Il 25
ottobre 2019 è uscito l’ultimo singolo di Dydo, uno dei rapper che stimo di
più, anche perché ho conosciuto il rap grazie a lui e la prima intervista ad un
rapper è stata a lui, in quel lontano 2010. Ammetto che non è facile scrivere
questo articolo, soprattutto perché per me Dydo è Dydo, quindi c’è in gioco
anche l’affetto e la stima che provo per lui e per gli ex Huga Flame, ma
nonostante tutto ciò sarò obbiettiva e forse anche più severa.
Il
pianoforte dà dolcezza e atmosfera alla canzone che poi andando avanti si
alterna ad una base elettronica che fa da sfondo al rappato, che le fa da
padrone.
Una
canzone d’amore, un pezzo perfetto da ogni punto di vista. Nulla da ridire,
solo complimenti. E voi cosa ne pensate di questo nuovo singolo di Dydo?
Questo è
il secondo articolo di quest’anno che pubblico su questa rapper, cantautrice e
produttrice italiana.
Il suo
rap si basa su “musicalità,
sperimentazione e multilinguismo”, per creare qualcosa di unico e
ineguagliabile.
Marti
Stone, il 17 agosto 2019, ha pubblicato il suo ultimo singolo “Miracolo”, che
vi consiglio di andare ad ascoltare, perché merita davvero.
L’intro
ricorda le canzoni dei vecchi film western, per poi scemare in una melodia
elettronica che supporta alla perfezione la linea vocale, dandole la giusta
importanza e rilevanza.
Ogni
volta che ascolto questa canzone penso che avrei mille domande da fare a Marti
Stone su questo testo e sul suo significato più profondo.
È vero,
ognuno di noi è un miracolo, nonostante le difficoltà, dovremmo considerarci un
miracolo, perché lo siamo. Siamo tutti unici e inimitabili, siamo davvero un
miracolo.
Una
canzone che dovremmo ascoltare tutti, capirne il significato e imparare a
considerarci tutti un miracolo.
GRAZIE
MARTI PER QUESTO MESSAGGIO, che tutti dovremmo ascoltare e fare nostro nel
profondo.
Ercole
Palmieri, in arte Wedra, nasce a Rho, in provincia di Milano, il 2 settembre
1990, ma all’età di 6 anni si trasferisce a Torino, città in cui ha scoperto la
sua passione per il rap grazie al fratello maggiore.
A maggio
2019, pubblica il suo nuovo album, “Rimani a casa”, un disco molto particolare,
ma che secondo me descrive appieno la personalità e il carattere di Wedra.
NANANA, è
il primo singolo di questo nuovo album. La base è molto jazzate con sfumature
blues. Mi ricorda tantissimo le canzoni degli Articolo31, ma con molta più
volgarità. Nel complesso una canzone decisamente volgare e provocante.
TU BALLA,
una canzone bella e molto ballabile. Quando la senti, già dal primo ascolto, il
corpo inizia a muoversi a tempo di musica e non riesci più a fermarti. Potrebbe
essere decisamente un nuovo tormentone. Penso che questa sia la canzone che
preferisco di questo disco, una delle canzone che è entrata di diritto, dal
primo ascolto, nella mia playlist giornaliera.
AL
CONTRARIO, bella, ma sembra più parlata che rappata in alcune parti (ma su
questo non posso criticarlo e scoprirete perché tra qualche mese). Come canzone
la trovo un po’ monotona e noiosa, anche se tecnicamente non è per nulla male.
OGGI VA
COSI’, carina, ma forse in alcuni punti un po’ troppo monotona e ripetitiva. Un
pezzo provocante, ma decisamente una serenata molto bella che descrive gli
amori di oggi a volte possibili ma basta un niente perché svaniscano. Un attimo
si è legatissimi e un attimo dopo si è due estranei. “Tu stringimi forte per
tutta la notte […] perché oggi va così”.
RIMANI A
CASA, la canzone che dà il titolo all’album, una canzone molto introspettiva a
sentirla, una canzone che vorrebbe mettere a nudo l’anima dell’artista, ma in
maniera quasi ironica e criticando sempre e comunque il mondo che lo circonda
e, in particolare, l’ambiente underground. Un pezzo che deve far riflettere, un
testo da ascoltare e leggere.
Nel
complesso un disco ben fatto e che ci sa far comprendere la maturità artistica
di questo giovane rapper, forse un disco che non inserirei nelle mie playlist
giornaliere, se non per una canzone, ma che vi consiglio vivamente di
ascoltare, almeno una volta nella vita.
Annalisa
Scarrone, meglio conosciuta come Annalisa o Nali, nasce a Savona il 5 agosto
1985 e cresce a Carcare, in Val Bormida. Da bambina studia prima chitarra
classica, poi pianoforte e flauto traverso. Alle media si fa seguire nel canto
da Danila Satragno, che successivamente diventerà la sua vocal coach. Nel 2010
è diventata famosa grazie al talent show, Amici, condotto da Maria De Filippi
(programma che ha lanciato tantissimi artisti del panorama musicale odierno,
come ad esempio Emma Marrone, Alessandra Amoroso e Marti Stone), dove si
classifica al secondo posto, ma ottenendo il Premio della Critica (premio che
vincerà anche nel 2011 ad Amici Big). Ha più volte partecipato al Festival di
Sanremo, ma senza mai riuscire a raggiungere il primo posto.
Col singolo
“Diamante lei e luce lui”, nel 2011, vince il primo disco d’oro.
Nel 2011, inoltre,
col suo primo album solista, Nali, vince il disco di platino.
Nella sua
carriera ha vinto 5 dischi di platino e 7 dischi d’oro.
Il 30
agosto 2017, la cantante aveva annunciato che stava registrando le parti vocali
per alcuni brani appartenenti ad un nuovo album in studio, il quale è stato
prodotto da Michele Canova Iorfida.
Il 13 ottobre 2017 pubblica il singolo “direzione
la vita”.
Il 22 gennaio 2018 viene annunciato il suo sesto album, “Bye Bye”,
poi pubblicato il 16 febbraio dello stesso anno.
Bando
alle ciance e andiamo a parlare dell’ultimo singolo pubblicato dalla cantante
il 4 giugno 2019, Avocado Toast, presentato per la prima volta all’Arena di
Verona in occasione dei Seat Music Awards.
Questo singolo, a metà tra il pop e
la trap, è il primo estratto dal settimo album in studio che uscirà a settembre
2019 (cioè tra poche settimane). Il brano è stato scritto dalla cantante stessa
insieme a Daniele Lazzarin e Michele Canova Iorfida (quest’ultimo ne è anche il
produttore). Il videoclip, diretto dagli YouNuts!, è stato pubblicato su YouTube
il 12 giugno 2019. Il singolo “Avocado Toast” è “tipo un quadro: a volte astratto, a volte impressionista. È surreale e
un po’ folle, ma poi sensuale, calda e divertente, estiva nel senso più
rilassato che si possa intendere” (come viene descritta dalla casa
discografica stessa). Un testo profondo, una canzone breve ma piena di
significato e di riferimenti culturali, non sempre facili da cogliere. Una
canzone che mi ha lasciato letteralmente senza parole, un testo che mi ha
saputo toccare sia il cuore che l'anima. Se questo è il singolo che anticipa l’album
mi chiedo cosa ci dobbiamo aspettare a settembre?!?! Io resto in trepidante
attesa e non vedo l’ora di farvi un nuovo articolo, a settembre, sull’album.
Molte storie nascono incasinate, nascono male,
ma alla fine se si vuole farle funzionare si riesce. A volte litigare, fare la
guerra, aiuta ad amarsi di più e a rendere la pace più dolce. Anche se tutto è
incasinato, come un quadro di Mirò o di Van Gogh o come un avocado toast, l’amore
vince tutto e colma ogni vuoto, dandoti la forza di poter fare tutto, anche
camminare a piedi nudi sulla brace. Voi avete mai provato un amore così?
L'11 giugno di quest'anno è uscita la nuova hit estiva del rapper torinese Marco Blasi, in arte Moz, Playa Maravilla.
Una canzone che sa d'estate, di freschezza, che ti fa pensare alle spiagge caraibiche, alla sabbia bianchissima e al mare limpido. Una canzone che ti fa ballare e ti fa muovere, con un fare sensuale.
Un singolo destinato a diventare un tormentone. Voi cosa ne pensate?
Una
canzone d’amore, una canzone che parla di un amore universale, senza frontiere,
che può essere dedicata tanto ad una donna quanto ad un uomo.
Questo
brano sa esprimere esattamente quello che io penso dell’amore, infatti ho detto
“TI AMO” solo a due persone nella mia vita e quando l’ho detto/scritto è stato
perché lo sentivo davvero, perché ho provato qualcosa di veramente profondo e
questa canzone rappresenta in gran parte quello che provo ed ho provato.
L’amore
non deve sempre essere per forza ricambiato, ricordatevi che amare vuol dire promettere
all’altra persona di proteggerla e volerla vedere felice indipendentemente dal
fatto che stia con voi o meno. Quando, ad esempio, guardi le sue storie e vedi
che è felice, allora sei felice e ti rallegri, perché l’importante è che sia
felice sempre e comunque (motivo per cui penso che bloccare la visualizzazione
delle storie sui social sia sbagliato, perché magari qualcuno vuole solo
vedervi e sapere che siete felici e che state bene, pur standovi lontano).
Tralasciando
le riflessioni che questa canzone mi ha portato a fare e che spero vi facciano
riflettere e vi facciano capire che l’amore non è superficialità e possessione,
ma è qualcosa di molto più profondo.
Ora
voglio parlarvi di questa bellissima canzone, “Ti prometto”, scritta e composta
da Federica Matera, classe 1996, giovane cantautrice Salernitana, ma ormai
stabilitasi a Como, dove frequenta il Conservatorio.
Stupendo
e dolcissimo il connubio fra la chitarra e il pianoforte che rafforzano la
forza emozionale di questo testo. Federica con la sua voce unica riesce a dare
una carica emozionale non indifferente a questo pezzo. Essendo una ripresa live
c’è qualche piccolo errore, che spero di non trovare nel disco, perché questa
canzone è diventata una delle mie preferite proprio per le emozioni che sa dare
e per i valori che sa trasmettere.
E voi
cosa ne pensate? Cosa vi ha trasmesso? Avete già sostenuto e comprato il suo
disco su musicraiser?
I
Magnitudo12, ormai, per chi mi segue da anni, sono una vecchia conoscenza.
Questo
singolo arriva dopo circa un anno di silenzio da parte del gruppo stesso.
Un pezzo
con incursioni rap e raggaeggianti e sonorità dancehall, in pieno stile
Magnitudo.
Questo
testo, come spiega anche il gruppo, vuole sottolineare l’importanza dell’empatia
per saper affrontare al meglio le problematiche della vita.
In questi
anni ho imparato a conoscerli, non solo artisticamente, ma anche a livello
personale, specialmente Valentina. Ed ho scoperto una persona vera, sempre
pronta a darti un consiglio, una buona parola, una persona con una grande
empatia ed umanità.
Penso che questo pezzo li rappresenti
completamente e mi auguro che tutti quelli che lo ascolteranno possano capirne
interamente il significato e imparare dei valori che al giorno d’oggi,
purtroppo, si stanno perdendo.
Stupenda,
nulla da ridire, ma da lui cosa ci aspettiamo?
Già dai
tempi degli Huga Flame era un talento, un King del Rap a tutti gli effetti.
Ho
conosciuto Dydo e la family degli Huga Flame che non avevo neanche 18 anni,
sono stati ed apprezzare questo genere.
Criticare
Dydo per me è difficile, ma stavolta con questo pezzo dove musica e voce si
unisco come se fossero un’unica cosa, un solo corpo, mi ha reso facile il
compito.
Ascoltando
le parole di questo pezzo, leggendole, penso a quel volto che è diventato la
mia musa, quell’amore impossibile, che mi dilania il cuore, ma che mi dà anche
la forza di lottare.
Questa
canzone, quando l’ho sentita la prima volta, mi ha dato coraggio, il coraggio
di lottare per i miei sogni e per la mia musica. E a voi cosa ha trasmesso?
“I
problemi sono come pesi fin quando ti rendono le ali di piombo”, una frase
dalle mille verità e dai mille significati.
Complimenti a Dydo per questo nuovo grande
successo.
“Nonostante”
è il primo singolo estratto dall’ultimo album di Stefania Tasca, “Come quando
fuori piove”, di cui vi ho parlato nell’articolo pubblicato il 10 maggio 2019.
Come già
vi scrivevo questa è “forse la canzone che amo meno di tutto il disco, ma forse
anche la più dolce di tutte e la più romantica. Brividi che percorrono il
corpo, parole che arrivano dritte a toccarti l’anima, una profondità che solo
lei sa dare”.
Il video
molto semplice, senza particolari effetti e sofismi, lo trovo bellissimo e
d’effetto.
Complimenti per le riprese e il montaggio a Luca
Scomparin, Livia Lavagno e Stefania Tasca.
Il video
girato a Parco Dora (Torino), mi ha rimandato indietro nel tempo al video di “Musica
Legale” de Le Gal. È cresciuta dall’epoca, ma sembra che per lei il tempo non
passi, sembra ringiovanire al posto che invecchiare, un po’ come “Avril Lavigne”.
Non entro
nel merito del video, quindi non vi dirò cosa ne penso.
Come già
detto trovo che abbia un flow da paura.
Nel 2011
cercando del rap femminile su YouTube, inciampai per caso in un pezzo de Le Gal
e notai già 3 ragazze con tre flow che spaccavano. Oggi vedendo il suo percorso
in questi 7 anni, mi rendo conto che avevo ragione quelle ragazze avrebbero
fatto strada e l’hanno fatta.
Un flow
da paura, una grinta che solo lei possiede.
Ma ora
parliamo del suo nuovo singolo “Freestyle #1”. Chissà che quel numero dietro il
titolo non voglia presagire che questa sia solo la prima di una serie di
Freestyle (boh… speriamo).
Un beat
ritmato, un flow leggermente incazzato (cosa che non le è mai riuscita veramente
del tutto). Sembra veramente un freestyle destinato ad una battle (non mi
dispiacerebbe per nulla vederla fare freestyle live o, comunque, vederla in una
battle).
Non è mai
calante, sempre a tempo, sempre pronta a criticare il mondo che le sta intorno,
dando steccate e lezioni di vita a chi l’ascolta.
Solo un
altro successo per Alessandra Corso, in arte Wazzy.
“Aria di
casa” è l’ultimo singolo di Mr. Ombra pubblicato l’11 febbraio 2019.
Un beat
dolce che va ad abbracciare in pieno il significato del testo.
Un testo
dolce, una canzone d’amore, una canzone che farebbe sentire 3 metri sopra il
cielo qualunque ragazza/o, perché trovare un ragazzo/a così innamorato/a è
rarissimo, come trovare un diamante nel deserto.
Per quanto riguarda la voce deve fare maggiore
attenzione all’intonazione perché a volte si sente qualche nota leggermente
calante, in ogni caso un bel flow, molto personale.
Un buon
connubio tra Techno e Rap, che può anche essere una scelta vincente a livello
di pubblico e di popolarità.
Un disco
da ballare la sera in discoteca, ma un po’ meno indicato da sentire durante il
giorno per rilassarsi.
Suoni
giovanili, stile tamarro. Mi ricorda, quasi, la giovinezza mia e della mia best
Jessica (in realtà più la sua della mia) tra Shock e Parhasar.
Bel flow,
anche se non vedo nulla che lo distingua in qualche modo dal resto della massa,
dovrebbe trovare il suo stile personale non solo nel genere ma anche nel flow e
nello stile.
Comunque, spero di sentirlo il sabato sera in
tutte le discoteche perché fa venire voglia di ballare e scatenarsi in pista e,
soprattutto, spacca.
Il
pianoforte iniziale è di una delicatezza e di una dolcezza da lasciare l’ascoltatore
senza fiato, da brivido. Gli altri strumenti che mano a mano si uniscono creano
atmosfera e aspettative, spianando il terreno alla splendida voce della
cantante.
Una
canzone molto dolce e romantica.
Un gruppo americano che merita di essere
conosciuto e ascoltato in tutto il mondo.
Parlare
di Stefy non è facile per me, che la conosco ormai da quasi 10 anni. La ricordo
ragazzina in sala prove, la ricordo con gli Ace Hunters, la ricordo sui primi
palchi, dove suonava rock, ricordo il suo primo video clip e la ricordo
vittoriosa in ogni contest.
La sua
voce mi ha colpito dalla prima volta che la sentii cantare, un talento
indiscusso.
Avevo
detto che non avrei più fatto live, ma quando Stefania ha annunciato la data di
uscita del suo primo album, “Come Quando Fuori Piove”, e il release party, ho
deciso che per lei avrei fatto un’eccezione, anche solo per amicizia.
Attenzione: questo non vuol dire che sono stata più tenera, anzi conoscendo le
sue potenzialità e capacità sono stata ancora più critica.
Prima di
parlarvi del release party vorrei parlarvi dei 5 singoli che compongono il suo
album, “Come Quando Fuori Piove”.
IL
CACCIATORE DI SOGNI. Una canzone molto attuale come stile e, soprattutto,
grintosa.
“Sono
sempre insicura”, conoscendo Stefania mi fa strano questa frase cantata da lei.
Lei che sembra sempre così sicura di se stessa. Lei che sembra una roccia, ma
che in fondo è umana e ha sempre nascosto le sue debolezze con quella forza che
da sempre ha dentro.
Una
canzone d’amore, ma anche una canzone che parla di sogni.
“Non ti
cambierei mai”, forse la frase più bella di tutta la canzone, la più romantica.
TUTTO
COSÌ SBAGLIATO. Non voglio essere ripetitiva, ma questa canzone è grintosa e sa
coinvolgere chi l’ascolta dal primo istante.
“Ho
dovuto scegliere se stare bene o fare stare bene… tutto ciò che conta è stare
bene”, una frase che ultimamente sento molto vicina a me, perché alla fine a
volte si fanno scelte errate solo per far felici gli altri, mentre magari noi
stiamo morendo dentro e viviamo nell'infelicità, mascherando una finta
felicità.
Lei,
però, ha scelto se stessa, la felicità e questa canzone penso sia anche un
grido di libertà.
Bisogna
sempre scegliere di stare bene con noi stessi a costo di perdere qualcosa,
anche se quel qualcosa per noi è importante. La vita è fatta di sbagli che ci
rendono unici e speciali.
Una
canzone che sinceramente amo e ascolterei senza sosta.
Il rif di
batteria, che dà il tempo, rende la base di questa canzone qualcosa di
assolutamente particolare e la fa rimanere in testa.
NONOSTANTE.
Forse la canzone che amo meno di tutto il disco, ma forse anche la più dolce di
tutte e la più romantica. Brividi che percorrono il corpo, parole che arrivano
dritte a toccarti l’anima, una profondità che solo lei sa dare.
PARANOIA.
La canzone di cui dovrebbe uscire a breve il videoclip, che è stato girato
durante il release party. Un’altra canzone per scatenarsi, un ritornello tutto
da saltare e da ballare (quasi da “pogare”). Una canzone che durante il
concerto ha fatto muovere, saltare e cantare tutta la sala (che era piena a
dire poco). Un tormentone o comunque una canzone che rimarrà e si farà
ricordare.
STEP ON
MY HEART. Il jolly del disco, l’unica canzone in lingua inglese. La canzone con
cui ha aperto il concerto, la canzone che forse più di tutte mi ha emozionato.
Il pianoforte le dona quel tocco in più che la rende dolcissima ed emozionante.
Una canzone che ti fa vibrare l’anima e che ti tocca nel profondo.
Un disco
tutto da ballare, un disco che mette la voglia di scatenarsi. Un disco da
sentire con la propria metà, con la persona che si ama.
Voi cosa
ne pensate di queste tracce? Che emozioni provate quando le ascoltate?
Adesso,
che abbiamo finito di analizzare le tracce che compongono il disco e l’ep
stesso, andiamo a parlare di Stefania e del Release Party che si è tenuto il 7
maggio 2019 al Jazz Club di Torino (data sold out).
Adoro la
sua voce, la sua grinta. Un’energia unica che riesce a trasmettere al pubblico.
Vederla
sul palco e sentirla cantare live, dopo anni, è stata un’emozione unica che mi
ha fatto emozionare fino alle lacrime. (Eh già, sembra strano, ma ho avuto le
lacrime nel risentirla cantare e vederla live dopo anni). Non ho mai sentito
una vocalità come la sua.
Durante
il live ha avuto pochissime incertezze, una o due, ma nessun errore. Un mostro
di bravura e di talento. Ora non le resta che far innamorare tutto il mondo di
lei, perché merita di spaccare e di sfondare.
Un genere
totalmente diverso da quello in cui la ricordo, ma che sa valorizzare la sua
tonalità e le sue capacità. Io oserei quasi definirla la nuova MINA, e voi?
La adoro e l’ho sempre adorata, un’artista che
stimo davvero e a cui voglio un gran bene.
Marco
Blasi, in arte Moz, classe 1994, è un giovane rapper torinese, che il 24 aprile
2019 ha pubblicato, su tutte le piattaforme digitali, il suo ultimo disco,
VIBES, di cui voglio parlarvi in questo articolo.
“FIORI DI
LOTO, “Pt. 2””, una canzone dolce con un rif di chitarra che ti fa salire la
glicemia, ma con una batteria che le dà grinta e che dà manforte alla parte
rappata.
“SOLO
DELAY”, un’altra canzone d’amore, se così vogliamo definirla. Chi di voi non
dedicherebbe questo pezzo al proprio partner?!?! (ahahahah)
“IN TIME”,
forse il pezzo che mi piace meno di tutto l’ep. In alcuni punti trovo quasi
fastidioso il connubio tra voce e musica. Non male, ma forse l’avrei rivista
ancora un po’.
“SEE YA”,
bella, nulla da dire, solo che non avrei saputo fare meglio. Base e voce sono
arrangiate e mixate a regola d’arte, senza nessun errore. Coinvolge l’ascoltare
e gli rimane in testa.
“VIBES”,
la canzone che dà il titolo all’EP. Forse quella più grintosa.
“SOLAMENTE
NOI”, il pezzo lento, quasi romantico, del disco, un classico per altri generi,
ma strano per il rap.
Avrei
solo complimenti da aggiungere, quindi ho deciso di darvi un’idea di quello che
penso ascoltando l’EP di Moz. Un disco che sa d’estate. Un flow particolare,
che si riconosce tra altri mille.
Un rapper
bravo, ma, soprattutto, ho scoperto una bella persona, un ragazzo simpatico e
umile.
Spero continui così, perché se lo farà volerà in
alto!