Venerdì
19 Ottobre 2012, all’Hobb’s End, noto locale di Piobesi (TO), si è tenuta la
seconda serata “Palco Libero”, organizzata dall’associazione musicale “PAMM” di
Carmagnola a cui hanno partecipato alcune delle band emergenti del Piemonte.
I
primi ad esibirsi sono stati i “The Ruffler’s”, un gruppo musicalmente e
vocalmente preparato e con una buona presenza scenica, specialmente da parte
dei due cantanti. Nella seconda canzone, “Zombie” dei “Cramberries”, se pur
fatta seguendo l’originale, la voce di lei non mi sembra molto adatta.
Dopo
si sono esibiti i “Nota Blues”, da come fa intendere il nome un gruppo Blues.
Si nota dalla presenza scenica che hanno parecchia esperienza alle spalle, al
contrario di altri gruppi presenti alla serata. In alcuni punti la musica tende
a coprire la voce e, in generale, la batteria risulta troppo alta rispetto agli
altri strumenti.
Il
terzo gruppo della serata sono stati i “Detroit Rock City”, unica band heavy
metal della serata. Sanno tenere il palco e si muovono parecchio, anche facendo
parecchia scena. Non male sia dal punto di vista strumentale che vocale.
A
seguire, si sono esibiti i “Mr. Hyde”. Bravi, ma comunque hanno anche l’età e
l’esperienza che li aiuta rispetto alle altre band presenti alla serata.
Musicalmente e vocalmente l’esperienza si fa sentire e, inoltre, sanno essere
tecnicamente precisi.
Il
penultimo gruppo della serata, sono stati gli “Open Sky Sewers”. La voce,
spesso, risulta troppo coperta dagli strumenti. In “Poker Face” di “Lady Gaga”,
la cantante, tende a sforzare la voce e a superare i propri limiti, il che la
porta a fare delle imprecisioni vocali, specialmente negli acuti. Hanno
dimostrato buona presenza scenica e grande grinta sul palco, specialmente
nell’ultima canzone.
L’ultimo
gruppo, una tribute band di “Vasco Rossi”, sono i “Rewind”. Li ho trovati fin
troppo fedeli all’originale. Il cantante, vocalmente è simile a Vasco, ma
fisicamente no, quindi ho trovato un eccesso il suo voler imitare Vasco anche
nel vestiario e negli atteggiamenti. Una tribute band che, comunque, merita di
essere vista e sentita. Mi
complimento con tutti gli artisti presenti alla serata e con il fonico, per la
stupenda serata che hanno saputo regalare a tutto il pubblico presente in sala. Questo
articolo non vuole essere tanto una critica, ma un consiglio.
Ciao
ragazzi… stavolta ho intervistato per voi una delle beniamine di “Io Canto”, la
vincitrice della seconda edizione, Benedetta Caretta. Ma sentiamo come ha
risposto alle mie domande…
Quanti anni hai?
Di dove sei?
Ho
16 anni compiuti il 1°luglio e abito a Carmignano di Brenta (PD)
Cosa studi?
Liceo
scientifico a Cittadella
Cosa ti piace
fare nella vita oltre che cantare?
Amo
leggere e vedere bei film ma mi sto appassionando anche al pianoforte che
studio da un po' di tempo e da poco alla chitarra. Mi piace stare in compagnia
dei miei amici.
Fidanzata? C’è
qualcuno che ti piace?
Non
sono fidanzata, si , qualcuno mi piace ma ho ancora le idee un po'
confuse...vedremo!
Da dove nasce la
tua passione per la musica?
Da
piccolissima guardando i film della Disney, ho ancora dei video di quando avevo
un paio d'anni dove cantavo quelle bellissime canzoni: la Sirenetta-
Anastasia-Il re leone etc etc. ,a tre anni ho visto il film Titanic e da li mi
sono innamorata oltre che del film anche della voce di Celin Dion e di My heart
will go on il brano che ancora oggi amo di più.
Raccontaci la
tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Allora...!
non so se si possa definire esperienza artistica ma a 5 anni la direttrice del
coro parrocchiale mi chiamò a cantare l'Ave Maria al suo matrimonio, da li s'è
sparsa la voce e molti dopo di lei mi chiamavano. Alla stessa età sono entrata
in un coro di ragazzi e qui ci son stata fino ai 12 anni, quando su
suggerimento di Cheryl Porter, una cantante americana che mi sentì cantare,
feci un primo cd ,lo chiamammo “twelve” dodici, come i miei anni, subito dopo
un altro fatto un po'
meglio
“Angel”, questo fu sentito casualmente da Luca Pitteri(vocal coach di Amici-Ti
lacio una Canzone e poi Io Canto), il quale mi chiamo per andare a fare i
provini per Ti lascio una canzone e poi per Io Canto, ricordo che non volevo
andarci ma lui insistette , decisi di andare a Milano per Io Canto in quanto
più vicino a casa mia. Feci il provino davanti a Roberto Cenci il regista, il
quale mi disse subito che avrei fatto parte del programma anche se io non ero
molto propensa a parteciparvi ma tutti insistevano dicendomi che sarebbe stata
una bella esperienza e poi pensavo di andare una volta al massimo due. Andai e
vinsi al televoto la prima puntata della prima edizione di Io Canto con My
heart will go on ...”bene”...dissi ,”contenti? Adesso non vado più”, avevo una
gran paura, non conoscevo nessuno e tutti gli altri ragazzi mi sembravano così
tanto sicuri di se stessi, poi Luca Pitteri e quelli della produzione mi
chiamarono e mi convinsero a tornare alla seconda puntata. Da
li
ho incominciato a conoscere i ragazzi e sono nate bellissime amicizie, una su
tutte con Cristian, con il quale passavamo intere giornate a provare e cantare nuove
canzoni. Quell'anno vinse Cristian ed io arrivai seconda. L'anno successivo fu
stupendo mi sentivo già un po' più sicura, vinsi 7 puntate su 10 e vinsi la
seconda edizione aggiudicandomi la borsa di studio per la New York Film Accademy.
L'anno scorso sono stata un mese intero a New York frequentando quella
fantastica scuola, è stata un esperienza indimenticabile. Nella terza edizione
ho partecipato come ospite fissa a tutte le puntate ed ho avuto l'onore di
duettare con Michael Bublè il quale dietro le quinte è stato
gentilissimo
con me facendomi molti complimenti. In questi tre anni ho partecipato a molti
eventi canori in giro per l'Italia, questa estate ho già fatto 4 concerti da
sola accompagnata da un Big Band di 15 elementi, cantare 15 /17 canzoni tutto
dal vivo è impegnativo ma molto gratificante.
Com’è essere
così giovane e già così conosciuta?
Io
ho vissuto e vivo questa situazione in modo molto tranquillo, non nego mi
faccia piacere essere
riconosciuta
per strada , firmare qualche autografo e scattare qualche foto ma onestamente a
scuola e con i miei amici non parlo mai di questi aspetti, mi piace essere e
rimanere “una di loro”.
Dicci un tuo
difetto e un tuo pregio!
La
sbadataggine, ho spesso la testa tra le nuvole, canto e non mi accorgo di ciò
che mi succede intorno, pregio....credo la determinazione e la serenità
Quali sono i
tuoi cantanti o gruppi preferiti?
Celine
Dion è la prima che ho amato, Whitney Houston è un altra ma in questo periodo
stò apprezzando anche musica diversa che porterò nei miei prossimi concerti: Evanescence-
Cranberries
e Adele
Che progetti hai
per il futuro?
Altri
concerti sono in programma i prossimi mesi. Sul mio sito:
www.benedettacaretta.it e sulla mia fan page :Benedetta caretta fan page, si
trovano tutte le novità. Inoltre è prossima l'uscita di un
nuovo
cd, un cd colonne sonore riarrangiate da una grande orchestra. Sarà un po' la
chiusura del ciclo di Io Canto dove sono sempre stata presentata con brani
molto importanti e vocalmente impegnativi, ci sono già in cantiere nuovi progetti
con generi diversi che mi piacciono tantissimo.
Che emozione hai
provato quando per la prima volta sei salita sul palco di “Io Canto”?
Chi
mi ha visto in quell'occasione può capire, a rivedermi mi sembro unpulcino appena uscito dall'uovo, ero
tesissima ma poi quando l'orchestra èpartita
con la mia canzone preferita tutto è stato un po' più semplice.
Quando hai
vinto?
Onestamente
pensavo di potercela fare , avevo vinto ben 7 puntate su 10 ma quando ho visto
il mio nome apparire sul grande schermo dello studio ho provato una gioia
immensa.
Cosa ha
rappresentato per te l’esperienza in America?
Molto
formativa dal punto di vista “artistico”, insegnanti di grande valore. New York
è una città
fantastica
,sempre ricca di sorprese, li in uno studio ho avuto l'onore di incontrarmi con
Beyonce
A quale canzone
sei più legata?
My heart will go on
A quando un tuo
disco?
I
prossimi mesi, è già pronto.
Sei sotto
qualche etichetta?
Finora
non mi sono vincolata con nessun Manager o Produttore o Etichetta, quindi
questo mi rende ancora libera di scegliere ciò che più mi piace, non voglio
accontentarmi di “canzonette” solo per fare un cd, piuttosto aspetto.
In che città hai
suonato?
Palermo,
Napoli ,Catania, Taormina, Perugia, Padova, Verona, Vicenza, Milano.
C’è ne una a cui
sei particolarmente legata e perché?
Il
calore del pubblico del sud è entusiasmante.
In che città
vorresti suonare e perché?
New
York
Con che artisti
hai suonato?
Michael
Bublè,Katrine Jeankins,Ron ,Elisa,Fausto Leali, Raffaella Carrà,Valerio Scanu,
Alessandra Amoroso e altri.
Con che artisti
ti piacerebbe suonare e perché?
Il
mio sogno...con Celine Dion
A quali altri
concorsi canori hai partecipato?
Solo
ad uno, prima di Io Canto
Che rapporto hai
con i tuoi fan?
Ho
dei fans favolosi, un gruppo di fedelissimi che mi seguono ovunque io canti, facendosi
migliaia di km, dalla Sardegna, dalla Liguria, dalla Sicilia,dalla Toscana.
Alcuni di loro mi aiutano con la fan page ed il mio sito, sono dei veri
artisti. Da molti che non conosco ricevo lettere e testimonianze di stima ed
affetto commoventi. Mi fanno sentire una certa responsabilità, la
responsabilità di non sprecare un dono che ho ricevuto e che capisco giorno per
giorno che può contribuire a dare gioia ed emozioni belle a tante persone
Che consiglio
dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della musica?
Di
non accontentarsi di ascoltare le “canzonette” ma di puntarein alto ascoltando musica e cantanti
di qualità
La tua famiglia
cosa ne pensa di questo tuo sogno?
Mi
stanno sempre molto vicino, mia mamma è stata sempre con me a Milano per la
trasmissione e mi accompagnano ovunque, addirittura mia mamma mi confeziona
molti degli abiti che uso ai concerti e in mio papà cerco sempre un parere ,lui
si dedica inoltre alla gestione delle mie attività. Entrambi però insistono in
modo deciso sull'importanza della scuola e di una formazione umana e culturale
Vi
aspetto ai miei prossimi live.
Un
abbraccio a tutti :) Benny <3
Beh…
che dire… le auguro che il prossimo disco sia un successo e di poter continuare
a cantare e di realizzare questo suo sogno.
Venerdì
12 Ottobre 2012, all’Hobb’s End, noto locale di Piobesi (TO), si è tenuta la
serata “Palco Libero”, organizzata dall’associazione musicale “PAMM” di
Carmagnola a cui hanno partecipato alcune delle band emergenti del Piemonte.
La
prima band ad esibirsi sono stati i “Litbithium”, una tribute band dei
“Litfiba”. Hanno dimostrato grande grinta e presenza scenica sul palco. Per
quando riguarda le voci il cantante ha una bella vocalità e un ottimo controllo
vocale, anche se tendeva ad essere lagnosa in alcuni punti e teneva il
microfono troppo vicino alla bocca, mentre la seconda voce, fatta dalla
bassista, tendeva a steccare. Fossi in loro lavorerei maggiormente sulle voci e
su come amalgamarle con la parte strumentale.
Dopo
si sono esibiti i “Grams”. Nella prima canzone, “Balliamo sul mondo” di Ligabue,
le parti di chitarra sono sbagliate , oltre al fatto, presente anche nelle
altre canzoni, che il cantante non sa i testi e li legge. La voce, roca e
graffiante, spesso risulta troppo coperta dagli strumenti. Con le due canzoni
finali, “La compagnia” di Vasco Rossi e “Il tempo di morire” di Battisti, si
sono rifatti, dimostrando di avere grinta sapendo trascinare e far cantare la
maggior parte del pubblico. Però, hanno dimostrato di avere poca presenza
scenica.
Il
terzo gruppo della serata, i “ Reality Escape”, forse, i più giovani musicisti
della serata, è stato uno dei gruppi che ha saputo catalizzare, grazie alla
loro cantante e alla sua voce, tutta l’attenzione del pubblico. La cantante,
oltre ad avere una voce strepitosa, rock e graffiante, sa trasmettere ed
emozionare chi l’ascolta ed ha una grande presenza scenica. Per quanto riguarda
i musicisti c’è stata una buona presenza scenica in tutti, tranne che per il
chitarrista che risultava troppo statico rispetto al resto del gruppo. Il
tastierista, ogni tanto tendeva ad improvvisare e non rispettare esattamente
l’originale, ma sempre seguendo la melodia del testo. Un consiglio che potrei
dare a questo gruppo è di fare attenzione a rispettare i tempi, perché i
musicisti tendevano a non mantenere il tempo ma a modificarlo continuamente
all’interno della stessa canzone, mentre nulla da ridire alla cantante, che ha
saputo adeguarsi, cosicché il pubblico non si accorgesse degli errori dei
musicisti.
Dopo,
si sono esibite le “Zing!”, una band quasi del tutto al femminile, tranne che
per il batterista, anche loro si sono dimostrate una delle quattro migliori
band della serata. Le voci risultano troppo coperte dagli strumenti musicali.
La cantante, che è anche la bassista del gruppo, canta bene, molto brava nelle
parti basse, ma tende a stonare sugli acuti. La seconda voce, oltre che alcuni
pezzi da solista, sono fatti dalla chitarrista, che ha una voce naturale e
molto più coinvolgente della cantante, e ne risulta anche migliore. Hanno dimostrato
grande presenza scenica.
Poi
si sono esibiti i “Claymore”, un gruppo metal formato da ragazzi, anche loro,
giovanissimi, che ci hanno dimostrato di avere grinta da vendere, oltre che
bravura e presenza scenica. Hanno cantato e suonato pezzi inediti. Molto
preparati sia dal punto di vista musicale sia dal punto di vista del cantante.
Fossi in loro però curerei maggiormente il look! Forse questa è stata la band
migliore in assoluto tra i giovani presenti alla serata, secondi solo agli “On
Time” che però non sono più ormai tanto giovani.
Altro
gruppo metal sono stati i “Creep’n’dxstroy, una tribute band dei metallica. La
cosa particolare era che il cantante era il batterista, una cosa che nei gruppi
di adesso si vede pochissimo. La musica risultava troppo alta rispetto agli
strumenti dando un effetto che era più simile al rumore che alla musica.
L’ultimo
gruppo sono stati gli “On Time”, un gruppo di musica rock anni ’70. Il
cantante, pur non essendo più giovanissimo, ha dimostrato la grinta e l’energia
di un ragazzino. Grande controllo della voce, oltre che una notevole estensione
vocale. La voce sa amalgamarsi bene con la parte strumentale, creando un
tutt’uno che sa emozionare e arrivare al pubblico coinvolgendolo totalmente.
Mi
complimento con tutti gli artisti presenti alla serata e col fonico, per la
stupenda serata che hanno saputo regalare a tutto il pubblico presente in sala.
Questo
articolo non vuole essere tanto una critica, ma un consiglio affinché questi
ragazzi possano migliorarsi sempre di più e continuare a credere in questa passione,
che è la musica.
Questa
canzone, ci mostra un artista, un artista completo.
Ci
riporta alle dolci melodie di “Moonrise”, intro musicale presente nel disco “la
storia parte da qui” dei Sonohra, da lui stesso composta. Questa canzone
riporta lo stesso motivo di quell’intro, per creare una canzone di una dolcezza
infinita.
A
livello strumentale lascia tutti a bocca aperta, molto chiaro è il rimando alla
musica elettronica, una melodia fatta con maestria.
La
voce, pur non essendo quella di un cantante, ma quella di un chitarrista, che
non fa studi di canto, si fa ascoltare, ma consiglierei di farla cantare ad
altri, ad una voce tipo quella di Luca (dei Sonohra), dolce e calda, ma
soprattutto impostata.
Il
testo parla di inquietudine, di un amore pieno di inquietudine, di quanto un
ragazzo possa amare una ragazza, tanto da sentirsi l’ombra scura dei problemi
di lei sempre sulle sue spalle, forse un romanticismo eccessivo? Io direi di
no, direi che sono pochi i ragazzi così profondi e andrebbero apprezzati e non
fatti scappare.
Spero
vivamente che possa offrirci altri testi dello stesso calibro, anche se spero
che la prossima volta faccia cantare qualcun altro.
Dopo
aver sentito questa canzone penso che sia un buon autore e fossi in lui
penserei seriamente a farlo di mestiere :P
Consiglierei
a tutti voi, che avete letto questo articolo, di andare sul canale Youtube di
Cupo e sentire come suona la chitarra, ma quella è un’altra storia e non è
questo il tempo di parlarne ;)
Il
blog, un duo che in questo periodo sta facendo molto parlare di sé,
specialmente in Piemonte, composto da
Umberto Gaudino (tastierista e compositore di parecchi testi del duo e non
solo) e da Je Suis Saretta (cantante).
La
loro canzone d’esordio è appunto “Amore al Veleno”, una canzone destinata ad
essere un tormentone, con motivetti che ti entrano e ti rimangono in testa.
La
musicalità è ottima, peccato per la voce di lei, che avendo dei difetti di
pronuncia su alcune parole ed essendo un po’ lagnosa, in alcune parti, risulta
un po’ fastidiosa all’orecchio di chi ascolta.
I
miei complimenti vanno ai due autori del testo Umberto Gaudino e Carlo
Montanaro per il sound che hanno saputo trovare e per la melodiosità delle parole
che vi hanno accostato.
Trovo
che sia un gruppo valido, specialmente a livello di canzoni, ma fossi in loro
lavorerei maggiormente sulla voce della cantante.
Questa
volta, ho intervistato per voi, Amelie, una giovane cantante che quest’anno ha
vinto il premio Lunezia. Ma andiamo a scoprirla attraverso le sue risposte!
Come ti chiami?
Di dove sei? Amelie
(all'anagrafe Paola Memeo) e sono di Milano Cosa ti piace
fare nella vita oltre che suonare? Mi
piace stare con gli amici, adoro osservare la natura, ammirare panorami,
viaggiare, coccolare il mio super gattone Oscar! :) Adoro gli animali. Mi piace
tantissimo organizzare scherzi agli amici :D Vedere film comici e d'epoca…mi
piace il teatro e l'arte in generale (infatti mi sono laureata in Lettere
Moderne indirizzo Discipline storiche dello spettacolo) :D Da dove nasce la
tua passione per la musica? Nasce
appena nasco io :))) Quando sono riuscita a stare in piedi da sola sulle mie
gambine ricordo che adoravo dondolarmi per ballare anche solo col rumore
dell'aspirapolvere :D Poi a 5 anni ho cominciato a studiare pianoforte e a 15
anni a studiare canto…la passione infinita per la musica penso sia
innata….nasce nel momento in cui ricevi il dono della vita….poi in casa mia si
è sempre ascoltato di tutto….i miei suonavano il piano, mia mamma ascoltava
tutta la musica pop, dance dei migliori anni, mentre mio padre ascoltava più
classici e musica orchestrale. Raccontaci la
tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso! Ci
vorrebbe una biografia intera :))) per non annoiarvi posso solo dirvi che come
tutti ho cominciato a cantare in numerose cover band, ho affrontato stili di
vario genere, dal pop al rock, dall'acid jazz al funky, dal soul alla musica
italiana….e ho fatto davvero molta esperienza di palco live…poi ho cominciato a
lavorare come turnista in studi di registrazione prestando la mia voce guida in
provini di brani destinati ad alcuni big della canzone italiana (Noemi,
Cristina D'Avena ecc) e per alcuni spot….Proprio facendo questo lavoro ho
conosciuto il mio attuale produttore Giovanni Rosina; con lui ho dato vita al
mio progetto inedito Amelie ed eccomi qua….Oggi posso dire di essere davvero
soddisfatta, mi occupo di musica; è il mio lavoro oltre alla mia ragione di
vita, infatti oltre che essere impegnata sul mio progetto Amelie , …insegno
canto, lavoro come professionista su progetti musicali di vario tipo
(attualmente sono impegnata nella produzione di un musical indipendente che
partirà dalla Sardegna l'anno prossimo) e lavoro come cantante corista per
alcuni artisti che mi chiedono collaborazioni e feauturing. Dicci un tuo
difetto e un tuo pregio! Bhe
un pregio …l'essere sempre sempre sorridente….un difetto…Sono una pessima
casalinga :)) Quali sono i
tuoi cantanti o gruppi preferiti? Bhe
in primis Michael Jackson….ma ce ne sono molti…dal grande Lucio Battisti a
Giorgio Gaber, dai Queen ai Toto, Mina, Luigi Tenco, amo molto Noa, gli Air, i
Beatles, i Genesis, Lara Fabian, per le nuove generazioni Elisa, Il Genio,
Bugo, la nuova Arisa ….e tanti altri Il tuo cantante
preferito è Michael Jackson, nelle tue canzoni ti sei mai ispirata a lui? e
perchè è il tuo cantante preferito? Si
è il mio artista preferito, a nove anni è scoccata la scintilla!amore a prima vista e a primo ascolto. Rimasi
letteralmente stregata dalla sua energia, dal suo carisma, dal suo groove, dal
suo modo di cantare e di ballare. Penso
sia il più grande artista di tutti i tempi, sono fermamente convinta che
nessuno mai raggiungerà la sua grandezza; MJ ha segnato un'epoca, uno stile, ha
fato vita a diversi generi musicali prima mai esistiti, è il top!MJ per me rappresenta l'arte, lo spettacolo,
la musica, la magia. Inconsciamente
penso sia sempre stata una fonte di ispirazione, non mi sono mai volutamente
ispirata a sue canzoni per il semplice fatto che non mi piace copiare o
assomigliare a qualcuno…le influenze che musicalmente si assorbono nel corso
della vita penso siano utili per costruirti soprattutto una tua personale e
unica identità…. Sicuramente a livello conscio MJ mi ha insegnato l'importanza
dello spettacolo; quando ho la possibilità di fare dei live in posti grandi,
sono sempre molto attenta alla resa "scenica" oltre che musicale
ovviamente; ma più di tutti mi ha insegnato l'importanza dello show unito alla
grandezza della musica…è una miscela esplosiva che pochi riescono davvero a
coniugare con stile ed eleganza. A chi ti ispiri
per i tuoi pezzi? Alle
mie emozioni e sensazioni, al mio mondo….a niente altro… C’è ne uno a cui
sei particolarmente legata? Amo
tutte le mie canzoni…posso dire che alcune di queste mi hanno regalato
grandissime emozioni…l'ultimo nuovo singolo "col naso all'insù" mi ha
fatto vincere il Premio Lunezia, "Come si fa" mi ha fatto arrivare
sul podio del Premio Poggio Bustone per Lucio Battisti….Just for you la porto
nel cuore per diversi motivi personali…Passo e chiudo è stata la primissima
canzone scritta da me…ma le amo tutte, come se fossero figlie :)) Che progetti hai
per il futuro? Tantissimi!
:) non stiamo mai fermi, stiamo lavorando al primo raduno Amelitico con i fans,
a settembre sarò ospite al Mei di Faenza come vincitrice del Premio Lunezia, a
ottobre siamo in finale al Biella Festival, stiamo preparando pezzi nuovi e
organizzando nuove date….tante tante cose in cantiere! Che emozione hai
provato quando hai inciso il tuo primo singolo? In
realtà ho inciso tutto il primo mini album…solo una volta terminato il disco
abbiamo scelto con quale singolo uscire…cronologicamente il primo pezzo inciso
se non ricordo male è stato Cellophane…l'emozione è sempre la stessa quando
canto….come diceva MJ è come essere un albero che sente su di sè la brezza de
vento…entri in una dimensione che non si può spiegare con le parole, ma solo
con la musica... Dove lo hai
registrato? Al
Giro Studio di Giovanni Rosina Come è stato
produrre il primo EP? Durissima,
ma allo stesso tempo divertentissimo, meraviglioso. All'epoca svolgevo anche un
altro lavoro oltre alla musica, lavoravo come responsabile commerciale in una
azienda di congressi, per cui potete immaginarvi…lavoravo fino alle 19, uscivo
di corsa e mi buttavo in studio fino alle 3 del mattino….non so nemmeno io come
ho fatto! :D Ma oggi, che ho realizzato il sogno di vivere di sola musica, sono
davvero soddisfatta e orgogliosa dei sacrifici e dei risultati che siamo
riusciti ad ottenere. Poi col team di lavoro si è creato un affiatamento
davvero unico, e penso che la buona resa del progetto sia dipesa soprattutto
dalle magiche alchimie che si sono create tra le persone che ci hanno lavorato.
Eravamo, siamo e saremo sempre molto determinati nel portare avanti i nostri
obiettivi con grande passione e professionalità. La canzone
'cellophane' la paragoni alla tua vita o alla vita di tutti ? come se fosse
chiusa dentro a questo cellophane ? "Cellophane"
parla della condizione sociale attuale: viviamo tutti in un contesto in cui
purtroppo l'apparenza è più importante della sostanza…e il messaggio vuole
proprio essere "Hey gente, sveglia! liberatevi dai tabù, dalle maschere
sociali, cercate di vivere liberi, meno omologati, toglietevi il
"cellophane" dal quale siete avvolti e Vivete"! Come è stata la
tua prima esperienza come autrice del testo Passo e chiudo? che cos'hai provato
quando l'hai cantata la prima volta sapendo che l'hai scritta tu ? Grazie
a questo brano ho sperimentato anche la mia parte compositiva a autorale.
Pensavo di essere solo una interprete e invece ho capito che posso essere anche
una cantautrice. Nonostante questo, preferisco lavorare sui miei pezzi sempre
in collaborazione con persone valide. Molti preferiscono scrivere pezzi
interamente di mano propria, ma per come la vedo io, credo sia importantesempre il risultato finale, per cui che lo
abbia scritto tutto tu o insieme a qualcun altro, ciò che conta è dar vita a
brani di qualità che rispecchiano il tuo mondo interiore e le tue emozioni più
profonde. "Passo
e chiudo" è un pezzo particolare, mi ha regalato momenti unici e
indimenticabili… la prima volta che l'ho eseguita dal vivo mi ha quasi fatto
piangere. Sotto che etichetta
sei? Sono
una produzione indipendente, quello che ho creato l'ho fatto con le mie mani e
con quelle di Giovanni Rosina. Nessun altro alle spalle, e di questo siamo
orgogliosissimi. Una
volta terminato il lavoro di produzione siamo stati distribuiti digitalmente
dal' etichetta Rosso Al Tramonto che ci ha messi su I tunes e sui vari canali
on line. Ultimamente,
in vista del nuovo album, abbiamo ricevuto una proposta di produzione esecutiva
da parte di una casa discografica indie (di cui per correttezza non faccio
nome), ma per motivi un pò legati al contratto, un pò alla parte artistica, io
e Giovanni ci siamo sentiti di rifiutare l'offerta seppure interessante. Subito
dopo però abbiamo avuto la conferma di aver fatto la scelta giusta :) perché in
ogni caso sono arrivate soddisfazioni una dietro l'altra; dall'esibizione in
prima serata su Rai Uno, alla Vittoria al Premio Lunezia, alla finale del
Biella Festival e al passaggio sulle frequenze nazionali di Radio Rai. A quando il tuo
album? Chi
può dirlo? ci stiamo lavorando ma dare una data adesso è troppo presto :) In che città hai
suonato? C’è ne una a cui sei particolarmente legata e perché? In
diverse città…ma ovviamente quella che amo di più è la mia città…Milano. Anche
perché qua ho il grosso seguito dei fans. In che città
vorresti suonare e perché? Roma
in primis, adoro questa città e una bella fetta del mio pubblico è anche
romana….poi spero di suonare presto in Veneto perché anche qua ho diverse
persone che mi seguono e sarebbe fantastico riuscire ad organizzare delle date
nella provincia di Treviso e Padova. Con che artisti
ti piacerebbe suonare e perché? Mi
piace molto Mauro Emanno Giovanardi, con lui sarebbe un sogno realizzare un
duetto…tral'altro lo vedo adattissimo
al mondo amelitico :) Sarebbe un onore per me. Adoro
Nicolò Fabi, anche con lui sarebbe un sogno avviare una collaborazione.
Ultimamente sto cercando di dar vita ad alcune interessanti collaborazioni, ma
per il momento meglio non dire troppo! :) Quali concorsi
hai fatto e quali ti hanno aiutato maggiormente in questo percorso? Tutti
quelli che finora ho fatto mi hanno sempre portato qualcosa di buono. I più
importanti sono stati fino ad oggi sicuramente Il Premio Poggio Bustone per
Lucio Battisti e il Premio Lunezia. In
qualche modo anche partecipare nel 2010 a Sanremo Nuova Generazione è stato
utile per allacciare alcuni contatti e farmi conoscere al pubblico internauta. Come è stato
vincere il premio Lunezia? La
più grossa soddisfazione fino ad oggi. Penso che dopo Sanremo, Il Premio
Lunezia (insieme a Musicultura) sia attualmente in Italia il concorso più
importante per la musica emergente. Quindi aver vinto questo premio è stato un
riconoscimento fondamentale. Ricevere i complimenti da tanti critici e addetti
ai lavori è stato sicuramente infinitamente stimolante per continuare il mio
percorso con grande determinazione e convinzione. Posso dire di essere davvero
onorata di questa vittoria, soprattutto perché questo Premio da priorità alla
qualità sia compositiva che letteraria, dando la priorità alla vera artisticità
sotto tutti i punti di vista. Che rapporto hai
con i tuoi fan? Stupendo!
se non ci fossero loro il mondo amelititco non esisterebbe! sono
affettuosissimi , sempre presenti! Gli Amelitici sono una parte fondamentale
del mio progetto, mi piace comunicare con loro e tenerli sempre aggiornati su
tutto! E' meraviglioso sapere che molte persone ti seguono, ti apprezzano e ti
vogliono bene. Mi danno una energia e carica pazzesche! Ed è meraviglioso
vedere come negli ultimi mesi siano aumentanti in maniera spaventosa! In questo
penso mi abbia dato una mano l'apparizione fatta su Rai Uno inprima serata! Pensa che a Settembre, su
richiesta di alcuni di loro, stiamo organizzando persino il primo raduno
Amelitico :) un incontro in cui staremo tutti insieme per conoscerci e passare
una giornata Amelitica tra manicaretti culinari (non cucinati da me ovviamente)
e musica! Che consiglio
dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della musica? Ci
sarebbero tante cose da consigliare, ma sempre in base al mio personale
vissuto…e sai….ognuno ha le sue esperienze per cui le cose che posso
consigliare io potrebbero non andare bene per tutti…. Per
quanto riguarda la mia esperienza posso solo dire di non improvvisarsi mai…di studiare
sempre senza però mai mettere la tecnica prima del cuore….di essere sempre
professionali in qualsiasi contesto ci si trovi, di rimanere umili e di non
sentirsi mai arrivati….di lavorare sempre con grande determinazione e
soprattutto…circondarsi di persone giuste….perché in questo settore sono tanti
i personaggi farlocchi…ma con l'esperienza impari poi a riconoscerli a
chilometri di distanza :) La tua famiglia
cosa ne pensa di questo tuo sogno? Mi
appoggia totalmente ed è fiera di quello che sto facendo, anche se all'inizio,
quando ho mollato il lavoro fisso per cercare di fare solo musica, giustamente
si è molto preoccupata. Ma
sanno che sono testarda e hanno imparato a fidarsi di me….sanno che se decido
di fare una cosa la porto avanti fino all'impossibile :) Date future in
cui poterti sentire? Il
29 Settembre dovrei essere al Mei di Faenza, il 19 ottobre sono al Teatro
Sociale Villani di Brescia per la finale del Biella Festival e poi tutti gli
appuntamenti potete sempre trovarli sul mio sito ufficiale www.ameliemusic.it Naturalmente
siete tutti benvenuti nel mondo amelitico sulla mia Fan Page di Facebook :)
Beh,
se vi ha incuriosito, andate a cercarla attraverso i suoi canali ufficiali, e
continuate a seguirla. Io la trovo una ragazza dal grande potenziale
e dalle grandi capacità ed è per questo che ve la consiglio!!!
Migliaia
di persone per un concerto indimenticabile, che anche con la pioggia, hanno
saputo sostenere i loro idoli, i Nomadi e Omar Pedrini.
Omar
Pedrini inizia il suo percorso musicale nel 1986 con i Timoria, nel 1996 inizia
la carriera da solista. Ieri sera ci ha
fatto ascoltare tre brani.
Il
primo “Senza vento”, una vecchia canzone dei Timoria, poi riarrangiata nel 2011
con uno stile più Rock. Qui ha dimostrato di avere una voce molto rock e
graffiante, anche se c’erano degli errori sugli acuti.
La
seconda canzone “Casa mia”, come lui stesso ha detto, è arrivata ultima al
Festival di Sanremo di 4 anni fa, l’ho trovata poco armonica in alcuni punti e
abbastanza noiosa.
L’ultima,
“Sole spento”, con Gilda, come seconda voce, è una canzone che gli è stata
ispirata una lettera che gli è arrivata da un ragazzo dal carcere, l’ho trovata
molto toccante ed emozionante.
Un’artista
che sa il fatto suo, un’artista che si merita di poter cantare davanti a così
tante persone, ma soprattutto nei suoi testi cerca di dare dei messaggi al
pubblico.
I
nomadi, una band nata nel 1963, la più vecchia d’Europa, che, anche, dopo tutti
questi anni sa ancora emozionare e coinvolgere il proprio pubblico, che è di
tutte le età. Hanno una grinta sul palco che sembra quella dei ragazzini.
Neanche un errore, il cantante con una voce pulita e calda, ma non da meno sono
stati il bassista e il chitarrista che hanno cantato un paio di canzoni, come
se fossero loro i cantanti. Il violinista, molto preparato, ha saputo
dimostrare tutta la sua bravura nell’assolo, durato un paio di minuti, che ha
saputo dare un momento di pausa al resto dei componenti della band.
Numerose
sono state le iniziative umanitarie legate al concerto: i soldi dei biglietti,
sono stati devoluti alla ricerca di Candiolo e, inoltre, sono state vendute
delle magliette per il terremoto in Emilia. Toccante è stato il loro grido di
Libertà per il Tibet accompagnato dalla canzone “Auschwitz”.
Una
serata davvero emozionante che resterà nel cuore di chi c’era.
Questa volta ho intervistato per voi un
cantautore di Rivoli, una cittadina vicino a Torino. Che, a settembre,
parteciperà alle selezioni per Sanremo Giovani.
Come
ti chiami? Anni? Di dove sei? E cosa studi?
Sono Riccardo D’Avino. Ho 25 anni e
provengo da Rivoli (Torino). Mi sono laureato l’anno scorso in grafica e
comunicazione pubblicitaria e ora faccio il grafico, ma sogno di diventare
musicista di professione.
Come
mai la scelta di usare il tuo vero nome al posto di un nome d’arte?
Beh, perché non ho bisogno di un nome
d’arte. Io sono già un artista tutto il giorno e non ho bisogno di trasformarmi
quando sono in studio o sul palco. Semmai mi devo trasformare in persona seria
nelle situazioni che lo richiedono. Uso il mio vero nome anche perché penso che
suoni molto bene…
Cosa
ti piace fare nella vita oltre che suonare?
Amo dedicarmi alla grafica tradizionale
e web, leggere e viaggiare.
Fidanzato?
Sì
Da
dove nasce la tua passione per la musica?
E’ proprio una bella domanda… Io sono sempre stato attratto dalla musica
fin da quando ero bambino, forse perché è l’arte che esplora meglio le mie
emozioni. Ad aiutare lo sviluppo di questa passione è stata senz’altro anche la
vastissima collezione di dischi dei miei genitori, che fin da quando ero
bambino mi hanno fatto ascoltare musica di ogni genere.
Raccontaci
la tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Ho cominciato a suonare la chitarra e a
prendere lezioni alla tenera età di 13 anni, cominciando dall’acustica, quindi
passando all’elettrica. Ho avuto alcune esperienze come chitarrista in alcuni gruppi
con cui non ho fatto granchè, se non pochi concerti, finchè a 18 anni non ho
iniziato a prendere anche lezioni di canto. Di lì a poco ho formato un nuovo
gruppo, le “Ceneri del Nulla”, che
successivamente cambierà nome in “Krill Has Gone”. E’ stato il primo gruppo con
cui ho avuto un’attività live più importante e con cui ho registrato due Ep e
una canzone per una compilation, “Hit the center”. Tuttavia, anche questa band
si è sciolta nel 2008. Da quel momento in poi ho deciso di intraprendere una
carriera solista, che sta proseguendo tuttora con risultati sempre più
soddisfacenti.
Dicci
un tuo difetto e un tuo pregio!
Il mio più grosso pregio per alcuni e
difetto per altri è il mio essere estremamente esigente e cocciuto su quello
che voglio.
Quali
sono i tuoi cantanti o gruppi preferiti?
Tra i miei preferiti ci sono artisti di
vario genere in ordine sparso, come The Police, U2, R.E.M., Toto, Ligabue,
Litfiba, Negrita, Yes, Genesis, Phil Collins, Peter Gabriel, Level 42, Fugazi,
Jawbox, At the drive-in, Lucio Battisti, Lucio Dalla, Max Gazzè, Niccolo’ Fabi,
Mario Venuti, il percussionista indiano Trilok Gurtu, Elio e le storie tese,
Deep Purple, Led Zeppelin, Foo Fighters, AC DC.
A
chi ti ispiri per i tuoi pezzi?
Agli stessi della domanda precedente, ma
anche a tutto quello che mi passa per la testa e mi convince.
C’è
ne uno a cui sei particolarmente legato?
Probabilmente i Toto, che considero uno
dei migliori gruppi al mondo per la loro tecnica, la loro creatività e la loro
versatilità.
Che
progetti hai per il futuro?
A settembre inizieranno le registrazioni
del mio primo album vero e proprio, che si chiamerà “Il mondo intorno” e
conterrà 12 brani, compresi i 4 presenti nel mio attuale Ep “Fuggire e
ritornare”, che verranno riarrangiati e ri-registrati assieme ad altre 8
nuovissime canzoni. Inoltre riprenderanno i concerti e il mio produttore è
fermamente intenzionato a portarmi alle selezioni di Sanremo Giovani. Nello
stesso periodo uscirà anche “Siamo qui”, brano dedicato alla scomparsa del
motociclista Marco Simoncelli, i cui proventi andranno tutti in beneficienza
alla Marco Simoncelli Onlus, associazione no profit gestita dai genitori di
Marco che finanzia progetti umanitari.
Che
emozione hai provato quando hai inciso il tuo primo singolo?
Innanzitutto un gran senso di sorpresa
per essere stato meno scarso di quanto pensassi… Ahahah! Scherzi a parte, le
emozioni che provo ogni volta che registro e ascolto un nuovo brano sono
indescrivibili. Sono tante immagini e tanti colori che volano nella mia mente e
nel mio cuore allo scorrere della musica e delle parole.
Dove
lo hai registrato?
“Due o tre cose che so di te” l’ho
registrata tra l’Home Studio del musicista e arrangiatore Francesco Saglietti e
il Rock Lab Studio, entrambi a Torino. Nel primo ho registrato gli strumenti,
nel secondo le voci.
Come
è stato produrre il primo EP da solo?
E’ stato molto soddisfacente. Ho potuto
seguire personalmente e con attenzione tutte le fasi di registrazione e mix e
il risultato finale è stato sorprendente, anche grazie al tocco finale del
grandissimo Alessandro Vanara, che è un tecnico di mastering che lavora
stabilmente anche ai dischi di Al Bano e che di conseguenza ha svolto un lavoro
di altissimo livello. Il suono dell’Ep è fresco e potente, ma anche più
delicato nei momenti più riflessivi, come ad esempio la canzone di cui abbiamo
parlato prima.
Cosa
te lo ha ispirato?
Me l’ha ispirato l’urgenza di far
sentire la mia voce, di esporre al mondo le mie osservazioni, le mie
insicurezze, ma anche la mia gioia e la mia voglia di esprimermi.
A
quale canzone sei più legato?
A “Questa realtà”, un brano dedicato
alla sensazione di un mondo che, come dice appunto la canzone “non ha spazio
per me”, ovvero quando sembra che non sei mai giusto per il mondo, che gira
sempre dalla parte opposta rispetto a dove stai correndo tu.
Sotto
che etichetta sei? Come sei stato scoperto?
La mia etichetta si chiama Can Can music
publishing, è di Bologna e l’ho trovata online, tramite un annuncio in cui
diceva che stava cercando nuovi artisti da produrre. Io ho inviato loro il mio
materiale, che è piaciuto molto al suo proprietario, Guido De Gaetano, il quale
mi ha messo sotto contratto.
A
quando il tuo album?
Come dicevo prima, inizierò a
registrarlo a settembre, ma la sua uscita è prevista per la prossima primavera,
dato che ci vorranno diversi mesi per la lavorazione dell’intero prodotto.
Verrà però anticipato da un singolo, che potrebbe già uscire verso febbraio
2013.
In
che città hai suonato? C’è ne una a cui sei particolarmente legato e perché?
Ho suonato in molte città italiane, ma
sono molto legato a Roma, ai suoi locali e al suo pubblico molto caloroso e
appassionato. Ovviamente sono legatissimo anche alla mia Torino, anche se devo
dire che il nostro pubblico è mediamente più disinteressato alla musica e meno
caloroso.
In
che città vorresti suonare e perché?
Non ce n’è una in particolare, vorrei
suonare in più posti possibili per diffondere il più possibile il mio
messaggio. Devo dire però che sarei molto curioso di suonare in Giappone, visto
che so che i giapponesi letteralmente impazziscono per gli artisti europei e
riservano loro rumorose ma gioiose accoglienze.
Con
che artisti hai suonato?
Ho suonato con diversi artisti dell’area
torinese e piemontese, oltre ad aver diviso il palco con artisti da tutta
Italia nel corso di vari concorsi e manifestazioni. Una volta ho avuto il
piacere di cantare in un concorso dove gareggiava anche Erica Mou, che
considero un’ottima e simpaticissima artista. All’epoca aveva solo 18 anni, ma
era già molto talentuosa. Allo stesso festival era presente un’altra artista
sempre lanciata da Sanremo Giovani quest’anno, ovvero la bravissima Giulia
Anania.
Con
che artisti ti piacerebbe suonare e perché?
Sogno di dividere il palco con i Toto,
oppure gli U2, ma anche aprire un concerto di Ligabue, Mario Venuti o altri
artisti italiani sarebbe magnifico. Perché? Perché sono gli artisti che amo!
Quali
concorsi hai fatto e quali ti hanno aiutato maggiormente in questo percorso?
Ho fatto diversi concorsi. Tra i più
noti cito il Festival di Castrocaro, il Senza Etichetta e il Premio Augusto Daolio,
dedicato al compianto ex-cantante dei Nomadi. Non ce n’è uno in particolare che
mi abbia aiutato di più. Tutti i concorsi che ho svolto mi hanno aiutato a
migliorarmi, a fare nuove conoscenze e a cogliere tanti lati positivi e
negativi del mondo musicale.
Che
rapporto hai con i tuoi fan?
Sono molto importanti per me. Con loro
interagisco sempre attraverso i vari social network e cerco di mantenere un
rapporto prezioso, perché loro sono preziosissimi, vitali.
Che
consiglio dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della
musica?
Una frase che mi piace molto pronunciare
ultimamente è “Per essere innovativi, non si
deve cercare di inventare un nuovo genere musicale. Bisogna solo cercare di
scrivere grandi canzoni". Secondo me, tutti noi artisti di nuova
generazione dobbiamo cercare di fare belle canzoni, perché è questo ciò che
manca all’attuale scena musicale. Oggi ci sono troppi brani “usa e getta”,
senza contenuti e fatti apposta per vendere, ma che nessuno si ricorderà più
tra pochi mesi. C’è bisogno di canzoni che entrino di nuovo nel cuore della
gente, che tra quarant’anni qualcuno canticchierà ancora davanti a un falò con
la chitarra o che suonerà ancora nei locali. Non importa quale sia il genere,
l’importante è cercare di scrivere canzoni profonde e anche originali, che non
cerchino di rifarsi a nessuno in particolare. Ecco, un altro consiglio che do a
chi sta per scrivere la sua prima canzone è quello di ascoltare più musica
possibile, non fossilizzarsi su uno o due generi, eliminare i pregiudizi e
prendere il meglio da tutto quel che si ascolta. Con “il meglio” intendo dire
tutto quello che vi ispira e che pensate che potrebbe essere riproposto in
maniera personale e unica all’interno di una canzone. Non formate un gruppo pensando
“suoneremo hard rock” oppure “suoneremo funky”. Formatelo pensando “faremo
grandi canzoni, chi se ne frega del genere in cui qualcuno vorrà
classificarci”. Se invece siete interpreti, ovvero non scrivete canzoni,
cercate comunque un timbro vocale tutto vostro, qualcosa che rappresenti al
meglio quello che avete dentro e che allo stesso tempo non assomigli troppo a
quello di nessun altro cantante. Ovviamente, tutto questo discorso vale anche
per me stesso, ogni giorno che canto o scrivo.
La
tua famiglia cosa ne pensa di questo tuo sogno?
Sono molto fieri di me e mi sostengono
ogni volta che possono. Però non mancano mai anche di tenermi coi piedi per
terra. Quello della musica non è un mondo facile e si può cadere giù da un
momento all’altro anche quando ci si è dentro.
Date
future in cui poterti sentire?
Ricomincerò a settembre e le date sono
in via di definizione, ma presto vi aggiornerò.
Un ragazzo molto aperto e socievole, con
un grande talento. Gli auguro di riuscire in questo campo e di arrivare sul
palco dell’Ariston perché se lo merita davvero.