venerdì 22 febbraio 2019

L’alba e il tramonto – Cicco Sanchez feat. Fred De Palma e Giulia Jean

Sono di nuovo qui a parlarvi di un artista… no scusate di 3 artisti…. del mondo rap italiano…. Cicco Sanchez, Fred De Palma e, l’inconfondibile e talentuosa, Giulia Jean.
L’alba e il tramonto, un altro grande successo, uscito stanotte sulle piattaforme digitali, ad un primo ascolto sembra una canzone d’amore come tante ma se poi l’ascolti ti rendi conto che è molto di più.


Quindi andiamo a parlare del testo prima di analizzare la canzone in sé e per sè.
Mi hai insegnato ad amare non a farmi amare
io so bene come farmi male
come vetro giù dal quarto piano sono al quarto liscio
vado piano
metto un disco e torno solo anche stasera non farò
un’altra strada per cambiare un po’
per cambiare un po’
come quando in camera spastavamo i letti per sentirci un po’ diversi
un po’ meno stretti
un po’ meno in gabbia
ahia con la sabbia negli occhi e in tasca
sempre la giacca addosso
perché sono di passaggio e mi farò una vasca
nei tuoi occhi finché non sprofondo
più in là (x4)
e quel muso te lo metto e te lo tolgo come e quando voglio
come e quando voglio
noi siamo l’opposto
l’inizio e la fine
petali e spine
l’alba e il tramonto
ma avremo sempre qualcosa in comune
qualcosa in comune
e ora che ho paura delle tue paure
non fare lo stronzo
non fare la stronza
mi chiedi come stai
come vuoi che stia
mi sveglio nella notte ho la tachicardia
faccio un sogno in cui sprofondo
e una mano dall’alto mi tira via
e il mio stato d’ansia ce la tira via
e corro per la mia strada ma sento l’asfalto umido
a metà fra sentirmi solo e sentirmi l’unico
ti scatto una foto e non la pubblico
la guardo fino all’ultimo
perché tanto adesso so che adesso la cancellerò
costruirei una villa solo per vederti
davanti a te come il grande Gatsbi
e ogni notte darei una festa in cui non entri
in cui non entri
mai
noi siamo l’opposto
l’inizio e la fine
petali e spine
l’alba e il tramonto
ma avremo sempre qualcosa in comune
qualcosa in comune
e ora che ho paura delle tue paure
non fare lo stronzo
non fare la stronza
We are happy sad”
Spero che la trascrizione del testo sia puntuale e corretta, ci tenevo a trascriverlo per le parole contenute al suo interno e per il significato che ognuno di voi può dare a queste parole o ai flashback che ognuno di noi può avere su queste rime.
La frase che più mi ha colpito, personalmente, è stata “e ora che ho paura delle tue paure non fare lo stronzo”, penso che questa frase descriva una grande verità, una frase che racchiude, in realtà 1000 verità sia dell’universo femminile che di quello maschile, ma anche 1000 significati. Chi dopo essersi davvero innamorata/o non ha mai avuto paura che il proprio partner la/o lasciasse o facesse la/o stronza/o? Penso nessuno/a.
Una serenata quasi perfetta, la canzone che tutti, specialmente noi ragazze, vorremmo in dedica, quella che avremmo voluto per San Valentino.
Ma non voglio annoiarvi oltre parlandovi ulteriormente del testo, quindi passiamo a parlare della canzone.
Sinceramente già da un primo ascolto mi ha colpito subito la perfetta unione tra musica e voci, che sembrano create e composte per intrecciarsi e creare una melodia dolcissima ed emozionante. Una canzone capace di essere qualcosa di assolutamente unico.
Voi cosa ne pensate? A quali emozioni o flashback vi rimanda?

giovedì 21 febbraio 2019

Sarò con te - Minerba


Minerba, nome d’arte di Simone Mencucci, artista emergente nato a Fabriano il 19 dicembre 1981.
Sarò con te è il primo singolo estratto dall’album Nicotina ed è stato pubblicato il 18 settembre 2018, totalizzando ad oggi oltre 89 mila visualizzazioni, che per un’artista emergente sono già un gran traguardo e un bel successo.


La canzone nel complesso funziona, anche se la voce del cantante risulta parecchio nasale e quindi in alcuni punti anche leggermente pesante da sentire. Inoltre, non sento quel qualcosa in più nella voce che lo possa davvero distinguere tra le mille voci che sentiamo tutti i giorni.
Spero di ricredermi sentendo l’album appena sarà pubblicato!
Voi cosa ne pensate?

mercoledì 20 febbraio 2019

Intervista live a Mark Marzolla - 20.02.19

Oggi intervisto in diretta live un cantautore Pugliese di cui vi ho già parlato nell'articolo di domenica. Mark Marzolla.
Buon ascolto! 


domenica 17 febbraio 2019

Broken Heart – Viviana Edera feat. Giulia Jean

Nuovo singolo che nasce dalla collaborazione tra la fotografa e Youtuber torinese Viviana Edera, classe 1996, e la cantante siciliana (più precisamente di Rosolino) Giulia Jean, classe 1992.


Inconfondibile la voce di Giulia Jean, una delle artiste più seguite e più richieste dal panorama rap italiano del momento.
Una canzone elettronica molto dolce che descrive una ragazza dal cuore spezzato, ma che si rialza capendo che l’amore per sé stessi vale più di ogni altra cosa.
La musica sa intrecciarsi e sostenere la voce di Giulia che fa da protagonista assoluta all’interno della canzone.


Un connubio artistico e una collaborazione davvero azzeccata, spero di sentire presto altri singoli di queste due valide e giovani artiste italiane.

Pizza all’ananas – Mark Marzolla


Mark Marzolla, artista emergente pugliese, nato nel 1989, il 10 dicembre 2018 pubblica con l’etichetta indipendente “Alba Agency & Records” il suo secondo singolo, “Pizza all’ananas”, che, col suo genere misto tra il pop e il rap, in poco più di un mese raggiunge oltre le 25.000 visualizzazioni su Youtube.


Un flow e una vocalità che colpiscono, forse anche per quella “r” moscia che gli dà quel non so che in più.
Una musica e un testo che ti colpiscono e ti restano in testa, facendoti ballare e sapendoti trasportare con la fantasia all’interno del testo stesso. Un artista che se continua così ha tutte le carte per diventare una star e per creare uno dei prossimi tormentoni.
La musica con quel sottofondo arabeggiante crea un’atmosfera particolare e si intreccia perfettamente con la voce dell’artista.
Vi consiglio vivamente di ascoltare questa canzone e perché no…. farla entrare nelle vostre playlist quotidiane….!

sabato 16 febbraio 2019

Head Above Water: il nuovo entusiasmante album della reginetta del ROCK Avril Lavigne, che torna dopo 5 anni di silenzio.


Dopo 5 anni di silenzio, torna Avril Lavigne, la reginetta del POP. Come molti di voi sanno per anni non ho voluto scrivere nulla su Avril essendo sua fan fin dal primissimo album, ma questa volta non potevo restare in silenzio, non sarebbe stato giusto.
Head Above Water è il sesto album della cantante canadese ed è stato pubblicato il 15 febbraio 2019 dalla BMG Rights Management.
Un album che mostra la maturazione vocale e artistica di Avril, le canzoni sono interpretate magistralmente e sanno coinvolgere appieno l’ascoltare, facendolo emozionare e trasportandolo all’interno del testo stesso.


Ma prima di dirvi altro sull’album in generale andrei ad analizzare, in ordine sparso, le canzoni che lo compongono:
-       BIRDIE: una canzone che parla di un amore malato, come ormai se ne sentono tanti, un testo di fortissima attualità. Grintosa e perfetta, sa rappresentare e dare l’emozione di una donna che è chiusa in gabbia da un amore che non la lascia vivere e vorrebbe scappare, essere libera, ribellarsi, ma alle volte non è facile anche se lei non ci sta più.
-        I FALL IN LOVE WITH THE DEVIL: l’intro ricorda la musica di un vecchio tango che sfuma per lasciare spazio a un melodioso pianoforte. Riprende grosso modo lo stesso tema di “Birdie” o quasi. Nella canzone la ragazza, quindi la cantante, dice “Mi sono innamorata di un diavolo” e chiede di essere salvata da un angelo, però anche se sa che lui non è l’uomo per lei, lui non è quello giusto, ma non può abbandonarlo perché comunque tutto lo ama.
Spesso, nel lavoro, mi capita di sentire situazioni di questo tipo, come quelle descritte in “Birdie” e in “I fall in love with the devil”, ma alla fine l’amore è cieco e noi donne in fondo alle volte siamo masochiste.
-         IT WAS IN ME: una canzone dolce ma allo stesso tempo grintosa, sicuramente molto introspettiva. Secondo me, quello che Avril vuole insegnarci con questa canzone è che alla fine dei conti quello di cui abbiamo bisogno è solo dentro di noi e non dobbiamo cercarlo al di fuori, ma solo e solamente dentro di noi.
-        SOUVENIR: non so voi, ma da Black Star, io spero che sia per lui…. non dico chi, ma i fan che la seguono da sempre capiranno. Forse una delle più belle canzoni dell’album, sicuramente una canzone d’amore, un amore che forse è ricambiato o forse no, ma che ti scalda il cuore. Quando l’ascolti ti riempie di mille emozioni, tutte sicuramente legate all’amore. Inoltre, all’interno della canzone troviamo un richiamo esplicito a “Wish you were here”, sarà volto?!?!
-         CRUSH: descrive una donna che ha paura di essere ferita di nuovo, ma decide comunque di amore, di essere felice di nuovo e provarci, sperando, pregando che lui non le faccia male come tutti gli altri. Dolce e smielata, ma una Avril nuova, forse più fragile, ma sicuramente una guerriera dalla corazza sempre più forte.
-         GODDESS: quando sono arrivata a sentire questa canzone ho pensato subito “ok, questo album è un’overdose di canzoni d’amore, rivoglio quasi quasi la vecchia Avril”, ma alla fine poi tutto questo amore mi ha conquistata o quasi. “Mi tratta come se fossi una Dea”, diciamo che qualunque donna sogna di essere trattata così, di trovare un uomo che la ami per i suoi pregi e soprattutto per i suoi difetti e che la trovi sexy anche con i pigiamoni, magari anche con quelli totalmente imbarazzanti. Una canzone bella, dolce, sensibile e matura. Qui possiamo davvero sentire e apprezzare la maturazione vocale e artistica di Avril.
-    BIGGER WOW: direi che è la mia canzone preferita dell’intero album. Ricorda in pieno la grinta dei primi due album e le vocalità del precedente album dell’artista. Ricorda la Avril ragazza, ribelle, punk che vuole provare il suo “grande wow”.
-        LOVE ME INSANE: una canzone che possiamo legare concettualmente a “Goddess”, smielata e dolce, una serenata in piena regola.
-        WARRIOR: sicuramente Avril è come si descrive nella canzone una guerriera che si rialza sempre da qualunque cosa. Come per la malattia di Lyme che per troppo tempo l’ha tenuta distante dalle scene, ma lei è tornata ancora più forte di prima. O come le voci, false e tendenziose, sulla sua presunta morte, non l’hanno mai fermata, anzi! Tutte le difficoltà non l’hanno mai fermata, anzi la stimolano a fare sempre di più, sempre meglio e a combattere come una vichinga.
-  DUMB BLONDE: potremmo definirla la rivincita delle bionde o comunque, sicuramente, quella di Avril. Ci vuole dire che la Avril ragazzina non è morta, è solo cresciuta, ma è sempre dentro di lei pronta a tornare e a dimostrare tutta la sua grinta da ragazzina punk ribelle. Si è vero lei è Bionda, ma non è stupida e soprattutto non è una Barbie. Grande Avril!
-         TELL ME IT’S OVER: “Dimmi che è finita, se è davvero finita”, tutta la canzone ruota su questo ritornello. Questo testo, descrive la classica storia tira e molla, dove finchè uno non mette un punto fermo non si capisce mai se è davvero finita oppure no. Una delle canzoni che ha anticipato l’album e che lo ha saputo coscienziosamente traghettare verso il successo.
-      HEAD ABOVE WATER: è una preghiera rivolta a Dio affinchè la salvi e la guarisca. Un testo cantato con disperazione, paura e speranza. Direi che Dio ha ascoltato Avril, l’ha salvata e l’ha aiutata a guarire ed ora Avril può raccontare la sua malattia e può ancora emozionarci con le sue canzoni.


Possiamo sicuramente considerarlo, come già accennato in premessa, l’album della maturità di Avril, come artista, ma soprattutto come cantante.
Un album, dodici canzoni, mille emozioni!
È stato difficile per me essere totalmente imparziale, ma ci ho provato, cercando però di farvi scoprire anche cosa mi ha emozionato di più e come ho preferito di questo ultimo successo di Avril Lavigne.

Intervista ad Alphaboy

Potete ascoltare l'intervista sul mio canale IGTV (@ema2503):  https://www.instagram.com/tv/B-cZTXQIe2E/?utm_source=ig_web_copy_link