Bulma
Hypnosis, un bel flow, una bella voce e un’ottima ritmica.
Paul
Thron, il flow lo trovo banale, senza nulla in più che te lo fa ricordare.
La base
la trovo monotona, troppa batteria e troppo ripetitiva, ma sicuramente perfetta
per una serata in discoteca.
Sicuramente
una canzone che descrive la società giovanile di oggi, quindi un testo
assolutamente attuale.
A mio parere, nel complesso, non è male come
canzone per una serata in discoteca. E voi cosa ne pensate di questo pezzo? Di
Bulma Hypnosis? E di Paul Thron?
Un pezzo
rap melodico ed elettronico. Una canzone d’amore, una serenata dolcissima.
Rap, ma
anche cantato; mi ricorda GionnyScandal al femminile, quindi “tanta tanta roba”.
È con
questi pezzi che esce la mia anima alternativa e street (quella legata a Dydo e
agli HugaFlame).
“Te ne
vai o mi prendi così”, penso la frase più bella di tutto il pezzo, una frase
per cui ci vuole coraggio, la frase più difficile da dire in un rapporto.
Un’artista
da ascoltare e riascoltare, spero di riuscire a sentirla in live, perché secondo
me merita da paura. E voi cosa ne pensate?
I love
You, il nuovo singolo del rapper italo-tunisino, Ghali.
I love
you non è solo il titolo del suo nuovo singolo, ma anche una lettera d’amore
‘cantata’ a San Vittore. Infatti sul canale dell’artista si possono vedere
alcuni video, riportanti anche il titolo del singolo, in cui alcuni detenuti si
raccontano. Un progetto veramente bello, che vi consiglio di andare a vedere e
ascoltare.
Ma
andiamo a parlare, in particolare, del singolo.
Inconfondibile
lo stile di Ghali, impossibile non riconoscerlo. Testi italiani e musicalità
orientale, in un mix unico, tutto da ballare. Sinceramente stavolta mi ha
deluso, la canzone se pur ballabile, non mi è piaciuta. Un po’ noiosa verso la
fine e anche ripetitiva. Sinceramente mi sarei aspettata di meglio da questo
artista e voi come avete trovato questa canzone?
Una
canzone, mille emozioni, mille situazioni in cui alla fine tutti possiamo
rispecchiarci. Una canzone che fa venire voglia di muoversi e di ballare.
Stanotte
a mezzanotte quando è uscita ero letteralmente elettrizzata e quando l’ho
sentita ne sono rimasta piacevolmente stupita.
Andiamo a
parlare del testo prima di analizzare la canzone in sé e per sè.
“Ti scatterò una foto
ma senza flash
perchè di notte il buio mi ricorda te
ho scritto il tuo nome sulla sabbia e
il mare dopo ti ha portato via con se
non torno più nei posti dove siamo stati
perchè mi viene in mente cosa siamo stati
non ho mai visto neanche i miei che si danno
la mano
per questo c'ho paura se mi dici ti amo
dove sei come stai ora
non sei qui già da un po' con me
e non è tutto ok ancora
e volevo scriverti hey
e chiederti dove sei
ma a te non te ne importa
se piango un'altra volta
e volevo scriverti hey
e chiederti dove sei
e puoi cancellare ciò che vuoi
ma non puoi cancellare noi
eri quello che volevo eri anestesia
quando c'eri ogni fantasma se ne andava via
dico che sto bene ma è un'altra bugia
come dire che sei mia anche se non sei mia
ma tanto ci vediamo una di queste notte
ormai saremo insieme solo nei miei sogni
e no non mi aspettavo la parola fine
perchè se ami una rosa accetti anche le spine
dove sei come stai ora
non sei qui già da un po' con me
e non è tutto ok ancora
dove sei come stai ora
non sei qui già da un po' con me
e non è tutto ok ancora
e volevo scriverti hey
e chiederti dove sei
ma a te non te ne importa
se piango un'altra volta
e volevo scriverti hey
e chiederti dove sei
e puoi cancellare ciò che vuoi
ma non puoi cancellare noi
dove sei come stai ora
non sei qui già da un po' con me
e non è tutto ok ancora
dove sei come stai ora
non sei qui già da un po' con me
e non è tutto ok no
e non è tutto ok no
e volevo scriverti hey
e chiederti dove sei
ma a te non te ne importa
se piango un'altra volta
e volevo scriverti hey
e chiederti dove sei
e puoi cancellare ciò che vuoi
ma non puoi cancellare noi”
Spero che
la trascrizione del testo sia puntuale e corretta, ci tenevo a trascriverlo per
le parole contenute al suo interno e per il significato che ognuno di voi può
dare a queste parole o ai flashback che ognuno di noi può avere su queste rime.
“Per questo c'ho paura se mi dici ti amo”;
“Se ami una rosa accetti anche le spine”:
due frasi che hanno mille sfumature e a cui ognuno può dare il proprio
significato. Per esempio se ci provate o volete provarci con uno e con una non
terrorizzatelo, cercate di capire com’è veramente e soprattutto non sparite. Ma
ricordate che per amare un altro con i
suoi pregi e i suoi difetti dovete prima amare voi stessi. L’amore per sé stessi
è la chiave per amare il prossimo.
L’intro
di chitarra mette i brividi pur essendo un giro molto basilare.
Penso che
già dal primo ascolto sia diventata una delle mie canzoni preferite di
GionnyScandal.
Devo
proprio ammetterlo questi due ragazzi insieme producono solo grandi successi;
non un errore, non una discesa, ma solo perfezione e scalata verso il successo.
Al quarto
ascolto, mi ha emozionato fino alle lacrime e devo dire che sono poche le
canzoni che mi emozionano fino a questo punto.
“Gionny,
continua su questo genere, emotrap, perché non esiste nulla di meglio” (Ok,
prendetemi per pazza, ma amo da morire questa canzone e capisco le storie di
instagram di Gionny che anticipavano questo nuovo grande successo).
Se non l’avete ancora fatto vi consiglio di
andarla ad ascoltare e lasciarvi emozionare dalla musica e dal testo.
Una
canzone cantautoriale in pieno stile anni ’70.
Mi ha
fatto stranissimo recensire una canzone d’amore di un ragazzo dedicata ad un
altro ragazzo…. forse anche perché è la prima volta che mi capita.
Il
narratore, cantante, si mette a nudo, descrivendo cosa prova e le sue paure, in
un connubio di sentimenti veri e profondi, che vale la pena vivere alla luce
del sole, nonostante la paura di perdere la propria dignità.
Musicalmente
e vocalmente mi piace, una canzone dolce, che sa trasmettere mille emozioni,
tutte legate alla paura del primo vero amore.
Bella ed
emozionante!
Non vedo
l’ora di sentire altre canzoni di questo artista, e voi???
Questo
articolo nasce un po’ per caso… un po’ come voglia di contrastare tutte le
malelingue che stanno commentando il video di Berlino su Youtube.
Alessandro
Lock e Michelle Cavallaro sono due artisti che promettono veramente bene, due
voci all’apparenza diversissime, ma che sanno unirsi e completarsi allo stesso
tempo. Un connubio vocale che completa la canzone dandole quel qualcosa in più
che la rende unica e te la fa ricordare e rimare in testa.
La
canzone risulta molto ritmata e piacevole da ascoltare, anche se la voce di
Michelle secondo me è ancora da formare, perché dà la sensazione a volte che
sia una bambina a cantarla. Una canzone d’amore, che può essere la colonna
sonora del vero amore.
Non
condivido assolutamente il parere di chi ha scritto, sotto il video, che Michelle
sia stonata. Consiglierei a certa gente di non dire falsità e che l’invidia non
porta a nulla.
Ho
ricercato l’errore, ma con mio grande sdegno non sono riuscita a trovarlo,
anche se, come detto prima, i commenti sotto il video dicono il contrario.
Una
canzone che ci ha messo pochi secondi ad entrare nella mia playlist giornaliera
e voi cosa state aspettando ad inserirla nella vostra?!?!?!
Dopo 6
anni di silenzio, per la gioia dei loro fan (e anche la mia), tornano i Jonas
Brothers con un altro grande successo. Il singolo, uscito il 28 febbraio 2019,
che anticipa l’uscita di un nuovo album e di un tour, annuncia la #reunion della band, composta dai fratelli Nick, Joe e Kevin Jonas.
Il
singolo, come si può vedere dalla traduzione del testo parla degli amori dei
tre fratelli e a riprova di questo nel video sono presenti le mogli/fidanzate
dei 3 Jonas.
ci siamo messi insieme
come un uccellino con una piuma, io e te
abbiamo cambiato il tempo
sento il caldo a dicembre quando sei vicino a
me
sto ballando sopra le macchine e inciampando
fuori dai bar
ti seguo nel buio, non ne ho mai abbastanza
sei la medicina nel dolore, il tatuaggio
dentro la mia testa
e baby, lo sai che è ovvio
sono un cretino per te
tu dici la parola e io vado completamente nel
buio
sono un cretino per te
ogni strada che prendi sai che mi troverai
sono un cretino per tutte le cose subliminali
nessuno sa di te (di te) di te (di te)
e stai facendo in modo che il tipico me
rompa le tipiche regole
è vero, sono un cretino per te sì
non complicarlo, sì
perché ti conosco e tu sai tutto di me
non posso ricordare tutte le nottinon riesco a ricordarle
quando sei con me
sto ballando sopra le macchine e inciampando
fuori dai bar
ti seguo nel buio, non ne ho mai abbastanza
sei la medicina nel dolore, il tatuaggio
dentro la mia testa
e baby, lo sai che è ovvio
sono un cretino per te
tu dici la parola e io vado completamente nel
buio
sono un cretino per te
ogni strada che prendi sai che mi troverai
sono un cretino per tutte le cose subliminali
nessuno sa di te (di te) di te (di te)
e stai facendo in modo che il tipico me
rompa le tipiche regole
è vero, sono un cretino per te sì
sto ballando sopra le macchine e inciampando
fuori dai bar
ti seguo nel buio, non ne ho mai abbastanza
sei la medicina nel dolore, il tatuaggio
dentro la mia testa
e baby, lo sai che è ovvio
sono un cretino per te
tu dici la parola e io vado completamente nel
buio
sono un cretino per te
ogni strada che prendi sai che mi troverai
sono un cretino per tutte le cose subliminali
nessuno sa di te (di te) di te (di te)
e stai facendo in modo che il tipico me
rompa le tipiche regole
è vero, sono un cretino per te sì
Sicuramente
si sente la crescita e la maturazione del gruppo da ogni punto di vista.
Non vedo
l’ora di sentire l’album per farmi un’idea più completa dell’evoluzione
musicale e artista di questo grande gruppo che ha fatto impazzire le ragazzine
fino al 2013 e mi sa che da ora in poi rinizierà.
I
Metamorfosi in Viola sono una band, Rock Alternative Indie Hard, che nasce nel
2006 sotto la leadership di Simone Osmari. Attualmente il progetto è incentrato sull’esperienza
solista del leader, con la continua collaborazione e il supporto di vari
musicisti che lo hanno accompagnato negli anni. Il 3 aprile 2018 è uscito,
sotto l’etichetta Alpha Records di Catia Giordano, il suo ultimo disco “Apology
of Good and Evil”, quasi totalmente strumentale.
-I hate your Gaze: un pezzo potente e grintoso,
anche se all’inizio l’ho trovato un po’ ripetitivo. Un brano strumentale dove
la chitarra e la batteria tendono a fare da padrone assolute. Un brano che mi
lascia un po’ l’amaro in bocca, troppo ripetitivo, sempre gli stessi motivi che
ciclicamente si ripetono. Troppo lungo per essere un brano solo strumentale.
-You went away as well in the end, did you see?: bello
l’intro di sinth che crea tensione e aspettative. Una canzone energica, una
canzone che fa venire voglia di sport e di movimento. Devo dire che mi piace
molto anche se è particolare come singolo e vi consiglio di ascoltarlo dalla
prima all’ultima nota e perché no trasformarlo nel pezzo che vi accompagnerà
ogni mattina per fare sport.
-The miserables: Bellissimo il sottofondo di piano
iniziale. Il titolo ci rimanda ad una grande opera letteraria “I miserabili” di
Victor Hugo. Mi immagino qualcuno che legge il libro in una sontuosa sala di
una biblioteca mentre qualcuno suona questo pezzo in sottofondo. Una melodia
emozionante che sa rende omaggio e giustizia ad un opera letteraria che è parte
della nostra cultura e che chiunque dovrebbe conoscere.
-You Jumped from the fifth floor of my building:
una canzone dedicata ad un’amica che si è suicidata. Una canzone che vedendone
il significato mi colpisce molto e devo dire che anche come base sa dare la
giusta emozione.
-You met my feeling: la prima canzone dove
finalmente sentiamo anche del cantato. Una canzone grintosa ma che sa creare
anche ambiente. Una voce bella, pulita e intonata, ma soprattutto piacevole da
ascoltare e che sa unirsi alla musica, creando un tutt’uno.
-Tonight Tonight: un intro quasi afro, ma unico con
gli archi delle tastiere e la chitarra acustica che si viene ad unire creando
qualcosa di unico. Il cantato sembra nascere dagli strumenti stessi, raramente
ho sentito dei connubi di questo genere. Una canzone che a me sinceramente
ispira romanticismo e se devo dire al momento mi fa pensare ad una persona che
piano piano si sta facendo spazio nel cuore e nella mia anima anche se per ora
c’è molta diffidenza tra noi.
-In transhumance: sinceramente non mi piace come è
stata mixata... il suono non è pulito e dà l’idea di un vecchio vinile che
suona.
-The song of Tom: bella anche se a volte il suono
si pezza e risulta un po’ fastidioso…. per il resto una canzone quasi ambient,
molto particolare.
-The face of Melinda: “A perfect piano song”.
-Paranoid Android: parte subito con una forte
carica energica ma dolce allo stesso tempo e riesce a tenere questa carica fino
alla fine lasciandoti col fiato sospeso, senza mai essere ripetitiva o noiosa.
Nel complesso
il disco non mi è dispiaciuto anche se alcune canzoni probabilmente non le
avrei inserite, ma vi consiglio vivamente di ascoltare e seguire i Metamorfosi
in Viola, perché vale sempre la pena sentire degli artisti che sanno davvero
fare musica e al giorno d’oggi sono veramente pochi.