Per anni
non le ho più ascoltate, le ricordo ancora insieme e combattive, ricordo le piazze
piene e i loro sorrisi, ma da quel lontano fine 2015/inizio 2016 (per ragioni
che non vi spiegherò), ho smesso di seguirle. Quello stesso 2016 si sciolsero,
iniziando i loro percorsi da soliste.
Eppure
casualmente dopo anni ho ritrovato la loro musica, trovando il singolo di “CLO”
(senza ricollegarla minimamente a Le Gal), la più piccola del gruppo, il mio
sogno e il mio idolo. Oggi, però, non voglio parlarvi di CLO, che era la mia
preferita de LE GAL, ma voglio parlarvi della più matta, cioè WAZZY o, meglio,
WAZZA.
All’epoca,
mi piaceva ma non mi faceva impazzire, mentre ora i suoi pezzi mi mandano
totalmente in fissa. Poi questo disco ha una canzone dove duetta con CLO,
quindi per una fan de LE GAL è un disco da collezione o quasi (ahahahhah).
A parte
gli sfoghi, ora voglio parlarvi dell’ultimo disco di Alessandra Corso, in arte
WAZZY o WAZZA, uscito nel 2017.
Il suo,
un flow, che ti fotte il cervello, un flow dolce, non incazzato (come tante), o
se è incazzato mantiene sempre quella dolcezza di base, un flow e una timbrica
che riconosci perché sono unici.
Il disco
inizia con un’INTRO in overflow. Qui è incazzata come solo lei sa fare.
Sottolinea che come sempre lei ha vinto, è diventata famosa solo grazie a se
stessa e non perché l’ha data in giro, ma solo perché si è buttata e si è
sbattuta. Anche l’intramezzo cantato, se pur molto lineare e semplice è
eseguito magistralmente dal punto di vista tecnico.
SI CON LA
TESTA, un canzone che ti fa ballare, che ti rimane nel cervello, come poche
sanno fare. Bello il rap leggermente cantato in alcuni punti. Buon uso dell’auto-tune
e degli effetti vocali. “Cresciuta fra gli zarri”, questa cosa non si era per
nulla notata, anzi era palese come cosa, mai vista una zarra peggio di lei,
bella ma zarrissima, se non peggio (anche se detto da una fighettina fa
strano).
CHE BENE
FA (feat. MC NILL), questa canzone è fantastica, perché si può apprezzare la
sua vocalità in tutto il suo splendore, specialmente qui che è più cantato che
rappato, in particolare nella parte iniziale. Il flow di MC NILL non mi fa
impazzire, lo trovo fastidioso, avrei preferito un’altra voce per questo pezzo.
DAL
NIENTE. “Dal niente può nascere tutto”, una frase che troppo spesso sentiamo e
ci ripetiamo. Una canzone che sa rilassare e tranquillizzare, una canzone
dolce, quasi romantica, anche se non tutti la definirebbero così. Io la
definisco “la canzone delle 1000 verità”. E voi come la trovate?
PIÙ SOLA.
Mi ritrovo molto in questo testo. Una canzone dalle mille emozioni, piango ogni
volta la sento. Una canzone assolutamente stupenda!
100 KG,
la canzone che dà il titolo all’album. Non ho parole, non so come ripetere che
amo ogni canzone di questo disco. Un flow e un artista ineguagliabili. 100Kg di
bravura!
CHANCE. Una
base da paura, che crea tensione. Forse la canzone più incazzata di tutto l’album,
anche se non le viene bene. A chi non servirebbe una chance?
PAURA DI
AVERTI, questa è una delle mie canzoni preferite del disco, perché in parte la
sento addosso, sento che mi rappresenta. Una canzone d’amore, un amore che
resta nonostante le avversità e le difficoltà, nonostante il dolore.
NA NA NA
(feat. CLO e MARTI STONE), questa canzone è da sclero, cioè CLO e WAZZY di
nuovo insieme? Fantastico! (Se sto sognando non svegliatemi!). Tanti ragazzini
dovrebbero ascoltarla e capire che per fare carriera non bisogna scendere a
compromessi (e Wazzy è un esempio da seguire). Lei è diventata ciò che è solo
per il suo talento. Il pezzo di CLO è da “orgasmo”, fantastica come sempre (non
dico altro perché avrei solo complimenti per lei). Marti Stone, brava ma non eccezionale,
la preferisco in altri pezzi. (Il mio cuore qui avrebbe preferito Gangia).
Comunque un bel flow anche il suo e si innesta bene con lo stile di Wazzy e
Clo. Un bel trio che, a mio modesto parere, dovrebbe fare altri pezzi insieme.
MALEDETTO
SETTEMBRE, una canzone molto estiva, un tormentone. Una ballad rap in piena
regola.
ABITUDINE.
Bella la base che inizia dolcemente per poi esplodere con l’inizio del rappato.
Quando canta, non so a voi, ma a me piace, forse è banale, ma a me piace.
WAZZA ZA
ZA, il titolo mi ricorda la canzone “Si salta in aria” de LE GAL. E a voi? Non
so se mirasse a ricordarla, penso di no, ma a me la ricorda. Di nuovo un pezzo
che ti fa saltare e ballare, che ti manda letteralmente fuori di testa, che ti
prende e non ti molla più.
LA VERA
RICCHEZZA (feat. GRETA SQUILLACE). Non è un segreto per nessuno che io non ami
il singolo di Greta (almeno per quanto riguarda il suo modo di cantarlo), ma
qui dove non ha acuti mi piace molto e la sto seriamente rivalutando (tranne
per l’acuto finale, fossi in lei li eviterei, perché anche in registrato riesce
a steccare). Un pezzo che forse spacca meno degli altri, ma più profondo,
sembra in un certo senso più studiato e pensato. Più voce che musica, un
connubio che fa risaltare le caratteristiche vocali di queste due artiste
torinesi.
IO CREDO
ALL’IMPOSSIBILE, una canzone con una carica sociale non indifferente, contenuta
anche nella compilation di Ladies First (Vol. 2). Nulla da dire, fantastica
come tutto l’album.
Ero
convinta, anni fa, che tra LE GAL solo GANGIA sapesse fare overflow, mentre dopo
questo album devo ricredermi.
Anni fa
pensavo che criticare i propri idoli fosse errato, ma crescendo sempre più
spesso mi sono trovata a doverlo fare. Questa volta, con mio grande rammarico,
non sono riuscita a trovare errori o negatività (almeno su Wazzy), ma non perché
Wazzy facesse parte de LE GAL, ma perché questa donna è una forza della natura,
un uragano in espansione, un vulcano in piena eruzione…
Questo
articolo è uno dei pochi che non mi è stato chiesto, ma ho deciso di scriverlo perché
questo disco mi ha colpito davvero. Non vedo l’ora di sentire altri suoi pezzi.
Spero un
giorno di poterla intervistare, perché sarebbero mille le domande che vorrei
farle su questi pezzi e non solo.
Voi cosa pensate di questa rapper? E dei suoi
pezzi?
Nessun commento:
Posta un commento