Care Lettrici, sabato sera ho intervistato per voi questa band giovanissima ma con molta grinta. Ma non dilunghiamoci sentiamo loro come hanno risposto alle mie domande…
Come nasce questo nome, Faifem?
Fabrizio: “L’ideatore di questo nome è stato mio padre prendendo spunto dalle iniziali dei vari nomi della band iniziale (la L di Luca non c’è perché è venuto dopo, è cambiato nel tempo). E’ l’acronimo dei nostri nomi in sostanza”
Quali sono i vostri veri nomi? Anni? Di dove siete?
Fabio, chitarrista, 19 anni, fino ad un mese fa abitava a Torino (Barriera di Milano), ora si è trasferito a Settimo Torinese.
Fabrizio, batterista, 20 anni, Torino (Barriera di Milano)
Luca, bassista, 19 anni, Settimo Torinese
Federico, voce e seconda chitarra, 20 anni, Torino (Barriera di Milano)
Cosa studiate?
Fabrizio, frequenta il liceo scientifico che non ho ancora finito, poiché ha perso 2 anni (è stato bocciato in prima e in quinta superiore).
Federico, ha fatto un anno di liceo scientifico, poi dopo essere stato bocciato in prima superiore, ha frequentato l’istituto tecnico di fotografia, cinema e grafica. Ora va all’università con Luca e studio cinematografia al Dams.
Luca, ha fatto il liceo scientifico, studia musica,al Cpm di Milano,una volta a settimana, e va al Dams.
Fabio, ha fatto il liceo scientifico, ed ora studia all’università psicologia.
Raccontateci la vostra esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Fabio: “Noi siamo partiti in 6 nel maggio del 2006 e abbiamo suonicchiato un po’, ci siamo fatti conoscere magari all’inizio nella nostra zona, poi qualcuno se ne andato qualcuno abbiamo acquistato e siamo arrivati appunto ad essere noi 4. Abbiamo iniziato a girare un po’, siamo stati a Milano, Varese, siamo stati un po’ fuori… e a Bologna. Abbiamo suonato con band abbastanza famose comunque (per es. i Dari) e niente siamo qui; tra poco uscirà il nuovo Cd e speriamo che vada tutto bene”
Da dove nasce questa vostra passione per la musica?
Luca: “A me è sempre piaciuto molto suonare, anche da piccolo suonavo qualcosina poi ho mollato per giocare a pallone e ho fatto la cazzata più grande della mia vita perché poi ho lasciato anche quello (Il gruppo: “eh si è accorto di essere scarso”), poi ho ripreso a suonare un po’ la chitarra alle medie e alle superiori, adesso suono un po’ di tutto e sono il basso dei Faifem”
Fabio (parla anche a nome di Federico e di Fabrizio): “Allora noi sin da piccoli amiamo la musica e siccome amici di zona… così…, tutti con la stessa passione abbiamo iniziato insieme a sviluppare qualcosa che era nostro e non era più solo la musica che ascoltavamo”
Come avete conosciuto Luca?
Noi siamo rimasti per 6 mesi in 3 senza bassista perché abbiamo avuto dei problemi e quindi il bassista ci lasciava, abbiamo provato qualche bassista, poi Fabio, il chitarrista,si è ricordato, anzi ha pensato al fatto che il suo vicino di banco a scuola da 4 anni suonava tutto, tranne il basso, poi ha imparato, si è messo su e quindi adesso è un anno e mezzo che siamo insieme appassionatamente.
Diteci qualcosa degli altri che amate e qualcosa che detestate!
Federico: “Queste sono le domande che mettono in crisi le band; inizio da Fabry: la prima cosa che odio di lui e che deve fare sempre e comunque la vittima, in qualsiasi cosa lui è la vittima, di lui, però, amo la passione; Luca: di lui ciò che odio è che è rimasto a sentire i gruppi degli anni ’20 e non si aggiorna, di lui amo… non lo so…, ci devo pensare…, la costanza (ma non ne sembrava molto sicuro); Fabio: ci sono dei momenti che veramente lo prenderesti a cinghiate in faccia perché arriva in sala prove “scazzato” e non ha voglia di fare un “c….” e ci fa fare la scaletta tutta veloce perché deve uscire a fumare, di lui, invece, amo l’inventiva”
Fabrizio: “Di Federico odio l’arroganza che ha nei miei confronti sempre 24h su 24 e non sono vittima, di lui amo la passione e la testa che ci mette nella musica in questo progetto; di Luca non odio assolutamente niente (Fabio: “ecco perché si dice che sono froci”) e amo forse la spontaneità di Luca che ha quando parla con me; di Fabio odio la superficialità e amo, non lo so, quando mi guarda mentre suoniamo e mi dice “no questo è una “merda”” e lì lo amo proprio”
Luca: “Partiamo da Fabio odio il fatto che ci sono momenti in cui veramente non gli puoi parlare perché ce l’ha con tutti , invece ci sono dei momenti in cui ti fai delle grandi risate e lì si incavolano Fabry e Fede , infatti un difetto di Fabry è che quando ci scassiamo io e Fabry lui è sempre incavolato quindi vuol dire che c’è qualcosa che non va; di Fede un pregio è che ci mette veramente la grinta e la passione nella musica, un difetto è che non capisce un cavolo di musica, tutto quello che piace a lui a me fa schifo e tutto quello che piace a me a lui fa schifo e proprio non capisce niente”
Fabio: “di Fabry odio che quando gli gira si fa sentire se no non gliene frega niente , non ti caga mai, un pregio è che lui quando ci sono casini, è tranquillo mantiene la calma sempre e poi quando c’è da ridere e fare le battute lui fa scassare; di fede odio che quando è incavolato non gli si può dire niente perché se no poi inizia a fare casino, ti guarda male, quando è “scazzato” non gli puoi parlare meglio se gli giri al largo (tipo in sala prove il giorno prima del concerto o un’ora prima del concerto) e amo la passione e la grinta che mette nel gruppo; di Luca cose che odio, non lo so non mi vengono in mente adesso, invece un pregio è proprio che mi fa scassare dal ridere e mi fa proprio divertire un casino, anche se ascolta dei gruppi di “merda””
Allora Luca voglio sapere da te che gruppi ti piacciono dato che dicono che ascolti dei gruppi di “m….”?
“Allora dato che dicono che ascolto gruppi di “merda” li voglio elencare così voi mi direte se ascolto gruppi di “merda”: prima di tutto il gruppo che nella storia della musica non è mai stato superato da nessuno i Coldplay sono la perfezione non si andrà mai più avanti (bah avrei da ridire su questo dato che come ti hanno fatto notare gli altri il gruppo che è insuperabile al massimo sono i Beatles, ma non i Coldplay), poi mi piacciono un sacco i Muse. Ma il gruppo giudica i miei gusti solo per i Coldplay perché loro non capiscono un niente.”
Progetti per il futuro?
Fabrizio: “Beh innanzi tutto si punta sempre in alto”
Federico: “abbiamo appena finito di incidere i primi 4 pezzi, che andranno a comporre un cd che presumiamo esca a gennaio il cui titolo non si sa ancora. Ci sarà forse l’uscita di uno o più video, magari a gennaio riusciremo a farne uscire uno insieme al disco. Altri progetti sono continuare con i nostri vari concerti cercando di crescere come gruppo e di farci conoscere il più possibile”
Come è stato incidere il primo Ep e il primo disco?
Fabrizio: “L’emozione più grande è sentire il mastering dopo 2 o 3 mesi dall’incisione vera e propria in studio, emozioni bellissime da raccontare ai nipotini come direi io e alla fine è bello anche quando arriva la ragazzina e ti dice voglio comprare il tuo disco e tu gli sorridi e le dici te lo do molto volentieri, no comunque a parte gli scherzi l’emozione più grande arriva quando senti la canzone fatta e finita col mastering. Se la canzone andasse in radio lì sarebbe un’altra emozione , una nuova emozione, che spero succeda”
Federico: “Allora il primo a ricevere la prima canzone del primo Ep sono stato io e l’ho ricevuta all’incirca alle due di notte e in quell’ora per prima cosa ho chiamato subito gli altri dicendo “”miiii…” è arrivato il pezzo… una bomba”, ho mandato il messaggio a tutti ma l’unico che mi ha risposto è stato Fabio e poi sono stato 3h lì a riascoltarla ma di continuo, e l’emozione era alle stelle”
Luca: “Eh io ero appena arrivato quindi non è che per me è stata una grandissima cosa le avevo appena sentite queste canzoni e quindi non so, con questo disco sarà più o meno la prima emozione. Se andasse in radio sarebbe una cosa strana e sarei anche curioso di sentire come la commentano.”
Fabio: “Anche io per quanto riguarda la radio sarebbe un’emozione strana però sicuramente fortissima forse ancor di più che sentire il pezzo per la prima volta. Come diceva Federico io appena ho sentito il brano, mi ha scritto lui alle 2 di notte, me lo ha mandato sul computer e io non ci credevo proprio un’emozione assurda e spero di provare la stessa emozione adesso quando uscirà il nuovo cd. Per quel che riguarda la radio io tutte le mattine andando all’università ascolto la radio e ascolto tutte le canzoni che passano e sentire una mia canzone sarebbe bellissimo”
Con che casa discografica o in che studio avete registrato l’album?
“Bro Studios di Torino e Londra è una casa discografica, uno studio di produzione, non abbiamo contratti quindi affrettatevi case discografiche.”
Città in cui siete andati a suonare che vi hanno lasciato qualcosa dentro e come mai?
Federico: “Allora siamo andati quest’anno a Bologna a suonare insieme, anzi ad aprire il concerto dei Dari ed è stato un’emozione fantastica perché intanto siamo stati fuori 2 giorni, abbiamo dormito in albergo tutti insieme, ci siamo fatti un giro per la città, etc… più che altro vedere il pubblico, quelle che sono le fan dei Dari applaudirci e soprattutto diciamo farci le feste una volta che siamo scesi dal palco. E’ stato bellissimo, siamo riusciti a vendere tanti cd e delle magliette. E’ stata un’emozione bellissima. Bologna è stata sicuramente per noi tutti la città che ci ha spiazzato, ovviamente per il pubblico che comunque segue i Dari e che ci ha seguito a sua volta.
Poi ovviamente suonare in casa è sempre un piacere perché siamo seguiti da fan diventati o già da prima amici.
Altre città che portiamo nel cuore sono ad esempio quando abbiamo suonato la nostra prima grande trasferta che è stata Varese e noi non ce l’aspettavamo e c’era comunque tanta gente che anche lì cantava le nostre canzoni.
L’ultimo concerto, a luglio, a Lenì c’era comunque tantissima gente, molti amici e molta gente anche che non conoscevamo e appunto questo ha influito sulla prestazione del concerto perché abbiamo comunque vinto questo concorso che era in una città piccolina ma molto calorosa”.
Città in cui non avete mai suonato ma in cui vorreste suonare?
Fabry: “Allora sicuramente Roma, anche perché io sono di origini romane, che appunto abbiamo ricevuto la notizia da un’agenzia che è possibile che a febbraio ci sia questa trasferta a Roma, molto sentita da me appunto per le origini e poi dal resto della familia, che per me sono loro.”
Federico: “Roma sicuramente, poi Verona o qualsiasi altra città dove si possa suonare penso che vada bene”
Date future in cui potervi vedere?
4/12 a Torino al “Caffè Basaglia”
17/12 a Settimo Torinese per Teleton (con i Melody Fall e altre band del posto)
Altre date non sappiamo. Per gennaio non sappiamo ancora e per febbraio appunto quella di Roma.
Il rapporto con le vostre fan, dato che comunque su Facebook avete già un fan club con 584 persone che non sono poche per essere agli inizi e voglio sapere come lo vivete questo rapporto, cosa sono per voi le fan e cosa vuol dire per voi avere già un fan club così giovani e comunque al primo cd?
Fabry: “Innanzitutto quelli che si dedicano di più a queste cose, a rispondere alle fan, etc.. etc.. siamo io e fede, più io diciamo perché io ho un po’ più di pazienza. Ci dedichiamo molto volentieri a questa attività e spero che continui ancora per tanto. Le fan sono quelle che gridano sotto il palco ai nostri concerti che cantano le nostre canzoni. Molte fan che ci seguivano fin dall’inizio sono diventate nostre amiche e questo ci fa molto piacere perché non danno molto importanza soprattutto all’artista ma anche all’artista come uomo fuori dal palco”.
Federico: “Ecco quello che vorrei sottolineare e che noi non siamo presuntuosi e non ci sentiamo ancora così “popolari” da poter pensare che tutte le persone che ci ascoltano siano tutte delle fan nel senso che ciò che generalmente si chiama fan o fans noi alla fine riusciamo in qualche modo a farle diventare nostre amiche o nostri amici. Ci fa molto piacere che siamo seguiti e spesso quando andiamo a suonare a Milano, Varese, Bologna, o comunque in altre città rispetto a Torino, troviamo un pubblico che ci lascia di stucco perché non ti aspetteresti mai di trovare delle persone che vengono lì a chiederti una foto, un autografo, ma la cosa più bella secondo me in un concerto è quando ad esempio ci sono dei momenti in cui io mi fermo non canto e sento cantare il pubblico sotto, c’è da dire che per le prime volte succedeva la cosa che non cantava nessuno e quindi era una stra figura di “merda” però ultimamente funziona.”
Luca: “ci seguono tante persone durante i concerti, cioè per me è importantissimo in qualsiasi cosa, perché se tu vedi che hai riscontro tra il pubblico suoni in un’altra maniera anche perché penso che il pubblico è la base, la musica tu la suoni per il pubblico se no suoneresti in una sala prove tutto il giorno e sei contento lo stesso però…, quindi è importante quando vedi che la gente canta le canzoni, poi è un’altra cosa, da brivido, poi l’applauso, da brivido.”
Fabio: “beh hanno già detto tutto loro, io non ho più niente da dire sono d’accordo con tutte le loro affermazioni”.
Come riuscite a conciliare musica, studio, amici e ragazza?
Fabrizio: “la musica non la contiamo perché quando si può suonare, c’è un minimo spazio di due ore per me si può andare sempre, quindi la musica non è assolutamente un peso, se ci sono altri impegni già previsti purtroppo bisogna saltare questo impegno, questa passione. Conciliare lo studio e la ragazza, io sono stato fidanzato (ora single), non è difficile, comunque alla fine si riesce in qualche modo e appunto si è una coppia se ne discute, si riesce comunque a ritagliare un po’ di spazio per stare insieme”
Federico (che parla anche a nome di Fabio): “ la musica è compagna di vita che non ti tradirà mai quindi il tempo che dedico a lei è tantissimo, poi con lo studio il tempo si trova, fortunatamente noi riusciamo a trovarci per suonare spesso la sera dopo cena dalle 8 in poi così riusciamo a non trascurare le nostre fidanzate o comunque lo studio. Il problema è poi comunque che le ragazze sono sempre un po’ gelose per via di queste fan e di queste cose,come se noi fossimo chissà chi.”
Luca: “ Quasi tutto quello che faccio io, tranne calcetto, ha a che vedere con la musica perché all’università a scuola, e quando lavoro ogni tanto come assistente di un fonico, la musica c’entra sempre, quindi tutto la stessa cosa. Sono single (come dicono gli altri: “è in cerca d’amore”).”
Cose direste se vi proponessero di andare a Sanremo? Ci andreste?Vi piacerebbe?
Fabrizio: “io e Fede suonavamo da balcone a balcone all’età si 6/7 anni, io con le pentole e lui con la chitarra, strimpellava e cantava. Se un giorno dovessimo andare a Sanremo sarebbe un grandissimo sogno vedo che a fede stanno lacrimando gli occhi. Per tutti sarebbe un grandissimo successo, un grande traguardo, una vetrina perché non si arriva solo lì,abbiamo già visto altri gruppi essere stroncati lì per sempre.”
Ma gira voce che qualcuno di voi sia un fotografo, è vero?
Si, Federico ha la passione per la fotografia, e si è diplomato da pochissimo in questo. Fa anche book fotografici e potete trovare alcuni suoi lavori su Facebook , cercando “Santa Design”.
Ho volutamente scritto parola per parola quello che mi hanno detto, sicuramente come si può vedere non hanno una laurea in lettere, ma accettiamoli e prendiamoli così come sono. Come potete vedere sono dei ragazzi normali, come noi, che grazie alla loro passione fortissima per la musica stanno riuscendo ad emergere. Hanno veramente tutti tecnica e molta passione per quello che fanno. Fabio, Federico e Fabrizio, durante i live, danno l’impressione di avere molta più grinta e presenza scenica rispetto a Luca che sembra essere più timido e più rigido, risultando meno amalgamato nel gruppo rispetto agli altri tre.
Ragazzi devo dire che quando siete su quel palco sapete trasmettere emozioni e fate sentire veramente tanto al pubblico tutta la grinta e la passione che c’è dentro di voi. Non posso fare altro che augurarvi tanta fortuna in questo campo e un “in bocca al lupo” per l’album che uscirà a gennaio e che sono sicura sarà un vero e proprio successo.