sabato 2 marzo 2019

Metamorfosi in Viola – Apology of Good and Evil


I Metamorfosi in Viola sono una band, Rock Alternative Indie Hard, che nasce nel 2006 sotto la leadership di Simone Osmari.  Attualmente il progetto è incentrato sull’esperienza solista del leader, con la continua collaborazione e il supporto di vari musicisti che lo hanno accompagnato negli anni. Il 3 aprile 2018 è uscito, sotto l’etichetta Alpha Records di Catia Giordano, il suo ultimo disco “Apology of Good and Evil”, quasi totalmente strumentale.
-     I hate your Gaze: un pezzo potente e grintoso, anche se all’inizio l’ho trovato un po’ ripetitivo. Un brano strumentale dove la chitarra e la batteria tendono a fare da padrone assolute. Un brano che mi lascia un po’ l’amaro in bocca, troppo ripetitivo, sempre gli stessi motivi che ciclicamente si ripetono. Troppo lungo per essere un brano solo strumentale.
-      You went away as well in the end, did you see?: bello l’intro di sinth che crea tensione e aspettative. Una canzone energica, una canzone che fa venire voglia di sport e di movimento. Devo dire che mi piace molto anche se è particolare come singolo e vi consiglio di ascoltarlo dalla prima all’ultima nota e perché no trasformarlo nel pezzo che vi accompagnerà ogni mattina per fare sport.
-      The miserables: Bellissimo il sottofondo di piano iniziale. Il titolo ci rimanda ad una grande opera letteraria “I miserabili” di Victor Hugo. Mi immagino qualcuno che legge il libro in una sontuosa sala di una biblioteca mentre qualcuno suona questo pezzo in sottofondo. Una melodia emozionante che sa rende omaggio e giustizia ad un opera letteraria che è parte della nostra cultura e che chiunque dovrebbe conoscere.
-      You Jumped from the fifth floor of my building: una canzone dedicata ad un’amica che si è suicidata. Una canzone che vedendone il significato mi colpisce molto e devo dire che anche come base sa dare la giusta emozione.
-      You met my feeling: la prima canzone dove finalmente sentiamo anche del cantato. Una canzone grintosa ma che sa creare anche ambiente. Una voce bella, pulita e intonata, ma soprattutto piacevole da ascoltare e che sa unirsi alla musica, creando un tutt’uno.


-         Tonight Tonight: un intro quasi afro, ma unico con gli archi delle tastiere e la chitarra acustica che si viene ad unire creando qualcosa di unico. Il cantato sembra nascere dagli strumenti stessi, raramente ho sentito dei connubi di questo genere. Una canzone che a me sinceramente ispira romanticismo e se devo dire al momento mi fa pensare ad una persona che piano piano si sta facendo spazio nel cuore e nella mia anima anche se per ora c’è molta diffidenza tra noi.


-    In transhumance: sinceramente non mi piace come è stata mixata... il suono non è pulito e dà l’idea di un vecchio vinile che suona.
-    The song of Tom: bella anche se a volte il suono si pezza e risulta un po’ fastidioso…. per il resto una canzone quasi ambient, molto particolare.
-     The face of Melinda: “A perfect piano song”.
-    Paranoid Android: parte subito con una forte carica energica ma dolce allo stesso tempo e riesce a tenere questa carica fino alla fine lasciandoti col fiato sospeso, senza mai essere ripetitiva o noiosa.
Nel complesso il disco non mi è dispiaciuto anche se alcune canzoni probabilmente non le avrei inserite, ma vi consiglio vivamente di ascoltare e seguire i Metamorfosi in Viola, perché vale sempre la pena sentire degli artisti che sanno davvero fare musica e al giorno d’oggi sono veramente pochi.

2 commenti:

Intervista ad Alphaboy

Potete ascoltare l'intervista sul mio canale IGTV (@ema2503):  https://www.instagram.com/tv/B-cZTXQIe2E/?utm_source=ig_web_copy_link