lunedì 3 gennaio 2011

Intervista agli Steel Rain

In una delle ultime interviste del 2010… cioè l’anno che è appena finito… ho intervistato per voi questa band emergente: gli Steel Rain… una band che nei live certamente sa farsi sempre riconoscere, questo anche grazie al loro cantante Ivan… ma di tutti questi commenti e critiche ne riparleremo dopo aver visto come hanno risposto alle mie domande…
Prima di iniziare con le domande ci tengo a precisare che purtroppo ho potuto solo intervistare 4 membri su 5 della band…

Come nasce il nome “Steel Rain”?
Ivan: “Il nome “Steel Rain” deriva dall’unione di “November Rain” che è la canzone dei Guns’N’roses  con “Steel Dragons” che è il gruppo di un film che si chiama “Rock Star””
Luca: “Il nome “Steel rain” non mi piace”
Gianlux: “A me piace il nome “Steel Rain” ma non mi piace da dove deriva”

Quali sono i vostri nomi? Anni? Di dove siete? Che ruolo avete nella band? Studi? Hobby? Sport? Che musica vi piace? Sogno nel cassetto? Fidanzati?
Ivan: “Ivan, cantante, 20 anni, Venaria Reale (To), studio Logopedia all’università degli Studi di Torino. Pratico a tempo perso Jogging, palestra, spinning. Mi piacciono tutti i tipi di musica tranne Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio. Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un grande cantante. Sono fidanzato.”
Marcello: “Marcello, batterista, 20 anni, Chieri (To), lavoro in un campeggio ad Avigliana. Non ho Hobby, mi piace suonare e ascoltare musica. La musica mi piace praticamente tutta però principalmente ascolto o elettronica o Hard Rock o i classici del rock degli anni ’80 o progressive. Il mio sogno nel cassetto è quello di poter gestire un locale e suonarci all’interno e vivere di musica. Sono single.”
Luca: “Luca, tastierista, 20 anni, San mauro torinese (To), studio Pianoforte e Jazz. Gioco a calcio. Ascolto tanta musica classica, poi ascolto di tutto, tranne Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo. Il mio sogno nel cassetto è dirigere un’orchestra e anche scrivere colonne sonore per i film. Sono fidanzato.”
Gianlux: “Gianluca Giuseppe di Francisca, bassista, 21 anni, Mappano (To), studio Jazz e sto prendendo la laurea in Biologia molecolare cellulare. Il mio hobby è il computer, perché la musica la considero la mia ragione di vita. A me piacciono tutti i generi di musica. Il mio sogno è prendere la laurea, sposarmi e fare almeno 5 figli a cui insegnerò a suonare e suoneranno tutti quanti i una band e, inoltre, gestire un locale. Sono fidanzato.”
Enrico, il chitarrista, studia all’università.

Esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Ivan: “L’esperienza è molto bella, abbiamo suonato tante volte, almeno un paio di centinaia di volte solo nel torinese… adesso stiamo intraprendendo un progetto… oltre a suonare, inoltre, facciamo anche le comparse nei film. Abbiamo suonato con gli Electric Diorama, con i Melody Fall e con altre band. Abbiamo inciso 2 singoli. Stiamo elaborando un nuovo “Concept Album” che uscirà nel 2011. E adesso siamo in procinto di gestire un locale tutto nostro.”

Da dove nasce e quando è nata questa vostra passione per la musica?
Ivan: “Allora io fin da piccolo cantavo. Poi sotto l’influsso di Stefano (ex chitarrista degli “Steel Rain”) ho deciso di darmi al canto e in particolare al rock, ed ho iniziato a studiare canto.”
Marcello: “ Ho iniziato a suonare la batteria a 8 anni, è mio padre che mi ha spinto a farlo, all’inizio non volevo, ma poi dopo aver mollato per qualche anno, ho deciso di riniziare e mi sono innamorato di questo strumento.”
Luca: “Io ho iniziato a suonare il pianoforte quando avevo 9 anni, ho sempre suonato musica classica. La mia è una passione molto profonda, da qualche anno, per la musica classica e per la musica in generale. Infatti la musica rappresenta veramente tutto per me.”
Gianlux: “Io ho iniziato a suonare a 6 anni. Ma la vera passione è nata alle medie quando ho trovato un professore che mi ha fatto appassionare.”

Come vi siete conosciuti?
Ivan: “Io ho conosciuto Stefano, l’ex chitarrista, ha scuola, poiché eravamo in classe insieme. Stefano successivamente mi ha fatto conoscere Luca. E io ho fatto conoscere loro Gianluca. Poi Gianluca suonando in altre band ci ha fatto conoscere Marcello.”

Come è nata l’idea di questo gruppo?
Gianlux: “L’idea del gruppo è nata per caso all’inizio suonavamo io, Ivan e altra gente, poi siamo passati attraverso mille cambi di formazione, con quella attuale abbiamo trovato la stabilità che ci serviva, ma abbiamo cambiato almeno 5 componenti diversi.”

Ditemi qualcosa degli altri che amate e qualcosa che detestate!
Ivan: “Marcello pensa troppo in sala ci fa spaccare i timpani, ma è un batterista molto bravo, lo stimo come musicista. Luca hai miei stessi gusti a patto di ragazze, lo stimo come musicista e come compagno di sbronze. Gianluca non ha difetti, è una delle persone più buone in assoluto.”
Luca: “Marcello è pessimo, però al tempo stesso fa scassare. Ivan lo odio perché ci metto niente ad ubriacarsi, però è come un fratello, condivido ogni cosa con lui. Di Gianluca odio quando suona una determinata canzone, di difetti non me ne vengono in mente, ma è una persona davvero stupenda.”
Gianlux: “I pregi di ognuno sono tantissimi ed ho molta fiducia in loro. I difetti non c’è ne sono dal punto di vista umano, dal punto di vista musicale Marcello, Ivan, Enrico dovrebbero riprendere gli studi, Luca dovrebbe forse imparare a programmare la tastiera.”
Marcello: “Dal punto di vista umano secondo me non hanno difetti. Secondo me Ivan dovrebbe limitarsi un po’ e cercare di cantare anche un po’ più basso; Luca dovrebbe imparare a fare cose più semplici che però rimangano più in testa; Gianluca deve imparare a suonare meglio la batteria; Enrico deve accordare più spesso la chitarra.”

Quali sono i vostri progetti per il futuro in campo musicale?
Luca: “Io voglio finire gli studi e poi diventare concertista, se possibile, se no mi piacerebbe scrivere colonne sonore per i film.”
Marcello: “Voglio riuscire ad avere un minimo di successo con il gruppo, insomma da  guadagnare quel minimo per poter vivere però allo stesso tempo poter divertirsi, girare l’Europa, conoscere gente.”
Ivan: “Voglio fare l’album e aprire il nostro locale.”
Gianlux: “Fare successo con questa band, gestire il locale insieme a loro e fare un disco.”

Come è stato per voi risentire il vostro primo mastering?
“E’ stata un’emozione molto bella, molto forte… più che altro ci siamo rimasti tutti un po’ stucco perché ci immaginavamo dei suoni un po’ diversi. E’ stata molto positiva, una grande soddisfazione.”

Chi di voi scrive i testi e la musica?
“I testi li scrive Ivan e la musica la facciamo tutti insieme in sala prove”

In che città avete suonato?
“ Torino e d’intorni”

In che città vorreste suonare?
“In tutto il mondo”

Come riuscite a conciliare musica, amici, studio, hobby e ragazza?
Marcello: “Io non studiando, non ho la ragazza e non ho hobby quindi riesco facilmente a conciliare la musica con tutto il resto.”
Ivan: “Io non concilio le cose.”
Luca: “Io suono è basta, tutta la mia vita è la musica.”
Gianlux: “Purtroppo non riesco a conciliare tutto, infatti non so perché Giulia mi sta ancora dietro, visto che la posso vedere solo poco tempo alla settimana.”

Avete mai pensato di dedicare un singolo alla vostra città?
“Si e no… però direi le peggio cose”

Date future dove potervi sentire?
19/02 allo United Club (Corso Vigevano, Torino) con i Melody Fall

Cosa dire d’altro su questi fantastici ragazzi? Sono dei ragazzi molto umili e veri, spero che rimangano sempre così e sappiano farsi valere e rimanere sempre se stessi, anche se Ivan è un po’ egocentrico.
Ivan è un personaggio, per descriverlo non bastano le parole, una vocalità molto alta, molto simile a quella femminile, un po’ egocentrico, quando è sul palco è un pagliaccio vero e proprio sa farti ridere con le sue movenze e i suoi passi di brad dance e di hip hop.
Gianluca il tipico ragazzo che se lo vedi te lo terresti bene a distanza per i suoi capelli lunghi ma quando lo conosci capisci che è veramente un bravo ragazzo anche molto dolce; secondo me dovrebbe continuare a studiare ed approfondire lo studio del basso perché ha ancora tantissimo da imparare.
Marcello, che dire di lui, un visetto da bimbo, innocente e dolce allo stesso tempo; molto bravo alla batteria, ma se fossi in lui inizierei a studiarla seriamente e non da autodidatta perché di talento ne hai veramente tanto.
Luca, il classico figo, che sa di esserlo e lo fa notare, ma così rischia di perdere il suo fascino; un fenomeno alla tastiera e al piano, continua a studiare e tiene sempre la musica nel tuo cuore.
Enrico, un bravo e bel chitarrista e anche con una voce stupenda.
Dare un mio giudizio su questa band nel complesso è molto difficile, a livello umano li considero dei ragazzi stupendi, a livello musicale è difficile poiché sono  su livelli molto diversi l’uno dall’altro. Però mettendosi a studiare e continuando a suonare insieme secondo me riusciranno ad amalgamarsi sempre meglio tra loro e chissà magari un giorno riusciranno a sfondare ed a emergere. 

domenica 2 gennaio 2011

Intervista ad Alex Ferrise (ex DjOxa)


Cari lettori e lettrici, questa volta ho intervistato per voi un altro dj… beh… che vi posso dire… questo non è esattamente un dj emergente, ma lasciamo che sia lui a presentarsi e quindi vediamo come ha risposto alle mie domande…

Come mai da un nome d’arte sei passato al tuo nome?
“Primo perché io ho iniziato con Oxa nel ’99 praticamente all’epoca si usava molto inventarsi un nome e adesso nell’attuale 2010 è cambiato tutto, si usa molto di più il vero nome sia per motivi di una nuova tendenza che motivi burocratici perché  Oxa mi ha compromesso un po’ di situazioni complicate sia nel senso di far uscire i dischi con questo nome che era già popolare come “Anna Oxa” e poi mi è venuto per caso non so neanche perché lo scelto, solo perché mi suonava. E poi anche perché ho dovuto per dei motivi di SIAE il mio vero, Alessandro Ferrise, mi è più comodo per i diritti d’autore. E in più per una nuova sfida di far crescere il mio nome, visto che è il nome di mio padre di tenerlo in vigore negli anni, mi interessava di più proporre il mio nome nuovo, che oltretutto Oxa è stato spesso abbinato con Alessandro Ferrise in varie interviste in passato, nella radio in cui ho lavorato che è m2o in cui andavo in onda con  delle comparse… e niente questi sono i motivi… e poi me lo hanno consigliato perché avendo raggiunto l’età dei 28 anni forse Oxa era un nome  di quelli sai… un po’ nella mischia… da ragazzino, per avere anche un rapporto nuovo col pubblico adulto.”

Da dove nasce il nome DJ Oxa?
“Eh… da una nottata che non prendevo sonno…ero lì che mi scervellavo… e come se fosse caduto un fulmine a ciel sereno… e come quando si tirano i dadi e… o alla roulette ed esce un numero… e uscito quello che mi ha colpito…”

A che età l’hai scelto questo nome, Dj Oxa?
“Eh.. nel ’99 avevo praticamente 17 anni”

Come ti chiami? Anni? Di dove sei esattamente? Sogno nel cassetto?
“Ho 28 anni. Il mio nome è Alessandro Ferrise. Vivo a Orbassano, sono nato a Torino, il 24 settembre del 1982. Segno zodiacale Bilancia. Il sogno nel cassetto… di aprirmi uno studio di registrazione, in concomitanza con qualche dj importante e, logico, di fare una hit.”

Dì qualcosa di te che ami e qualcosa che detesti!
“Amo…la mia estroversia verso gli altri, sono socievole. Odio…il fatto che non sono coerente, spesso sono incoerente e anche lunatico.”

Che genere di musica fai?
“Allora io sono sempre stato patito della dance, come la dance che c’era negli anni ’90 tra cui le grandi hit degli “Snap” dei “rythm is a dancer”, “Corona”, “The rithm of the night”. Diciamo la dance più cantata e meno progressiva, meno techno. Anche se non disegnavo la techno dell’epoca, tra cui molti dischi tipo della mia epoca, tra cui i vari “Mario Più”, “Picotto”, “Ricky le Roi”,… E niente alla fine ho iniziato a lavorare con la techno quella commerciale e poi nel 2000 mi sono un po’ più convertito in house come diciamo poi molti hanno seguito le orme dell’house perché un po’ il pubblico che crescendo cambia gusti, poi sono stato spinto da altri dj come “Sergio Flash”. Non ho mai avuto diciamo un maestro, sono stato auto-didatta, comunque…”

Come è iniziata questa passione?
“Penso che ce l’ho fin dalla nascita, perché mia madre dice che addirittura qualsiasi disco in tv ballavo nella culla, cioè ballavo sul seggiolino, e in più fin dal ’93-’94  ho iniziato a cercare di imparare l’arte del mixaggio, non avevo una consolle,ma lo facevo col mixer che usava mio padre che è cantante da sempre,  dall’età anche lui di 16-17 anni. Diciamo è una trasmissione di famiglia quella dell’arte della musica. Anche mia sorella canta, ma non penso che lo vorrebbe fare di mestiere lei.”

Se non avessi fatto questo cosa avresti fatto nella tua vita?
“Eh… bella domanda. Tornassi indietro mi sarei buttato molto più… credo nelle arti marziali (tipo karate, una cosa che mi piaceva e avevo iniziato) o rally, anche, pilota di macchine come hobby. Come lavoro in alternativa a questo farei il tecnico informatico, che è poi ragioniere, quello che studio adesso.”

Quindi studi… io so che avevi smesso. Come mai avevi smesso e come mai hai deciso di riniziare?
“Allora innanzi tutto avevo smesso perché io a 18 anni pensavo tanto a divertirmi e poco a fare le cose serie, però anche perché volevo comprarmi l’attrezzatura per fare il dj, volevo trovarmi un lavoro. E ho iniziato ad arrangiarmi con qualsiasi lavoro, apprendista, manovale, fabbro, muratore, autista. E la prima consolle l’ho comprata poi appunto nel 1999, avevo due gemini xl 500 e un mixer 626 sempre gemini, dove ho imparato a mixare. La prima festa da dj in assoluto l’ho fatta nel ’95 però non sapevo mixare e usavo due piastre con le cassette e i cd. E a Capodanno ’98-’99 e ’99-2000 ho fatto le mie prime due feste, una in un garage e una in una sala sotto un albergo. Adesso nel 2010 sono passati 11 anni da quando mixo… ho deciso di cominciare a studiare per cultura personale e per approfondire le conoscenze informatiche dato che ora si è sviluppata molto la tecnologia. Io uso sia computer Mac che Windows.”

In quali disco hai suonato? In che città? E c’è qualche disco, qualche città che ti ha colpito in modo particolare e perché?
“Allora la prima esperienza della mia vita è stata al “Road House” di Roletto che negli ultimi anni si chiamava “23”, era una discoteca che faceva di media ogni sabato 1500 persone, io suonavo nel privè. Dopo pochi mesi ho avuto una serata da solo… mi hanno lasciato responsabilità… mi ricordo che era andata bene.  Poi c’era un dj nella sala grande che era il “Dj Oscar” il produttore di voyage voyage remix di children di robert miles. Poi alla fine quel locale l’ho dovuto abbandonare per problemi burocratici perché non riuscivo a mettermi in quadro con  la SIAE, all’epoca ero ragazzino, non avevo abbastanza soldi per aprirmi i documenti. Dopo di che ho deciso di passare alla discoteca Privilege, è quella che mi ha colpito di più di tutte perché è stata una discoteca simbolica per molti dj, sarebbe l’ex Ultimo Impero. Io sono andato lì a suonare nei Privè ed ero anche organizzatore, ho fatto delle serate, un po’ di esperienze x un paio di anni. Poi dopo di quel locale sono andato ad avventurarmi in varie discoteche di Torino e collaborando con varie organizzazioni (tipo lavoravo con Alfonso Axo, tra cui curava l’Hennesy; poi ho lavorato con organizzazioni universitarie, alla Gare il giovedì sera); poi ho lavorato in vari club, tra cui il “Loft”, “Pick-Up” anche come ospite. Diciamo che l’organizzazione con cui tuttora lavoro da circa 4 anni, che si chiama New Impact, che è quella che poi mi ha consacrato qui a Torino, con cui tutt’ora lavoro al “Palace” e facciamo dei gemellaggi con la “Cutre” allo Chalet. Ho aperto qualche serata di Gigi D’agostino, grazie alla “Love Emotions” e loro mi hanno fatto lavorare anche come pubbliche relazioni. Diciamo che la svolta della mia vita come dj è stata quando nel 2002 scoprì che doveva aprire radio M2o e ho iniziato a mandare i miei Cd djset mixati e tramite un apporto della radio ho partecipato a dei programmi per dj emergenti e mi sono iniziato a farmi conoscere. Poi ho stretto amicizia con il dj “Fabio Amoroso” e da cui sono nate delle collaborazioni di produzioni discografiche con cui tutt’ora ci lavoro e mi ha dato lui un grande aiuto perché mi dava spazio in radio e lì mi sono fatto conoscere.”

In quali disco e in quali città vorresti suonare?
“Oltre Torino le uniche discoteche dove ho messo piede sono state una discoteca di Cagliari, che si chiama “Spazio Newton”, poi una in Sardegna, poi ho lavorato in un parco acquatico di Milano, in una spiaggia di Palermo, ma in altri posti non ho mai lavorato. Ma… un sogno potrebbe essere di lavorare ad Ibiza, al “Pacha”, una delle isole più belle per i dj.”

So che tu stai incidendo un Ep, com’è incidere il primo Ep?
“Allora, io ho inciso vari Ep. Al primo Ep ho provato un’emozione davvero molto forte perché sicuramente è un piccolo sogno nel cassetto di qualsiasi artista. Il primo Ep è stato inciso nel 2007, e il titolo preciso era “Bahiana” ed è stato in collaborazione con un mio amico, che è un dj brasiliano, che viveva a Torino, ma ora vive a Brescia. Ed è un disco che è piaciuto in giro. Gli Ep sono finora, se non erro, 6.”

Come è stato ascoltare il tuo primo mastering?
“Beh… sicuramente ero soddisfatto del lavoro che avevo fatto. Però io ho sempre puntato a non accontentarmi mai e a cercare di migliorarmi ogni volta. L’emozione più forte è stata la prima volta che l’ho sentito in radio.”

Quando uscirà il prossimo Cd?
“Il prossimo nel 2011, circa a gennaio-febbraio 2011, con la BlissCo.”

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Innanzitutto riuscire a lavorare e a produrre soprattutto fare una media di 4 dischi ben fatti l’anno... tra cui qualche cover.”

E’ difficile per te conciliare amici, lavoro, studio e ragazza???
“Moltissimo. Forse la cosa più difficile è quella. Quando fai il dj devi tagliare per forza fuori ogni tipo di… a volte amicizia, divertimento… non che tagli fuori nettamente dalla tua vita, ma devi trascurare qualcosa di sicuro.”

Date future dove poterti vedere?
14/01 2010 al Palace suonero’ con Gianluca Motta

Beh… se questo ragazzo vi ha incurioso… allora andatelo a sentire non ve ne pentirete….
Alex… che dire… continua così… mi sembri un ragazzo molto determinato e che sa dove vuole arrivare… ti auguro di riuscire ad arrivare in alto…

Intervista ad Alphaboy

Potete ascoltare l'intervista sul mio canale IGTV (@ema2503):  https://www.instagram.com/tv/B-cZTXQIe2E/?utm_source=ig_web_copy_link