizia, dolore e depressione”.
Cosa resta da dire?
Beh ascoltatelo, ve lo consiglio…. un disco
diverso ma pieno di ritmica e di talento…
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