mercoledì 24 ottobre 2012

Palco Libero 2012 (seconda serata)

Venerdì 19 Ottobre 2012, all’Hobb’s End, noto locale di Piobesi (TO), si è tenuta la seconda serata “Palco Libero”, organizzata dall’associazione musicale “PAMM” di Carmagnola a cui hanno partecipato alcune delle band emergenti del Piemonte.


I primi ad esibirsi sono stati i “The Ruffler’s”, un gruppo musicalmente e vocalmente preparato e con una buona presenza scenica, specialmente da parte dei due cantanti. Nella seconda canzone, “Zombie” dei “Cramberries”, se pur fatta seguendo l’originale, la voce di lei non mi sembra molto adatta.


Dopo si sono esibiti i “Nota Blues”, da come fa intendere il nome un gruppo Blues. Si nota dalla presenza scenica che hanno parecchia esperienza alle spalle, al contrario di altri gruppi presenti alla serata. In alcuni punti la musica tende a coprire la voce e, in generale, la batteria risulta troppo alta rispetto agli altri strumenti.


Il terzo gruppo della serata sono stati i “Detroit Rock City”, unica band heavy metal della serata. Sanno tenere il palco e si muovono parecchio, anche facendo parecchia scena. Non male sia dal punto di vista strumentale che vocale.


A seguire, si sono esibiti i “Mr. Hyde”. Bravi, ma comunque hanno anche l’età e l’esperienza che li aiuta rispetto alle altre band presenti alla serata. Musicalmente e vocalmente l’esperienza si fa sentire e, inoltre, sanno essere tecnicamente precisi.


Il penultimo gruppo della serata, sono stati gli “Open Sky Sewers”. La voce, spesso, risulta troppo coperta dagli strumenti. In “Poker Face” di “Lady Gaga”, la cantante, tende a sforzare la voce e a superare i propri limiti, il che la porta a fare delle imprecisioni vocali, specialmente negli acuti. Hanno dimostrato buona presenza scenica e grande grinta sul palco, specialmente nell’ultima canzone.


L’ultimo gruppo, una tribute band di “Vasco Rossi”, sono i “Rewind”. Li ho trovati fin troppo fedeli all’originale. Il cantante, vocalmente è simile a Vasco, ma fisicamente no, quindi ho trovato un eccesso il suo voler imitare Vasco anche nel vestiario e negli atteggiamenti. Una tribute band che, comunque, merita di essere vista e sentita.
Mi complimento con tutti gli artisti presenti alla serata e con il fonico, per la stupenda serata che hanno saputo regalare a tutto il pubblico presente in sala.
Questo articolo non vuole essere tanto una critica, ma un consiglio.


mercoledì 17 ottobre 2012

Intervista a Benedetta Caretta


Ciao ragazzi… stavolta ho intervistato per voi una delle beniamine di “Io Canto”, la vincitrice della seconda edizione, Benedetta Caretta. Ma sentiamo come ha risposto alle mie domande…

Quanti anni hai? Di dove sei?
Ho 16 anni compiuti il 1°luglio e abito a Carmignano di Brenta (PD)
Cosa studi?
Liceo scientifico a Cittadella
Cosa ti piace fare nella vita oltre che cantare?
Amo leggere e vedere bei film ma mi sto appassionando anche al pianoforte che studio da un po' di tempo e da poco alla chitarra. Mi piace stare in compagnia dei miei amici.
Fidanzata? C’è qualcuno che ti piace?
Non sono fidanzata, si , qualcuno mi piace ma ho ancora le idee un po' confuse...vedremo!
Da dove nasce la tua passione per la musica?
Da piccolissima guardando i film della Disney, ho ancora dei video di quando avevo un paio d'anni dove cantavo quelle bellissime canzoni: la Sirenetta- Anastasia-Il re leone etc etc. ,a tre anni ho visto il film Titanic e da li mi sono innamorata oltre che del film anche della voce di Celin Dion e di My heart will go on il brano che ancora oggi amo di più.
Raccontaci la tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Allora...! non so se si possa definire esperienza artistica ma a 5 anni la direttrice del coro parrocchiale mi chiamò a cantare l'Ave Maria al suo matrimonio, da li s'è sparsa la voce e molti dopo di lei mi chiamavano. Alla stessa età sono entrata in un coro di ragazzi e qui ci son stata fino ai 12 anni, quando su suggerimento di Cheryl Porter, una cantante americana che mi sentì cantare, feci un primo cd ,lo chiamammo “twelve” dodici, come i miei anni, subito dopo un altro fatto un po'
meglio “Angel”, questo fu sentito casualmente da Luca Pitteri(vocal coach di Amici-Ti lacio una Canzone e poi Io Canto), il quale mi chiamo per andare a fare i provini per Ti lascio una canzone e poi per Io Canto, ricordo che non volevo andarci ma lui insistette , decisi di andare a Milano per Io Canto in quanto più vicino a casa mia. Feci il provino davanti a Roberto Cenci il regista, il quale mi disse subito che avrei fatto parte del programma anche se io non ero molto propensa a parteciparvi ma tutti insistevano dicendomi che sarebbe stata una bella esperienza e poi pensavo di andare una volta al massimo due. Andai e vinsi al televoto la prima puntata della prima edizione di Io Canto con My heart will go on ...”bene”...dissi ,”contenti? Adesso non vado più”, avevo una gran paura, non conoscevo nessuno e tutti gli altri ragazzi mi sembravano così tanto sicuri di se stessi, poi Luca Pitteri e quelli della produzione mi chiamarono e mi convinsero a tornare alla seconda puntata. Da
li ho incominciato a conoscere i ragazzi e sono nate bellissime amicizie, una su tutte con Cristian, con il quale passavamo intere giornate a provare e cantare nuove canzoni. Quell'anno vinse Cristian ed io arrivai seconda. L'anno successivo fu stupendo mi sentivo già un po' più sicura, vinsi 7 puntate su 10 e vinsi la seconda edizione aggiudicandomi la borsa di studio per la New York Film Accademy. L'anno scorso sono stata un mese intero a New York frequentando quella fantastica scuola, è stata un esperienza indimenticabile. Nella terza edizione ho partecipato come ospite fissa a tutte le puntate ed ho avuto l'onore di duettare con Michael Bublè il quale dietro le quinte è stato
gentilissimo con me facendomi molti complimenti. In questi tre anni ho partecipato a molti eventi canori in giro per l'Italia, questa estate ho già fatto 4 concerti da sola accompagnata da un Big Band di 15 elementi, cantare 15 /17 canzoni tutto dal vivo è impegnativo ma molto gratificante.
Com’è essere così giovane e già così conosciuta?
Io ho vissuto e vivo questa situazione in modo molto tranquillo, non nego mi faccia piacere essere
riconosciuta per strada , firmare qualche autografo e scattare qualche foto ma onestamente a scuola e con i miei amici non parlo mai di questi aspetti, mi piace essere e rimanere “una di loro”.
Dicci un tuo difetto e un tuo pregio!
La sbadataggine, ho spesso la testa tra le nuvole, canto e non mi accorgo di ciò che mi succede intorno, pregio....credo la determinazione e la serenità
Quali sono i tuoi cantanti o gruppi preferiti?
Celine Dion è la prima che ho amato, Whitney Houston è un altra ma in questo periodo stò apprezzando anche musica diversa che porterò nei miei prossimi concerti: Evanescence-
Cranberries e Adele
Che progetti hai per il futuro?
Altri concerti sono in programma i prossimi mesi. Sul mio sito: www.benedettacaretta.it e sulla mia fan page :Benedetta caretta fan page, si trovano tutte le novità. Inoltre è prossima l'uscita di un
nuovo cd, un cd colonne sonore riarrangiate da una grande orchestra. Sarà un po' la chiusura del ciclo di Io Canto dove sono sempre stata presentata con brani molto importanti e vocalmente impegnativi, ci sono già in cantiere nuovi progetti con generi diversi che mi piacciono tantissimo.
Che emozione hai provato quando per la prima volta sei salita sul palco di “Io Canto”?
Chi mi ha visto in quell'occasione può capire, a rivedermi mi sembro un pulcino appena uscito dall'uovo, ero tesissima ma poi quando l'orchestra è partita con la mia canzone preferita tutto è stato un po' più semplice.
Quando hai vinto?
Onestamente pensavo di potercela fare , avevo vinto ben 7 puntate su 10 ma quando ho visto il mio nome apparire sul grande schermo dello studio ho provato una gioia immensa.
Cosa ha rappresentato per te l’esperienza in America?
Molto formativa dal punto di vista “artistico”, insegnanti di grande valore. New York è una città
fantastica ,sempre ricca di sorprese, li in uno studio ho avuto l'onore di incontrarmi con Beyonce
A quale canzone sei più legata?
My heart will go on
A quando un tuo disco?
I prossimi mesi, è già pronto.
Sei sotto qualche etichetta?
Finora non mi sono vincolata con nessun Manager o Produttore o Etichetta, quindi questo mi rende ancora libera di scegliere ciò che più mi piace, non voglio accontentarmi di “canzonette” solo per fare un cd, piuttosto aspetto.
In che città hai suonato?
Palermo, Napoli ,Catania, Taormina, Perugia, Padova, Verona, Vicenza, Milano.
C’è ne una a cui sei particolarmente legata e perché?
Il calore del pubblico del sud è entusiasmante.
In che città vorresti suonare e perché?
New York
Con che artisti hai suonato?
Michael Bublè,Katrine Jeankins,Ron ,Elisa,Fausto Leali, Raffaella Carrà,Valerio Scanu, Alessandra Amoroso e altri.
Con che artisti ti piacerebbe suonare e perché?
Il mio sogno...con Celine Dion
A quali altri concorsi canori hai partecipato?
Solo ad uno, prima di Io Canto
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Ho dei fans favolosi, un gruppo di fedelissimi che mi seguono ovunque io canti, facendosi migliaia di km, dalla Sardegna, dalla Liguria, dalla Sicilia,dalla Toscana. Alcuni di loro mi aiutano con la fan page ed il mio sito, sono dei veri artisti. Da molti che non conosco ricevo lettere e testimonianze di stima ed affetto commoventi. Mi fanno sentire una certa responsabilità, la responsabilità di non sprecare un dono che ho ricevuto e che capisco giorno per giorno che può contribuire a dare gioia ed emozioni belle a tante persone
Che consiglio dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della musica?
Di non accontentarsi di ascoltare le “canzonette” ma di puntare in alto ascoltando musica e cantanti di qualità
La tua famiglia cosa ne pensa di questo tuo sogno?
Mi stanno sempre molto vicino, mia mamma è stata sempre con me a Milano per la trasmissione e mi accompagnano ovunque, addirittura mia mamma mi confeziona molti degli abiti che uso ai concerti e in mio papà cerco sempre un parere ,lui si dedica inoltre alla gestione delle mie attività. Entrambi però insistono in modo deciso sull'importanza della scuola e di una formazione umana e culturale
Vi aspetto ai miei prossimi live.
Un abbraccio a tutti :) Benny <3


Beh… che dire… le auguro che il prossimo disco sia un successo e di poter continuare a cantare e di realizzare questo suo sogno.

domenica 14 ottobre 2012

Palco Libero 2012


Venerdì 12 Ottobre 2012, all’Hobb’s End, noto locale di Piobesi (TO), si è tenuta la serata “Palco Libero”, organizzata dall’associazione musicale “PAMM” di Carmagnola a cui hanno partecipato alcune delle band emergenti del Piemonte.

La prima band ad esibirsi sono stati i “Litbithium”, una tribute band dei “Litfiba”. Hanno dimostrato grande grinta e presenza scenica sul palco. Per quando riguarda le voci il cantante ha una bella vocalità e un ottimo controllo vocale, anche se tendeva ad essere lagnosa in alcuni punti e teneva il microfono troppo vicino alla bocca, mentre la seconda voce, fatta dalla bassista, tendeva a steccare. Fossi in loro lavorerei maggiormente sulle voci e su come amalgamarle con la parte strumentale.

Dopo si sono esibiti i “Grams”. Nella prima canzone, “Balliamo sul mondo” di Ligabue, le parti di chitarra sono sbagliate , oltre al fatto, presente anche nelle altre canzoni, che il cantante non sa i testi e li legge. La voce, roca e graffiante, spesso risulta troppo coperta dagli strumenti. Con le due canzoni finali, “La compagnia” di Vasco Rossi e “Il tempo di morire” di Battisti, si sono rifatti, dimostrando di avere grinta sapendo trascinare e far cantare la maggior parte del pubblico. Però, hanno dimostrato di avere poca presenza scenica.

Il terzo gruppo della serata, i “ Reality Escape”, forse, i più giovani musicisti della serata, è stato uno dei gruppi che ha saputo catalizzare, grazie alla loro cantante e alla sua voce, tutta l’attenzione del pubblico. La cantante, oltre ad avere una voce strepitosa, rock e graffiante, sa trasmettere ed emozionare chi l’ascolta ed ha una grande presenza scenica. Per quanto riguarda i musicisti c’è stata una buona presenza scenica in tutti, tranne che per il chitarrista che risultava troppo statico rispetto al resto del gruppo. Il tastierista, ogni tanto tendeva ad improvvisare e non rispettare esattamente l’originale, ma sempre seguendo la melodia del testo. Un consiglio che potrei dare a questo gruppo è di fare attenzione a rispettare i tempi, perché i musicisti tendevano a non mantenere il tempo ma a modificarlo continuamente all’interno della stessa canzone, mentre nulla da ridire alla cantante, che ha saputo adeguarsi, cosicché il pubblico non si accorgesse degli errori dei musicisti.

Dopo, si sono esibite le “Zing!”, una band quasi del tutto al femminile, tranne che per il batterista, anche loro si sono dimostrate una delle quattro migliori band della serata. Le voci risultano troppo coperte dagli strumenti musicali. La cantante, che è anche la bassista del gruppo, canta bene, molto brava nelle parti basse, ma tende a stonare sugli acuti. La seconda voce, oltre che alcuni pezzi da solista, sono fatti dalla chitarrista, che ha una voce naturale e molto più coinvolgente della cantante, e ne risulta anche migliore. Hanno dimostrato grande presenza scenica.

Poi si sono esibiti i “Claymore”, un gruppo metal formato da ragazzi, anche loro, giovanissimi, che ci hanno dimostrato di avere grinta da vendere, oltre che bravura e presenza scenica. Hanno cantato e suonato pezzi inediti. Molto preparati sia dal punto di vista musicale sia dal punto di vista del cantante. Fossi in loro però curerei maggiormente il look! Forse questa è stata la band migliore in assoluto tra i giovani presenti alla serata, secondi solo agli “On Time” che però non sono più ormai tanto giovani.
Altro gruppo metal sono stati i “Creep’n’dxstroy, una tribute band dei metallica. La cosa particolare era che il cantante era il batterista, una cosa che nei gruppi di adesso si vede pochissimo. La musica risultava troppo alta rispetto agli strumenti dando un effetto che era più simile al rumore che alla musica.

L’ultimo gruppo sono stati gli “On Time”, un gruppo di musica rock anni ’70. Il cantante, pur non essendo più giovanissimo, ha dimostrato la grinta e l’energia di un ragazzino. Grande controllo della voce, oltre che una notevole estensione vocale. La voce sa amalgamarsi bene con la parte strumentale, creando un tutt’uno che sa emozionare e arrivare al pubblico coinvolgendolo totalmente.
Mi complimento con tutti gli artisti presenti alla serata e col fonico, per la stupenda serata che hanno saputo regalare a tutto il pubblico presente in sala.
Questo articolo non vuole essere tanto una critica, ma un consiglio affinché questi ragazzi possano migliorarsi sempre di più e continuare a credere in questa passione, che è la musica.

mercoledì 10 ottobre 2012

"L'inizio" - P. Cuppone



Questa canzone, ci mostra un artista, un artista completo.
Ci riporta alle dolci melodie di “Moonrise”, intro musicale presente nel disco “la storia parte da qui” dei Sonohra, da lui stesso composta. Questa canzone riporta lo stesso motivo di quell’intro, per creare una canzone di una dolcezza infinita.
A livello strumentale lascia tutti a bocca aperta, molto chiaro è il rimando alla musica elettronica, una melodia fatta con maestria.
La voce, pur non essendo quella di un cantante, ma quella di un chitarrista, che non fa studi di canto, si fa ascoltare, ma consiglierei di farla cantare ad altri, ad una voce tipo quella di Luca (dei Sonohra), dolce e calda, ma soprattutto impostata.
Il testo parla di inquietudine, di un amore pieno di inquietudine, di quanto un ragazzo possa amare una ragazza, tanto da sentirsi l’ombra scura dei problemi di lei sempre sulle sue spalle, forse un romanticismo eccessivo? Io direi di no, direi che sono pochi i ragazzi così profondi e andrebbero apprezzati e non fatti scappare.
Spero vivamente che possa offrirci altri testi dello stesso calibro, anche se spero che la prossima volta faccia cantare qualcun altro.
Dopo aver sentito questa canzone penso che sia un buon autore e fossi in lui penserei seriamente a farlo di mestiere :P
Consiglierei a tutti voi, che avete letto questo articolo, di andare sul canale Youtube di Cupo e sentire come suona la chitarra, ma quella è un’altra storia e non è questo il tempo di parlarne ;)

martedì 2 ottobre 2012

Amore al Veleno – Il Blog


Il blog, un duo che in questo periodo sta facendo molto parlare di sé, specialmente in Piemonte,  composto da Umberto Gaudino (tastierista e compositore di parecchi testi del duo e non solo) e da Je Suis Saretta (cantante).
La loro canzone d’esordio è appunto “Amore al Veleno”, una canzone destinata ad essere un tormentone, con motivetti che ti entrano e ti rimangono in testa.
La musicalità è ottima, peccato per la voce di lei, che avendo dei difetti di pronuncia su alcune parole ed essendo un po’ lagnosa, in alcune parti, risulta un po’ fastidiosa all’orecchio di chi ascolta.
I miei complimenti vanno ai due autori del testo Umberto Gaudino e Carlo Montanaro per il sound che hanno saputo trovare e per la melodiosità delle parole che vi hanno accostato.
Trovo che sia un gruppo valido, specialmente a livello di canzoni, ma fossi in loro lavorerei maggiormente sulla voce della cantante.

martedì 4 settembre 2012

Intervista ad Amelie, una cantautrice tutta da scoprire!!!!

Questa volta, ho intervistato per voi, Amelie, una giovane cantante che quest’anno ha vinto il premio Lunezia. Ma andiamo a scoprirla attraverso le sue risposte!


Come ti chiami? Di dove sei?
Amelie (all'anagrafe Paola Memeo) e sono di Milano
Cosa ti piace fare nella vita oltre che suonare?
Mi piace stare con gli amici, adoro osservare la natura, ammirare panorami, viaggiare, coccolare il mio super gattone Oscar! :) Adoro gli animali. Mi piace tantissimo organizzare scherzi agli amici :D Vedere film comici e d'epoca…mi piace il teatro e l'arte in generale (infatti mi sono laureata in Lettere Moderne indirizzo Discipline storiche dello spettacolo) :D
Da dove nasce la tua passione per la musica?
Nasce appena nasco io :))) Quando sono riuscita a stare in piedi da sola sulle mie gambine ricordo che adoravo dondolarmi per ballare anche solo col rumore dell'aspirapolvere :D Poi a 5 anni ho cominciato a studiare pianoforte e a 15 anni a studiare canto…la passione infinita per la musica penso sia innata….nasce nel momento in cui ricevi il dono della vita….poi in casa mia si è sempre ascoltato di tutto….i miei suonavano il piano, mia mamma ascoltava tutta la musica pop, dance dei migliori anni, mentre mio padre ascoltava più classici e musica orchestrale.
Raccontaci la tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Ci vorrebbe una biografia intera :))) per non annoiarvi posso solo dirvi che come tutti ho cominciato a cantare in numerose cover band, ho affrontato stili di vario genere, dal pop al rock, dall'acid jazz al funky, dal soul alla musica italiana….e ho fatto davvero molta esperienza di palco live…poi ho cominciato a lavorare come turnista in studi di registrazione prestando la mia voce guida in provini di brani destinati ad alcuni big della canzone italiana (Noemi, Cristina D'Avena ecc) e per alcuni spot….Proprio facendo questo lavoro ho conosciuto il mio attuale produttore Giovanni Rosina; con lui ho dato vita al mio progetto inedito Amelie ed eccomi qua….Oggi posso dire di essere davvero soddisfatta, mi occupo di musica; è il mio lavoro oltre alla mia ragione di vita, infatti oltre che essere impegnata sul mio progetto Amelie , …insegno canto, lavoro come professionista su progetti musicali di vario tipo (attualmente sono impegnata nella produzione di un musical indipendente che partirà dalla Sardegna l'anno prossimo) e lavoro come cantante corista per alcuni artisti che mi chiedono collaborazioni e feauturing.
Dicci un tuo difetto e un tuo pregio!
Bhe un pregio …l'essere sempre sempre sorridente….un difetto…Sono una pessima casalinga :))
Quali sono i tuoi cantanti o gruppi preferiti?
Bhe in primis Michael Jackson….ma ce ne sono molti…dal grande Lucio Battisti a Giorgio Gaber, dai Queen ai Toto, Mina, Luigi Tenco, amo molto Noa, gli Air, i Beatles, i Genesis, Lara Fabian, per le nuove generazioni Elisa, Il Genio, Bugo, la nuova Arisa ….e tanti altri
Il tuo cantante preferito è Michael Jackson, nelle tue canzoni ti sei mai ispirata a lui? e perchè è il tuo cantante preferito?
Si è il mio artista preferito, a nove anni è scoccata la scintilla!  amore a prima vista e a primo ascolto. Rimasi letteralmente stregata dalla sua energia, dal suo carisma, dal suo groove, dal suo modo di cantare e di ballare.
Penso sia il più grande artista di tutti i tempi, sono fermamente convinta che nessuno mai raggiungerà la sua grandezza; MJ ha segnato un'epoca, uno stile, ha fato vita a diversi generi musicali prima mai esistiti, è il top!  MJ per me rappresenta l'arte, lo spettacolo, la musica, la magia.
Inconsciamente penso sia sempre stata una fonte di ispirazione, non mi sono mai volutamente ispirata a sue canzoni per il semplice fatto che non mi piace copiare o assomigliare a qualcuno…le influenze che musicalmente si assorbono nel corso della vita penso siano utili per costruirti soprattutto una tua personale e unica identità…. Sicuramente a livello conscio MJ mi ha insegnato l'importanza dello spettacolo; quando ho la possibilità di fare dei live in posti grandi, sono sempre molto attenta alla resa "scenica" oltre che musicale ovviamente; ma più di tutti mi ha insegnato l'importanza dello show unito alla grandezza della musica…è una miscela esplosiva che pochi riescono davvero a coniugare con stile ed eleganza.
A chi ti ispiri per i tuoi pezzi?
Alle mie emozioni e sensazioni, al mio mondo….a niente altro…
C’è ne uno a cui sei particolarmente legata?
Amo tutte le mie canzoni…posso dire che alcune di queste mi hanno regalato grandissime emozioni…l'ultimo nuovo singolo "col naso all'insù" mi ha fatto vincere il Premio Lunezia, "Come si fa" mi ha fatto arrivare sul podio del Premio Poggio Bustone per Lucio Battisti….Just for you la porto nel cuore per diversi motivi personali…Passo e chiudo è stata la primissima canzone scritta da me…ma le amo tutte, come se fossero figlie :))
Che progetti hai per il futuro?
Tantissimi! :) non stiamo mai fermi, stiamo lavorando al primo raduno Amelitico con i fans, a settembre sarò ospite al Mei di Faenza come vincitrice del Premio Lunezia, a ottobre siamo in finale al Biella Festival, stiamo preparando pezzi nuovi e organizzando nuove date….tante tante cose in cantiere!
Che emozione hai provato quando hai inciso il tuo primo singolo?
In realtà ho inciso tutto il primo mini album…solo una volta terminato il disco abbiamo scelto con quale singolo uscire…cronologicamente il primo pezzo inciso se non ricordo male è stato Cellophane…l'emozione è sempre la stessa quando canto….come diceva MJ è come essere un albero che sente su di sè la brezza de vento…entri in una dimensione che non si può spiegare con le parole, ma solo con la musica...
Dove lo hai registrato?
Al Giro Studio di Giovanni Rosina
Come è stato produrre il primo EP?
Durissima, ma allo stesso tempo divertentissimo, meraviglioso. All'epoca svolgevo anche un altro lavoro oltre alla musica, lavoravo come responsabile commerciale in una azienda di congressi, per cui potete immaginarvi…lavoravo fino alle 19, uscivo di corsa e mi buttavo in studio fino alle 3 del mattino….non so nemmeno io come ho fatto! :D Ma oggi, che ho realizzato il sogno di vivere di sola musica, sono davvero soddisfatta e orgogliosa dei sacrifici e dei risultati che siamo riusciti ad ottenere. Poi col team di lavoro si è creato un affiatamento davvero unico, e penso che la buona resa del progetto sia dipesa soprattutto dalle magiche alchimie che si sono create tra le persone che ci hanno lavorato. Eravamo, siamo e saremo sempre molto determinati nel portare avanti i nostri obiettivi con grande passione e professionalità.
La canzone 'cellophane' la paragoni alla tua vita o alla vita di tutti ? come se fosse chiusa dentro a questo cellophane ?
"Cellophane" parla della condizione sociale attuale: viviamo tutti in un contesto in cui purtroppo l'apparenza è più importante della sostanza…e il messaggio vuole proprio essere "Hey gente, sveglia! liberatevi dai tabù, dalle maschere sociali, cercate di vivere liberi, meno omologati, toglietevi il "cellophane" dal quale siete avvolti e Vivete"!
Come è stata la tua prima esperienza come autrice del testo Passo e chiudo? che cos'hai provato quando l'hai cantata la prima volta sapendo che l'hai scritta tu ?
Grazie a questo brano ho sperimentato anche la mia parte compositiva a autorale. Pensavo di essere solo una interprete e invece ho capito che posso essere anche una cantautrice. Nonostante questo, preferisco lavorare sui miei pezzi sempre in collaborazione con persone valide. Molti preferiscono scrivere pezzi interamente di mano propria, ma per come la vedo io, credo sia importante  sempre il risultato finale, per cui che lo abbia scritto tutto tu o insieme a qualcun altro, ciò che conta è dar vita a brani di qualità che rispecchiano il tuo mondo interiore e le tue emozioni più profonde.
"Passo e chiudo" è un pezzo particolare, mi ha regalato momenti unici e indimenticabili… la prima volta che l'ho eseguita dal vivo mi ha quasi fatto piangere.
Sotto che etichetta sei?
Sono una produzione indipendente, quello che ho creato l'ho fatto con le mie mani e con quelle di Giovanni Rosina. Nessun altro alle spalle, e di questo siamo orgogliosissimi.
Una volta terminato il lavoro di produzione siamo stati distribuiti digitalmente dal' etichetta Rosso Al Tramonto che ci ha messi su I tunes e sui vari canali on line.
Ultimamente, in vista del nuovo album, abbiamo ricevuto una proposta di produzione esecutiva da parte di una casa discografica indie (di cui per correttezza non faccio nome), ma per motivi un pò legati al contratto, un pò alla parte artistica, io e Giovanni ci siamo sentiti di rifiutare l'offerta seppure interessante. Subito dopo però abbiamo avuto la conferma di aver fatto la scelta giusta :) perché in ogni caso sono arrivate soddisfazioni una dietro l'altra; dall'esibizione in prima serata su Rai Uno, alla Vittoria al Premio Lunezia, alla finale del Biella Festival e al passaggio sulle frequenze nazionali di Radio Rai.
A quando il tuo album?
Chi può dirlo? ci stiamo lavorando ma dare una data adesso è troppo presto :)
In che città hai suonato? C’è ne una a cui sei particolarmente legata e perché?
In diverse città…ma ovviamente quella che amo di più è la mia città…Milano. Anche perché qua ho il grosso seguito dei fans.
In che città vorresti suonare e perché?
Roma in primis, adoro questa città e una bella fetta del mio pubblico è anche romana….poi spero di suonare presto in Veneto perché anche qua ho diverse persone che mi seguono e sarebbe fantastico riuscire ad organizzare delle date nella provincia di Treviso e Padova.
Con che artisti ti piacerebbe suonare e perché?
Mi piace molto Mauro Emanno Giovanardi, con lui sarebbe un sogno realizzare un duetto…tra  l'altro lo vedo adattissimo al mondo amelitico :) Sarebbe un onore per me.
Adoro Nicolò Fabi, anche con lui sarebbe un sogno avviare una collaborazione. Ultimamente sto cercando di dar vita ad alcune interessanti collaborazioni, ma per il momento meglio non dire troppo! :)
Quali concorsi hai fatto e quali ti hanno aiutato maggiormente in questo percorso?
Tutti quelli che finora ho fatto mi hanno sempre portato qualcosa di buono. I più importanti sono stati fino ad oggi sicuramente Il Premio Poggio Bustone per Lucio Battisti e il Premio Lunezia.
In qualche modo anche partecipare nel 2010 a Sanremo Nuova Generazione è stato utile per allacciare alcuni contatti e farmi conoscere al pubblico internauta.
Come è stato vincere il premio Lunezia?
La più grossa soddisfazione fino ad oggi. Penso che dopo Sanremo, Il Premio Lunezia (insieme a Musicultura) sia attualmente in Italia il concorso più importante per la musica emergente. Quindi aver vinto questo premio è stato un riconoscimento fondamentale. Ricevere i complimenti da tanti critici e addetti ai lavori è stato sicuramente infinitamente stimolante per continuare il mio percorso con grande determinazione e convinzione. Posso dire di essere davvero onorata di questa vittoria, soprattutto perché questo Premio da priorità alla qualità sia compositiva che letteraria, dando la priorità alla vera artisticità sotto tutti i punti di vista.
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Stupendo! se non ci fossero loro il mondo amelititco non esisterebbe! sono affettuosissimi , sempre presenti! Gli Amelitici sono una parte fondamentale del mio progetto, mi piace comunicare con loro e tenerli sempre aggiornati su tutto! E' meraviglioso sapere che molte persone ti seguono, ti apprezzano e ti vogliono bene. Mi danno una energia e carica pazzesche! Ed è meraviglioso vedere come negli ultimi mesi siano aumentanti in maniera spaventosa! In questo penso mi abbia dato una mano l'apparizione fatta su Rai Uno in  prima serata! Pensa che a Settembre, su richiesta di alcuni di loro, stiamo organizzando persino il primo raduno Amelitico :) un incontro in cui staremo tutti insieme per conoscerci e passare una giornata Amelitica tra manicaretti culinari (non cucinati da me ovviamente) e musica!
Che consiglio dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della musica?
Ci sarebbero tante cose da consigliare, ma sempre in base al mio personale vissuto…e sai….ognuno ha le sue esperienze per cui le cose che posso consigliare io potrebbero non andare bene per tutti….
Per quanto riguarda la mia esperienza posso solo dire di non improvvisarsi mai…di studiare sempre senza però mai mettere la tecnica prima del cuore….di essere sempre professionali in qualsiasi contesto ci si trovi, di rimanere umili e di non sentirsi mai arrivati….di lavorare sempre con grande determinazione e soprattutto…circondarsi di persone giuste….perché in questo settore sono tanti i personaggi farlocchi…ma con l'esperienza impari poi a riconoscerli a chilometri di distanza :)
La tua famiglia cosa ne pensa di questo tuo sogno?
Mi appoggia totalmente ed è fiera di quello che sto facendo, anche se all'inizio, quando ho mollato il lavoro fisso per cercare di fare solo musica, giustamente si è molto preoccupata.
Ma sanno che sono testarda e hanno imparato a fidarsi di me….sanno che se decido di fare una cosa la porto avanti fino all'impossibile :)
Date future in cui poterti sentire?
Il 29 Settembre dovrei essere al Mei di Faenza, il 19 ottobre sono al Teatro Sociale Villani di Brescia per la finale del Biella Festival e poi tutti gli appuntamenti potete sempre trovarli sul mio sito ufficiale www.ameliemusic.it
Naturalmente siete tutti benvenuti nel mondo amelitico sulla mia Fan Page di Facebook :)

Beh, se vi ha incuriosito, andate a cercarla attraverso i suoi canali ufficiali, e continuate a seguirla.
Io la trovo una ragazza dal grande potenziale e dalle grandi capacità ed è per questo che ve la consiglio!!!

domenica 26 agosto 2012

25/08/2012 - Recensione concerti dei Nomadi e Omar Pedrini a Castagnole Lanze


Migliaia di persone per un concerto indimenticabile, che anche con la pioggia, hanno saputo sostenere i loro idoli, i Nomadi e Omar Pedrini.
Omar Pedrini inizia il suo percorso musicale nel 1986 con i Timoria, nel 1996 inizia la carriera da solista. Ieri sera  ci ha fatto ascoltare tre brani.
Il primo “Senza vento”, una vecchia canzone dei Timoria, poi riarrangiata nel 2011 con uno stile più Rock. Qui ha dimostrato di avere una voce molto rock e graffiante, anche se c’erano degli errori sugli acuti.
La seconda canzone “Casa mia”, come lui stesso ha detto, è arrivata ultima al Festival di Sanremo di 4 anni fa, l’ho trovata poco armonica in alcuni punti e abbastanza noiosa.
L’ultima, “Sole spento”, con Gilda, come seconda voce, è una canzone che gli è stata ispirata una lettera che gli è arrivata da un ragazzo dal carcere, l’ho trovata molto toccante ed emozionante.
Un’artista che sa il fatto suo, un’artista che si merita di poter cantare davanti a così tante persone, ma soprattutto nei suoi testi cerca di dare dei messaggi al pubblico.
I nomadi, una band nata nel 1963, la più vecchia d’Europa, che, anche, dopo tutti questi anni sa ancora emozionare e coinvolgere il proprio pubblico, che è di tutte le età. Hanno una grinta sul palco che sembra quella dei ragazzini. Neanche un errore, il cantante con una voce pulita e calda, ma non da meno sono stati il bassista e il chitarrista che hanno cantato un paio di canzoni, come se fossero loro i cantanti. Il violinista, molto preparato, ha saputo dimostrare tutta la sua bravura nell’assolo, durato un paio di minuti, che ha saputo dare un momento di pausa al resto dei componenti della band.
Numerose sono state le iniziative umanitarie legate al concerto: i soldi dei biglietti, sono stati devoluti alla ricerca di Candiolo e, inoltre, sono state vendute delle magliette per il terremoto in Emilia. Toccante è stato il loro grido di Libertà per il Tibet accompagnato dalla canzone “Auschwitz”.
Una serata davvero emozionante che resterà nel cuore di chi c’era.

sabato 25 agosto 2012

Intervista a Riccardo D'avino


Questa volta ho intervistato per voi un cantautore di Rivoli, una cittadina vicino a Torino. Che, a settembre, parteciperà alle selezioni per Sanremo Giovani.



Come ti chiami? Anni? Di dove sei? E cosa studi?
Sono Riccardo D’Avino. Ho 25 anni e provengo da Rivoli (Torino). Mi sono laureato l’anno scorso in grafica e comunicazione pubblicitaria e ora faccio il grafico, ma sogno di diventare musicista di professione.
Come mai la scelta di usare il tuo vero nome al posto di un nome d’arte?
Beh, perché non ho bisogno di un nome d’arte. Io sono già un artista tutto il giorno e non ho bisogno di trasformarmi quando sono in studio o sul palco. Semmai mi devo trasformare in persona seria nelle situazioni che lo richiedono. Uso il mio vero nome anche perché penso che suoni  molto bene…
Cosa ti piace fare nella vita oltre che suonare?
Amo dedicarmi alla grafica tradizionale e web, leggere e viaggiare.
Fidanzato?
Da dove nasce la tua passione per la musica?
E’ proprio una bella domanda…  Io sono sempre stato attratto dalla musica fin da quando ero bambino, forse perché è l’arte che esplora meglio le mie emozioni. Ad aiutare lo sviluppo di questa passione è stata senz’altro anche la vastissima collezione di dischi dei miei genitori, che fin da quando ero bambino mi hanno fatto ascoltare musica di ogni genere.
Raccontaci la tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Ho cominciato a suonare la chitarra e a prendere lezioni alla tenera età di 13 anni, cominciando dall’acustica, quindi passando all’elettrica. Ho avuto alcune esperienze come chitarrista in alcuni gruppi con cui non ho fatto granchè, se non pochi concerti, finchè a 18 anni non ho iniziato a prendere anche lezioni di canto. Di lì a poco ho formato un nuovo gruppo,  le “Ceneri del Nulla”, che successivamente cambierà nome in “Krill Has Gone”. E’ stato il primo gruppo con cui ho avuto un’attività live più importante e con cui ho registrato due Ep e una canzone per una compilation, “Hit the center”. Tuttavia, anche questa band si è sciolta nel 2008. Da quel momento in poi ho deciso di intraprendere una carriera solista, che sta proseguendo tuttora con risultati sempre più soddisfacenti.
Dicci un tuo difetto e un tuo pregio!
Il mio più grosso pregio per alcuni e difetto per altri è il mio essere estremamente esigente e cocciuto su quello che voglio.
Quali sono i tuoi cantanti o gruppi preferiti?
Tra i miei preferiti ci sono artisti di vario genere in ordine sparso, come The Police, U2, R.E.M., Toto, Ligabue, Litfiba, Negrita, Yes, Genesis, Phil Collins, Peter Gabriel, Level 42, Fugazi, Jawbox, At the drive-in, Lucio Battisti, Lucio Dalla, Max Gazzè, Niccolo’ Fabi, Mario Venuti, il percussionista indiano Trilok Gurtu, Elio e le storie tese, Deep Purple, Led Zeppelin, Foo Fighters, AC DC.
A chi ti ispiri per i tuoi pezzi?
Agli stessi della domanda precedente, ma anche a tutto quello che mi passa per la testa e mi convince.
C’è ne uno a cui sei particolarmente legato?
Probabilmente i Toto, che considero uno dei migliori gruppi al mondo per la loro tecnica, la loro creatività e la loro versatilità.
Che progetti hai per il futuro?
A settembre inizieranno le registrazioni del mio primo album vero e proprio, che si chiamerà “Il mondo intorno” e conterrà 12 brani, compresi i 4 presenti nel mio attuale Ep “Fuggire e ritornare”, che verranno riarrangiati e ri-registrati assieme ad altre 8 nuovissime canzoni. Inoltre riprenderanno i concerti e il mio produttore è fermamente intenzionato a portarmi alle selezioni di Sanremo Giovani. Nello stesso periodo uscirà anche “Siamo qui”, brano dedicato alla scomparsa del motociclista Marco Simoncelli, i cui proventi andranno tutti in beneficienza alla Marco Simoncelli Onlus, associazione no profit gestita dai genitori di Marco che finanzia progetti umanitari.
Che emozione hai provato quando hai inciso il tuo primo singolo?
Innanzitutto un gran senso di sorpresa per essere stato meno scarso di quanto pensassi… Ahahah! Scherzi a parte, le emozioni che provo ogni volta che registro e ascolto un nuovo brano sono indescrivibili. Sono tante immagini e tanti colori che volano nella mia mente e nel mio cuore allo scorrere della musica e delle parole.
Dove lo hai registrato?
“Due o tre cose che so di te” l’ho registrata tra l’Home Studio del musicista e arrangiatore Francesco Saglietti e il Rock Lab Studio, entrambi a Torino. Nel primo ho registrato gli strumenti, nel secondo le voci.
Come è stato produrre il primo EP da solo?
E’ stato molto soddisfacente. Ho potuto seguire personalmente e con attenzione tutte le fasi di registrazione e mix e il risultato finale è stato sorprendente, anche grazie al tocco finale del grandissimo Alessandro Vanara, che è un tecnico di mastering che lavora stabilmente anche ai dischi di Al Bano e che di conseguenza ha svolto un lavoro di altissimo livello. Il suono dell’Ep è fresco e potente, ma anche più delicato nei momenti più riflessivi, come ad esempio la canzone di cui abbiamo parlato prima.
Cosa te lo ha ispirato?
Me l’ha ispirato l’urgenza di far sentire la mia voce, di esporre al mondo le mie osservazioni, le mie insicurezze, ma anche la mia gioia e la mia voglia di esprimermi.
A quale canzone sei più legato?
A “Questa realtà”, un brano dedicato alla sensazione di un mondo che, come dice appunto la canzone “non ha spazio per me”, ovvero quando sembra che non sei mai giusto per il mondo, che gira sempre dalla parte opposta rispetto a dove stai correndo tu.
Sotto che etichetta sei? Come sei stato scoperto?
La mia etichetta si chiama Can Can music publishing, è di Bologna e l’ho trovata online, tramite un annuncio in cui diceva che stava cercando nuovi artisti da produrre. Io ho inviato loro il mio materiale, che è piaciuto molto al suo proprietario, Guido De Gaetano, il quale mi ha messo sotto contratto.
A quando il tuo album?
Come dicevo prima, inizierò a registrarlo a settembre, ma la sua uscita è prevista per la prossima primavera, dato che ci vorranno diversi mesi per la lavorazione dell’intero prodotto. Verrà però anticipato da un singolo, che potrebbe già uscire verso febbraio 2013.
In che città hai suonato? C’è ne una a cui sei particolarmente legato e perché?
Ho suonato in molte città italiane, ma sono molto legato a Roma, ai suoi locali e al suo pubblico molto caloroso e appassionato. Ovviamente sono legatissimo anche alla mia Torino, anche se devo dire che il nostro pubblico è mediamente più disinteressato alla musica e meno caloroso.
In che città vorresti suonare e perché?
Non ce n’è una in particolare, vorrei suonare in più posti possibili per diffondere il più possibile il mio messaggio. Devo dire però che sarei molto curioso di suonare in Giappone, visto che so che i giapponesi letteralmente impazziscono per gli artisti europei e riservano loro rumorose ma gioiose accoglienze.
Con che artisti hai suonato?
Ho suonato con diversi artisti dell’area torinese e piemontese, oltre ad aver diviso il palco con artisti da tutta Italia nel corso di vari concorsi e manifestazioni. Una volta ho avuto il piacere di cantare in un concorso dove gareggiava anche Erica Mou, che considero un’ottima e simpaticissima artista. All’epoca aveva solo 18 anni, ma era già molto talentuosa. Allo stesso festival era presente un’altra artista sempre lanciata da Sanremo Giovani quest’anno, ovvero la bravissima Giulia Anania.
Con che artisti ti piacerebbe suonare e perché?
Sogno di dividere il palco con i Toto, oppure gli U2, ma anche aprire un concerto di Ligabue, Mario Venuti o altri artisti italiani sarebbe magnifico. Perché? Perché sono gli artisti che amo!
Quali concorsi hai fatto e quali ti hanno aiutato maggiormente in questo percorso?
Ho fatto diversi concorsi. Tra i più noti cito il Festival di Castrocaro, il Senza Etichetta e il Premio Augusto Daolio, dedicato al compianto ex-cantante dei Nomadi. Non ce n’è uno in particolare che mi abbia aiutato di più. Tutti i concorsi che ho svolto mi hanno aiutato a migliorarmi, a fare nuove conoscenze e a cogliere tanti lati positivi e negativi del mondo musicale.
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Sono molto importanti per me. Con loro interagisco sempre attraverso i vari social network e cerco di mantenere un rapporto prezioso, perché loro sono preziosissimi, vitali.
Che consiglio dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della musica?
Una frase che mi piace molto pronunciare ultimamente è “Per essere innovativi, non si deve cercare di inventare un nuovo genere musicale. Bisogna solo cercare di scrivere grandi canzoni". Secondo me, tutti noi artisti di nuova generazione dobbiamo cercare di fare belle canzoni, perché è questo ciò che manca all’attuale scena musicale. Oggi ci sono troppi brani “usa e getta”, senza contenuti e fatti apposta per vendere, ma che nessuno si ricorderà più tra pochi mesi. C’è bisogno di canzoni che entrino di nuovo nel cuore della gente, che tra quarant’anni qualcuno canticchierà ancora davanti a un falò con la chitarra o che suonerà ancora nei locali. Non importa quale sia il genere, l’importante è cercare di scrivere canzoni profonde e anche originali, che non cerchino di rifarsi a nessuno in particolare. Ecco, un altro consiglio che do a chi sta per scrivere la sua prima canzone è quello di ascoltare più musica possibile, non fossilizzarsi su uno o due generi, eliminare i pregiudizi e prendere il meglio da tutto quel che si ascolta. Con “il meglio” intendo dire tutto quello che vi ispira e che pensate che potrebbe essere riproposto in maniera personale e unica all’interno di una canzone. Non formate un gruppo pensando “suoneremo hard rock” oppure “suoneremo funky”. Formatelo pensando “faremo grandi canzoni, chi se ne frega del genere in cui qualcuno vorrà classificarci”. Se invece siete interpreti, ovvero non scrivete canzoni, cercate comunque un timbro vocale tutto vostro, qualcosa che rappresenti al meglio quello che avete dentro e che allo stesso tempo non assomigli troppo a quello di nessun altro cantante. Ovviamente, tutto questo discorso vale anche per me stesso, ogni giorno che canto o scrivo.
La tua famiglia cosa ne pensa di questo tuo sogno?
Sono molto fieri di me e mi sostengono ogni volta che possono. Però non mancano mai anche di tenermi coi piedi per terra. Quello della musica non è un mondo facile e si può cadere giù da un momento all’altro anche quando ci si è dentro.
Date future in cui poterti sentire?
Ricomincerò a settembre e le date sono in via di definizione, ma presto vi aggiornerò.


Un ragazzo molto aperto e socievole, con un grande talento. Gli auguro di riuscire in questo campo e di arrivare sul palco dell’Ariston perché se lo merita davvero.

Intervista ad Alphaboy

Potete ascoltare l'intervista sul mio canale IGTV (@ema2503):  https://www.instagram.com/tv/B-cZTXQIe2E/?utm_source=ig_web_copy_link