lunedì 14 marzo 2011

Critica alla canzone "Come faccio" di "Stone Litzard"

http://www.youtube.com/watch?v=be6XXdKv2lE

Sicuramente una bella serenata…. una serenata rock… 
La tecnica non è sempre presente, sembra una cosa a lui sconosciuta ogni tanto… 
L’estensione vocale che usa, sforza la sua voce, dovrebbe tenersi più basso e rispettare la sua estensione vocale…
E qualche passo della base musicale sembra copiato da altre canzoni….
Almeno questo secondo il mio parere….

venerdì 11 marzo 2011

Traduzione "Let go" dei "Sonohra"

Mi ricordo di giorni migliori
quandi gli oscuri uccisero i miei sogni
mi hai privato dei miei bisogni
rinuncia a me e me ne andrò
io so che non ti darai su me
ti diverti a farmi male
sembra che non puoi smettere di ingannarmi ma solo lasciare andare tutto
Ho attraversato la linea di ritorno dalla gioia al dolore
un centinaio di volte e poi di nuovo
Sto combattendo voci nella mia testa, basta lasciare andare tutto
perché non mi vuoi sentire?

lasciami uscire, io sono senza speranza e affondo
io sono rimasto a soffocare avrei dovuto saperlo
occhi come il ghiaccio, congelando le mie vecchie speranze, non c'è più niente
non devi pentirtene.
Mi secca l’ultimo che non ti ho mai mostrato
per favore lasciami libero.

La mattina rompe un altro giorno
mi trova annegando nel mio dolore
io so che non ti darai su me
ti diverti a farmi male
sembra che non puoi smettere di ingannarmi ma solo lasciare andare tutto
Ho attraversato la linea di ritorno dalla gioia al dolore
un centinaio di volte e poi di nuovo
Sto combattendo voci nella mia testa, basta lasciare andare tutto
perché non mi vuoi sentire?

lasciami uscire, io sono senza speranza e affondo
io sono rimasto a soffocare avrei dovuto saperlo
occhi come il ghiaccio, congelando le mie vecchie speranze, non c'è più niente
non devi pentirtene.
Mi secca l’ultimo che non ti ho mai mostrato
per favore mi lasci libero.

Spero che tu realizzi,
tu ti aspetti sempre di più,
Comunque ho provato duramente,
è il momento di dire addio

lasciami uscire, io sono senza speranza e affondo
io sono rimasto a soffocare avrei dovuto saperlo
occhi come il ghiaccio, congelando le mie vecchie speranze, non c'è più niente
non devi pentirtene.
Mi secca l’ultimo che non ti ho mai mostrato
per favore mi lasci libero.

giovedì 24 febbraio 2011

Intervista agli Infranti Muri

Uno dei gruppi rivelazione tra i tanti che quest’anno hanno presentato domanda per poter accedere su quel palco tanto agognato e sognato, quello del festival di Sanremo. Loro sono gli Infranti Muri, una band di Asti, che nella carriera saprà farsi valere. Ma ora andiamo a vedere come hanno risposto alle mie domande…

Come nasce questo nome? E cosa vi ha portati a sceglierlo?
“Il nome nasce dal nostro approccio positivo di fronte alle difficoltà o agli ostacoli che troviamo lungo il nostro cammino. L’abbiamo scelto perché vogliamo dare un significato al nostro progetto musicale che possa rispecchiare noi stessi.”

Come vi chiamate? Quanti anni avete? Di dove siete? Fidanzati? Hobby, Sport? Ruolo nella band? Cosa avete studiato o cosa studiate?
“Francesco, 25 anni, vicino ad Asti ma non proprio vicino, non fidanzato, giocare ai videogiochi, andare in palestra, batterista, musica e commercio estero.
Giacomo, 20 anni, Asti centro, non fidanzato, dipingere, pratico il sonno profondo, chitarrista, liceo artistico e accademia delle belle arti.
Claudio, 24 anni, Asti periferia, non fidanzato, andare in moto, nuoto, cantante, musica e scienze motorie.
Lee, 20 anni, vicino ad Asti, non fidanzato, comporre musica dubstep, sciare, bassista, elettronica e telecomunicazioni.”

Sogno nel cassetto?
“Francesco: avere una casa sperduta tra le montagne in cui rifugiarmi per scrivere musica e coccolare i miei gatti.
Giacomo: non averne.
Claudio: battere Valentino Rossi in una gara di moto GP.
Lee: fare un tour in tutto il mondo con tutto esaurito ad ogni data.”

Come nasce la vostra passione per la musica?
“E’ nata già quando eravamo piccoli, più come un divertimento e uno sfogo. Con il crescere dell’età ha iniziato a diventare una vera e propria passione al punto tale di portarci a desiderare di farne una professione.”

Da quanto tempo suonate? Esperienza artistica dagli inizi ad adesso.
“Il percorso è stato simile per tutti noi: anche se siamo insieme dall'estate del 2009 ognuno di noi suonava già in altri gruppi cover e non. Questo ci è servito per imparare a rompere l’emozione di essere su un palco e a sentirci a nostro agio davanti al pubblico.”

Cosa amate e cosa detestate degli altri?
“Amiamo il modo in cui riusciamo a lavorare e produrre insieme in armonia, anche se a volte a causa dello stress può capitare di sopportarsi un po’ meno.”

Progetti per il futuro (sia in campo lavorativo che non)?
“Tra poco uscirà il nostro primo album che sarà il frutto del nostro lavoro in studio. I progetti a breve termine riguardano sicuramente l’attività live che cercheremo di iniziare al più presto.”

Come è stato incidere il primo Ep?
“Il nostro primo Ep l’abbiamo registrato nell’inverno del 2009 ed è stata una esperienza formativa oltre che divertente. E’ stato interessante sentire per la prima volta i nostri pezzi suonare da uno stereo anziché da un amplificatore!”

Come è stato per voi risentire il vostro primo mastering? Cosa avete provato?
“Il mastering è la ciliegina sulla torta quando il lavoro di produzione è valido. La nostra prima sensazione è stata di grande impatto. Ci siamo sentiti potenti!”

Momenti importanti per la vostra carriera?
“Beh parlare di carriera per ora forse è ancora presto però siamo molto soddisfatti di ognuno dei passi che abbiamo fatto. L’evento che ricordiamo con maggiore piacere è stato l’inizio della collaborazione con la nostra casa discografca, la Bliss Corporation. Questo è stato per noi un passo di svolta perché ci ha permesso di iniziare a lavorare in modo professionale.”

Che rapporto avete con i vostri fan?
“A noi piace avere un rapporto sincero con le persone che ci sostengono. Sono loro le persone da raggiungere, da emozionare e questo crediamo sia il punto fondamentale quando si parla di musica o di arte in generale.”

Date future dove potervi vedere?
“Per il momento non c’è ancora niente di organizzato perché stiamo ultimando l’album, ma molto presto inizieremo l’attività live. Troverete tutte le informazioni sul nostro sito ufficiale www.infrantimuri.it

Casa discografica?“Fondazione Sonora, l’etichetta rock della Bliss Corporation di Torino.”
Il vostro manager?“Massimo Gabutti, anche produttore esecutivo della BlissCo.”
In che città vorreste suonare?“In qualsiasi città ci sia lo spazio per farlo, non ce n’è una in particolare. Sicuramente ci piacerebbe suonare anche al di fuori dell’Italia”

Come riuscite a conciliare musica, amici, ragazza, famiglia e tutto il resto?
“Eheheh…non sempre è una cosa facile, ma si può fare! L’importante è essere ben organizzati e imparare a sfruttare ogni minuto al meglio.”

Voi siete candidati per Sanremo giovani 2011. Come è nato questo vostro desiderio di andare a Sanremo? Cosa rappresenta questo festival per voi? Cosa vi aspettate dopo il festival?“In realtà l’idea è nata un po’ per gioco perché non potevamo sapere l’impatto che un genere come il nostro avrebbe potuto avere. Siamo veramente soddisfatti di essere arrivati fino a qui perché significa che siamo apprezzati per quello che facciamo e questa è la migliore soddisfazione. Dopo il festival ci aspetta tutto il mondo la fuori da invadere!”

Avreste mai pensato che un giorno sareste riusciti ad arrivare su quel palco tanto sognato e tanto temuto da tantissimi artisti?“Sanremo è entrato nella cultura italiana come il festival più vicino alla musica italiana. Non ci aspettavamo di arrivare su quel palco, o almeno non dopo così poco tempo dalla nostra formazione. Non ci abbiamo mai veramente puntato però sarà sicuramente un’ottima occasione da sfruttare al meglio.”
Chi sono le persone che durante la vostra carriera vi sono state più vicine? Chi vi è più vicino in questa nuova avventura a Sanremo?“Oltre alle nostre famiglie ci sono persone a noi molto care che ci hanno sempre sostenuto anche quando il nostro progetto era soltanto un’idea e quando non si parlava ancora nemmeno di registrare un demo, tanto meno di Sanremo. A loro va un grande abbraccio e tutta la nostra gratitudine.”

Siete voi a scrivere le vostre canzoni? Se, si chi di voi e a cosa vi ispirate?“Siamo noi a scrivere sia i testi che gli arrangiamenti. Le nostre canzoni nascono dall’unione delle esperienze di ognuno di noi. Le influenze principali vengono da gruppi internazionali di post-grunge tra cui Foo Fighters, 30 Seconds to Mars e artisti di musica trance come Dash Berlin o Tiesto.”
Avete un rito scaramantico? Se, si quale?“Non abbiamo riti scaramantici ma siamo ferrei sostenitori di un buon riscaldamento prima di salire su un palco per dare il meglio.”
Raccontateci un po’ di cosa parla la canzone che porterete a Sanremo e che emozioni provate quando la suonate e cantate.“Contro i giganti. E’ una canzone che parla di coraggio e della forza dell’unità quando si affrontano quegli ostacoli della vita che possono sembrare insuperabili come giganti. L’emozione è grande ogni volta che la suoniamo perché, come per tutte le altre nostre canzoni, noi ci identifichiamo molto in quello che diciamo nei testi attraverso la nostra musica.”

Chi sono per voi i “mostri sacri” della musica?“The Beatles, The Who, Miles Davis, Frédéric Chopin.”
Canzone preferita? Cantante o band preferita?
“Lee: canzone preferita DVNO dei Justice, cantante preferito Eddie Vedder.
Claudio: canzone preferita Iris dei Goo Goo Dolls, cantante preferito Steven Tyler.
Giacomo: canzone preferita Red Sky dei Thrice, cantante preferito Dave Grohl.
Francesco: canzone preferita One Time dei King Crimson, cantante preferito Axl Rose.”
“Canzone preferita della band Over There di Enrico Caruso, cantante preferito
Claudio Luisi.”
Cosa vuol dire per voi suonare? Cosa rappresenta per voi la musica?“La musica secondo noi è il miglior strumento per trasmettere le emozioni. Suonare per noi è la traduzione pratica di un grande sogno.”

Un gruppo che sicuramente saprà farsi valere e saprà far parlare di sé. Speriamo di vederli presto protagonisti di un tour mondiale, perché se lo meriterebbero davvero. Complimenti ragazzi!

lunedì 3 gennaio 2011

Intervista agli Steel Rain

In una delle ultime interviste del 2010… cioè l’anno che è appena finito… ho intervistato per voi questa band emergente: gli Steel Rain… una band che nei live certamente sa farsi sempre riconoscere, questo anche grazie al loro cantante Ivan… ma di tutti questi commenti e critiche ne riparleremo dopo aver visto come hanno risposto alle mie domande…
Prima di iniziare con le domande ci tengo a precisare che purtroppo ho potuto solo intervistare 4 membri su 5 della band…

Come nasce il nome “Steel Rain”?
Ivan: “Il nome “Steel Rain” deriva dall’unione di “November Rain” che è la canzone dei Guns’N’roses  con “Steel Dragons” che è il gruppo di un film che si chiama “Rock Star””
Luca: “Il nome “Steel rain” non mi piace”
Gianlux: “A me piace il nome “Steel Rain” ma non mi piace da dove deriva”

Quali sono i vostri nomi? Anni? Di dove siete? Che ruolo avete nella band? Studi? Hobby? Sport? Che musica vi piace? Sogno nel cassetto? Fidanzati?
Ivan: “Ivan, cantante, 20 anni, Venaria Reale (To), studio Logopedia all’università degli Studi di Torino. Pratico a tempo perso Jogging, palestra, spinning. Mi piacciono tutti i tipi di musica tranne Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio. Il mio sogno nel cassetto è quello di diventare un grande cantante. Sono fidanzato.”
Marcello: “Marcello, batterista, 20 anni, Chieri (To), lavoro in un campeggio ad Avigliana. Non ho Hobby, mi piace suonare e ascoltare musica. La musica mi piace praticamente tutta però principalmente ascolto o elettronica o Hard Rock o i classici del rock degli anni ’80 o progressive. Il mio sogno nel cassetto è quello di poter gestire un locale e suonarci all’interno e vivere di musica. Sono single.”
Luca: “Luca, tastierista, 20 anni, San mauro torinese (To), studio Pianoforte e Jazz. Gioco a calcio. Ascolto tanta musica classica, poi ascolto di tutto, tranne Gigi D’Alessio e Nino D’Angelo. Il mio sogno nel cassetto è dirigere un’orchestra e anche scrivere colonne sonore per i film. Sono fidanzato.”
Gianlux: “Gianluca Giuseppe di Francisca, bassista, 21 anni, Mappano (To), studio Jazz e sto prendendo la laurea in Biologia molecolare cellulare. Il mio hobby è il computer, perché la musica la considero la mia ragione di vita. A me piacciono tutti i generi di musica. Il mio sogno è prendere la laurea, sposarmi e fare almeno 5 figli a cui insegnerò a suonare e suoneranno tutti quanti i una band e, inoltre, gestire un locale. Sono fidanzato.”
Enrico, il chitarrista, studia all’università.

Esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Ivan: “L’esperienza è molto bella, abbiamo suonato tante volte, almeno un paio di centinaia di volte solo nel torinese… adesso stiamo intraprendendo un progetto… oltre a suonare, inoltre, facciamo anche le comparse nei film. Abbiamo suonato con gli Electric Diorama, con i Melody Fall e con altre band. Abbiamo inciso 2 singoli. Stiamo elaborando un nuovo “Concept Album” che uscirà nel 2011. E adesso siamo in procinto di gestire un locale tutto nostro.”

Da dove nasce e quando è nata questa vostra passione per la musica?
Ivan: “Allora io fin da piccolo cantavo. Poi sotto l’influsso di Stefano (ex chitarrista degli “Steel Rain”) ho deciso di darmi al canto e in particolare al rock, ed ho iniziato a studiare canto.”
Marcello: “ Ho iniziato a suonare la batteria a 8 anni, è mio padre che mi ha spinto a farlo, all’inizio non volevo, ma poi dopo aver mollato per qualche anno, ho deciso di riniziare e mi sono innamorato di questo strumento.”
Luca: “Io ho iniziato a suonare il pianoforte quando avevo 9 anni, ho sempre suonato musica classica. La mia è una passione molto profonda, da qualche anno, per la musica classica e per la musica in generale. Infatti la musica rappresenta veramente tutto per me.”
Gianlux: “Io ho iniziato a suonare a 6 anni. Ma la vera passione è nata alle medie quando ho trovato un professore che mi ha fatto appassionare.”

Come vi siete conosciuti?
Ivan: “Io ho conosciuto Stefano, l’ex chitarrista, ha scuola, poiché eravamo in classe insieme. Stefano successivamente mi ha fatto conoscere Luca. E io ho fatto conoscere loro Gianluca. Poi Gianluca suonando in altre band ci ha fatto conoscere Marcello.”

Come è nata l’idea di questo gruppo?
Gianlux: “L’idea del gruppo è nata per caso all’inizio suonavamo io, Ivan e altra gente, poi siamo passati attraverso mille cambi di formazione, con quella attuale abbiamo trovato la stabilità che ci serviva, ma abbiamo cambiato almeno 5 componenti diversi.”

Ditemi qualcosa degli altri che amate e qualcosa che detestate!
Ivan: “Marcello pensa troppo in sala ci fa spaccare i timpani, ma è un batterista molto bravo, lo stimo come musicista. Luca hai miei stessi gusti a patto di ragazze, lo stimo come musicista e come compagno di sbronze. Gianluca non ha difetti, è una delle persone più buone in assoluto.”
Luca: “Marcello è pessimo, però al tempo stesso fa scassare. Ivan lo odio perché ci metto niente ad ubriacarsi, però è come un fratello, condivido ogni cosa con lui. Di Gianluca odio quando suona una determinata canzone, di difetti non me ne vengono in mente, ma è una persona davvero stupenda.”
Gianlux: “I pregi di ognuno sono tantissimi ed ho molta fiducia in loro. I difetti non c’è ne sono dal punto di vista umano, dal punto di vista musicale Marcello, Ivan, Enrico dovrebbero riprendere gli studi, Luca dovrebbe forse imparare a programmare la tastiera.”
Marcello: “Dal punto di vista umano secondo me non hanno difetti. Secondo me Ivan dovrebbe limitarsi un po’ e cercare di cantare anche un po’ più basso; Luca dovrebbe imparare a fare cose più semplici che però rimangano più in testa; Gianluca deve imparare a suonare meglio la batteria; Enrico deve accordare più spesso la chitarra.”

Quali sono i vostri progetti per il futuro in campo musicale?
Luca: “Io voglio finire gli studi e poi diventare concertista, se possibile, se no mi piacerebbe scrivere colonne sonore per i film.”
Marcello: “Voglio riuscire ad avere un minimo di successo con il gruppo, insomma da  guadagnare quel minimo per poter vivere però allo stesso tempo poter divertirsi, girare l’Europa, conoscere gente.”
Ivan: “Voglio fare l’album e aprire il nostro locale.”
Gianlux: “Fare successo con questa band, gestire il locale insieme a loro e fare un disco.”

Come è stato per voi risentire il vostro primo mastering?
“E’ stata un’emozione molto bella, molto forte… più che altro ci siamo rimasti tutti un po’ stucco perché ci immaginavamo dei suoni un po’ diversi. E’ stata molto positiva, una grande soddisfazione.”

Chi di voi scrive i testi e la musica?
“I testi li scrive Ivan e la musica la facciamo tutti insieme in sala prove”

In che città avete suonato?
“ Torino e d’intorni”

In che città vorreste suonare?
“In tutto il mondo”

Come riuscite a conciliare musica, amici, studio, hobby e ragazza?
Marcello: “Io non studiando, non ho la ragazza e non ho hobby quindi riesco facilmente a conciliare la musica con tutto il resto.”
Ivan: “Io non concilio le cose.”
Luca: “Io suono è basta, tutta la mia vita è la musica.”
Gianlux: “Purtroppo non riesco a conciliare tutto, infatti non so perché Giulia mi sta ancora dietro, visto che la posso vedere solo poco tempo alla settimana.”

Avete mai pensato di dedicare un singolo alla vostra città?
“Si e no… però direi le peggio cose”

Date future dove potervi sentire?
19/02 allo United Club (Corso Vigevano, Torino) con i Melody Fall

Cosa dire d’altro su questi fantastici ragazzi? Sono dei ragazzi molto umili e veri, spero che rimangano sempre così e sappiano farsi valere e rimanere sempre se stessi, anche se Ivan è un po’ egocentrico.
Ivan è un personaggio, per descriverlo non bastano le parole, una vocalità molto alta, molto simile a quella femminile, un po’ egocentrico, quando è sul palco è un pagliaccio vero e proprio sa farti ridere con le sue movenze e i suoi passi di brad dance e di hip hop.
Gianluca il tipico ragazzo che se lo vedi te lo terresti bene a distanza per i suoi capelli lunghi ma quando lo conosci capisci che è veramente un bravo ragazzo anche molto dolce; secondo me dovrebbe continuare a studiare ed approfondire lo studio del basso perché ha ancora tantissimo da imparare.
Marcello, che dire di lui, un visetto da bimbo, innocente e dolce allo stesso tempo; molto bravo alla batteria, ma se fossi in lui inizierei a studiarla seriamente e non da autodidatta perché di talento ne hai veramente tanto.
Luca, il classico figo, che sa di esserlo e lo fa notare, ma così rischia di perdere il suo fascino; un fenomeno alla tastiera e al piano, continua a studiare e tiene sempre la musica nel tuo cuore.
Enrico, un bravo e bel chitarrista e anche con una voce stupenda.
Dare un mio giudizio su questa band nel complesso è molto difficile, a livello umano li considero dei ragazzi stupendi, a livello musicale è difficile poiché sono  su livelli molto diversi l’uno dall’altro. Però mettendosi a studiare e continuando a suonare insieme secondo me riusciranno ad amalgamarsi sempre meglio tra loro e chissà magari un giorno riusciranno a sfondare ed a emergere. 

domenica 2 gennaio 2011

Intervista ad Alex Ferrise (ex DjOxa)


Cari lettori e lettrici, questa volta ho intervistato per voi un altro dj… beh… che vi posso dire… questo non è esattamente un dj emergente, ma lasciamo che sia lui a presentarsi e quindi vediamo come ha risposto alle mie domande…

Come mai da un nome d’arte sei passato al tuo nome?
“Primo perché io ho iniziato con Oxa nel ’99 praticamente all’epoca si usava molto inventarsi un nome e adesso nell’attuale 2010 è cambiato tutto, si usa molto di più il vero nome sia per motivi di una nuova tendenza che motivi burocratici perché  Oxa mi ha compromesso un po’ di situazioni complicate sia nel senso di far uscire i dischi con questo nome che era già popolare come “Anna Oxa” e poi mi è venuto per caso non so neanche perché lo scelto, solo perché mi suonava. E poi anche perché ho dovuto per dei motivi di SIAE il mio vero, Alessandro Ferrise, mi è più comodo per i diritti d’autore. E in più per una nuova sfida di far crescere il mio nome, visto che è il nome di mio padre di tenerlo in vigore negli anni, mi interessava di più proporre il mio nome nuovo, che oltretutto Oxa è stato spesso abbinato con Alessandro Ferrise in varie interviste in passato, nella radio in cui ho lavorato che è m2o in cui andavo in onda con  delle comparse… e niente questi sono i motivi… e poi me lo hanno consigliato perché avendo raggiunto l’età dei 28 anni forse Oxa era un nome  di quelli sai… un po’ nella mischia… da ragazzino, per avere anche un rapporto nuovo col pubblico adulto.”

Da dove nasce il nome DJ Oxa?
“Eh… da una nottata che non prendevo sonno…ero lì che mi scervellavo… e come se fosse caduto un fulmine a ciel sereno… e come quando si tirano i dadi e… o alla roulette ed esce un numero… e uscito quello che mi ha colpito…”

A che età l’hai scelto questo nome, Dj Oxa?
“Eh.. nel ’99 avevo praticamente 17 anni”

Come ti chiami? Anni? Di dove sei esattamente? Sogno nel cassetto?
“Ho 28 anni. Il mio nome è Alessandro Ferrise. Vivo a Orbassano, sono nato a Torino, il 24 settembre del 1982. Segno zodiacale Bilancia. Il sogno nel cassetto… di aprirmi uno studio di registrazione, in concomitanza con qualche dj importante e, logico, di fare una hit.”

Dì qualcosa di te che ami e qualcosa che detesti!
“Amo…la mia estroversia verso gli altri, sono socievole. Odio…il fatto che non sono coerente, spesso sono incoerente e anche lunatico.”

Che genere di musica fai?
“Allora io sono sempre stato patito della dance, come la dance che c’era negli anni ’90 tra cui le grandi hit degli “Snap” dei “rythm is a dancer”, “Corona”, “The rithm of the night”. Diciamo la dance più cantata e meno progressiva, meno techno. Anche se non disegnavo la techno dell’epoca, tra cui molti dischi tipo della mia epoca, tra cui i vari “Mario Più”, “Picotto”, “Ricky le Roi”,… E niente alla fine ho iniziato a lavorare con la techno quella commerciale e poi nel 2000 mi sono un po’ più convertito in house come diciamo poi molti hanno seguito le orme dell’house perché un po’ il pubblico che crescendo cambia gusti, poi sono stato spinto da altri dj come “Sergio Flash”. Non ho mai avuto diciamo un maestro, sono stato auto-didatta, comunque…”

Come è iniziata questa passione?
“Penso che ce l’ho fin dalla nascita, perché mia madre dice che addirittura qualsiasi disco in tv ballavo nella culla, cioè ballavo sul seggiolino, e in più fin dal ’93-’94  ho iniziato a cercare di imparare l’arte del mixaggio, non avevo una consolle,ma lo facevo col mixer che usava mio padre che è cantante da sempre,  dall’età anche lui di 16-17 anni. Diciamo è una trasmissione di famiglia quella dell’arte della musica. Anche mia sorella canta, ma non penso che lo vorrebbe fare di mestiere lei.”

Se non avessi fatto questo cosa avresti fatto nella tua vita?
“Eh… bella domanda. Tornassi indietro mi sarei buttato molto più… credo nelle arti marziali (tipo karate, una cosa che mi piaceva e avevo iniziato) o rally, anche, pilota di macchine come hobby. Come lavoro in alternativa a questo farei il tecnico informatico, che è poi ragioniere, quello che studio adesso.”

Quindi studi… io so che avevi smesso. Come mai avevi smesso e come mai hai deciso di riniziare?
“Allora innanzi tutto avevo smesso perché io a 18 anni pensavo tanto a divertirmi e poco a fare le cose serie, però anche perché volevo comprarmi l’attrezzatura per fare il dj, volevo trovarmi un lavoro. E ho iniziato ad arrangiarmi con qualsiasi lavoro, apprendista, manovale, fabbro, muratore, autista. E la prima consolle l’ho comprata poi appunto nel 1999, avevo due gemini xl 500 e un mixer 626 sempre gemini, dove ho imparato a mixare. La prima festa da dj in assoluto l’ho fatta nel ’95 però non sapevo mixare e usavo due piastre con le cassette e i cd. E a Capodanno ’98-’99 e ’99-2000 ho fatto le mie prime due feste, una in un garage e una in una sala sotto un albergo. Adesso nel 2010 sono passati 11 anni da quando mixo… ho deciso di cominciare a studiare per cultura personale e per approfondire le conoscenze informatiche dato che ora si è sviluppata molto la tecnologia. Io uso sia computer Mac che Windows.”

In quali disco hai suonato? In che città? E c’è qualche disco, qualche città che ti ha colpito in modo particolare e perché?
“Allora la prima esperienza della mia vita è stata al “Road House” di Roletto che negli ultimi anni si chiamava “23”, era una discoteca che faceva di media ogni sabato 1500 persone, io suonavo nel privè. Dopo pochi mesi ho avuto una serata da solo… mi hanno lasciato responsabilità… mi ricordo che era andata bene.  Poi c’era un dj nella sala grande che era il “Dj Oscar” il produttore di voyage voyage remix di children di robert miles. Poi alla fine quel locale l’ho dovuto abbandonare per problemi burocratici perché non riuscivo a mettermi in quadro con  la SIAE, all’epoca ero ragazzino, non avevo abbastanza soldi per aprirmi i documenti. Dopo di che ho deciso di passare alla discoteca Privilege, è quella che mi ha colpito di più di tutte perché è stata una discoteca simbolica per molti dj, sarebbe l’ex Ultimo Impero. Io sono andato lì a suonare nei Privè ed ero anche organizzatore, ho fatto delle serate, un po’ di esperienze x un paio di anni. Poi dopo di quel locale sono andato ad avventurarmi in varie discoteche di Torino e collaborando con varie organizzazioni (tipo lavoravo con Alfonso Axo, tra cui curava l’Hennesy; poi ho lavorato con organizzazioni universitarie, alla Gare il giovedì sera); poi ho lavorato in vari club, tra cui il “Loft”, “Pick-Up” anche come ospite. Diciamo che l’organizzazione con cui tuttora lavoro da circa 4 anni, che si chiama New Impact, che è quella che poi mi ha consacrato qui a Torino, con cui tutt’ora lavoro al “Palace” e facciamo dei gemellaggi con la “Cutre” allo Chalet. Ho aperto qualche serata di Gigi D’agostino, grazie alla “Love Emotions” e loro mi hanno fatto lavorare anche come pubbliche relazioni. Diciamo che la svolta della mia vita come dj è stata quando nel 2002 scoprì che doveva aprire radio M2o e ho iniziato a mandare i miei Cd djset mixati e tramite un apporto della radio ho partecipato a dei programmi per dj emergenti e mi sono iniziato a farmi conoscere. Poi ho stretto amicizia con il dj “Fabio Amoroso” e da cui sono nate delle collaborazioni di produzioni discografiche con cui tutt’ora ci lavoro e mi ha dato lui un grande aiuto perché mi dava spazio in radio e lì mi sono fatto conoscere.”

In quali disco e in quali città vorresti suonare?
“Oltre Torino le uniche discoteche dove ho messo piede sono state una discoteca di Cagliari, che si chiama “Spazio Newton”, poi una in Sardegna, poi ho lavorato in un parco acquatico di Milano, in una spiaggia di Palermo, ma in altri posti non ho mai lavorato. Ma… un sogno potrebbe essere di lavorare ad Ibiza, al “Pacha”, una delle isole più belle per i dj.”

So che tu stai incidendo un Ep, com’è incidere il primo Ep?
“Allora, io ho inciso vari Ep. Al primo Ep ho provato un’emozione davvero molto forte perché sicuramente è un piccolo sogno nel cassetto di qualsiasi artista. Il primo Ep è stato inciso nel 2007, e il titolo preciso era “Bahiana” ed è stato in collaborazione con un mio amico, che è un dj brasiliano, che viveva a Torino, ma ora vive a Brescia. Ed è un disco che è piaciuto in giro. Gli Ep sono finora, se non erro, 6.”

Come è stato ascoltare il tuo primo mastering?
“Beh… sicuramente ero soddisfatto del lavoro che avevo fatto. Però io ho sempre puntato a non accontentarmi mai e a cercare di migliorarmi ogni volta. L’emozione più forte è stata la prima volta che l’ho sentito in radio.”

Quando uscirà il prossimo Cd?
“Il prossimo nel 2011, circa a gennaio-febbraio 2011, con la BlissCo.”

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Innanzitutto riuscire a lavorare e a produrre soprattutto fare una media di 4 dischi ben fatti l’anno... tra cui qualche cover.”

E’ difficile per te conciliare amici, lavoro, studio e ragazza???
“Moltissimo. Forse la cosa più difficile è quella. Quando fai il dj devi tagliare per forza fuori ogni tipo di… a volte amicizia, divertimento… non che tagli fuori nettamente dalla tua vita, ma devi trascurare qualcosa di sicuro.”

Date future dove poterti vedere?
14/01 2010 al Palace suonero’ con Gianluca Motta

Beh… se questo ragazzo vi ha incurioso… allora andatelo a sentire non ve ne pentirete….
Alex… che dire… continua così… mi sembri un ragazzo molto determinato e che sa dove vuole arrivare… ti auguro di riuscire ad arrivare in alto…

venerdì 3 dicembre 2010

Intervista agli "HUGA FLAME"...

Care lettrici, che emozione è stata per me poter scrivere questo articolo, su questa band che è già arrivata al successo… un grazie particolare oltre alla band lo devo dire a due fan degli Huga Flame che hanno saputo aiutarmi a trovare le domande giuste per questi ragazzi… ma ora dopo questo “lungo” preambolo sentiamo come hanno risposto loro alle mie domande…

Quali sono i vostri veri nomi e la vostra età?
“Mi chiamo Dino e ho 29 anni (Dydo). Io sono Livio e ho 28 anni (Livio). Eccomi, Fabio e ho 27 anni (Dj Ronin)”

Di dove siete?
“Siamo tutti e 3 della provincia di Varese”

Siete fidanzati, sposati? Se si da quanto?
“L'unico fidanzato sono io (Dydo) da circa un anno e mezzo .. ho trovato una persona splendida.”

Cosa fate nella vostra vita oltre che suonare?
“Siamo spesso in studio a registrare e a lavorare sodo sui nostri progetti ... andiamo ad un sacco di serate e facciamo un casino assurdo ... ahahahaha.”

Cosa avete studiato?
“Livio è ingegnere aereo-spaziale, Ronin è laureato in scienze della comunicazione e Dydo ha il diploma di geometra (troppa poca voglia di studiare).”

Come vi siete conosciuti?
Dydo e Livio si sono conosciuti grazie ad un amico comune Kaso (che è anche un rapper) e Dj Ronin si è aggiunto al duo dopo qualche mese.”

Come è nato il nome “Huga Flame”?
“Questa domanda ce la fanno un pò tutti ... il nome "Huga Flame" deriva dalla mossa di Dhalsim, uno dei personaggi del famosissimo videogioco "Street Fighter". Lui faceva la "Yoga Flame" e noi l'abbiamo modificata in "Huga Flame".”

Come è nata la vostra passione per la musica?
“Diciamo che tutti e 3 abbiamo mosso i primi passi nel mondo musicale già da quando andavamo alle superiori e il gruppo si è formato 10 anni fa ... noi li definiamo
"10 anni di onorata amicizia"”

Da dove nasce la vostra passione per la musica?
“Non c'è mai una motivazione di fondo ... crediamo che sia stato l'istinto che ci ha fatti avvicinare ad una cosa così speciale come la musica. La voglia di emergere dalla noia della provincia sicuramente ci ha aiutati a dare un senso ai nostri sogni.”

Cosa sognavate di fare da piccoli?
“Come tutti i bambini avevamo mille sogni ... diventare calciatori, cantanti, astronauti, sognavamo di viaggiare ... sicuramente oggi la musica è ancora il nostro sogno più grande a cui non possiamo proprio rinunciare.”

Quando eravate piccoli pensavate di diventare dei cantanti famosi?
“Abbiamo cominciato spinti dalla passione ... volevamo solo fare musica e mai avremmo pensato di diventare cantanti professionisti. Oggi facciamo quello che amiamo e ne siamo orgogliosi e felici. Tutto quello che siamo oggi lo dobbiamo alla nostra grande forza di volontà e all'enorme affetto dei nostri fan.”

C’è un episodio della vostra vita che vi ha dato la forza di continuare cantare? Lo volete raccontare?
“Ce ne sono quasi quotidianamente. Quando ci sentiamo un po’ giù ci basta fare un concerto e vedere l'affetto dei nostri fan per capire che stiamo facendo la scelta
giusta. La nostra carriera ce la siamo costruiti da soli e il mondo musicale è sempre pieno di insidie, ma noi abbiamo dalla nostra parte il calore della gente ... questo ci gratifica.”

E’ stata dure arrivare fino a dove siete adesso? Se si cosa vi ha spinto a continuare?
“E' stata molto dura emergere. Per anni abbiamo continuato a lottare senza mai vedere quasi uno straccio di risultato, ma il tempo e la grande passione che ci abbiamo messo, e che ci mettiamo tutt'oggi, ci hanno dato ragione e ora siamo orgogliosi di ciò che siamo diventati.”

Cosa avete provato sentendo il vostro primo mastering? E vedendo il vostro primo Cd pubblicato? E la prima volta che avete sentito le vostre canzoni in radio?
“La cosa che ti lascia più di stucco all'inizio è risentire la propria voce, è davvero strana, non ti riconosci quasi. L'emozione c'è ad ogni fine di un disco, è quasi come se fosse un parto ... qualcosa che ti appartiene che finalmente viene portato alla luce.”

Le vostre canzoni sono autobiografiche?
“Molte sì, io (Dydo) sono l'autore dei testi e mi ispiro moltissimo alla mia vita e a ciò che mi gira intorno.”

Di tutte le vostre canzoni quella che forse mi ha colpito di più è “Cuore gelido”, me ne potete parlare?
“E' una canzone che ha scritto Livio e che parla di un'amicizia sofferta e finita male. Ma come diciamo noi "Tutto passa", giusto?!”

“Coltelli da cucina”, sicuramente, una canzone molto forte. A cosa vi siete ispirati?
“(Dydo) ci sono stati dei fatti di cronaca che mi hanno colpito particolarmente e ho voluto descriverli in un brano come "coltelli da cucina".”

Qual è la canzone a cui tenete di più? Perché?
“Ce ne sono davvero tante ... ogni canzone ha rappresentato un momento particolare della nostra vita, non potremmo proprio scegliere.”

Quali sono le città in cui avete suonato che vi hanno lasciato qualcosa dentro, che vi sono rimaste nel cuore? Perché?
“Non ce n'è una in particolare ... ogni città e ogni fan ci hanno segnato positivamente. ci sentiamo molto fortunati.”

Avete mai pensato di andare a Sanremo?
“No, non abbiamo mai preso in considerazione l'idea di andarci.”

Progetti per il futuro?
“A breve uscirà il video di "Resterai Sola" ì, singolo estratto dal nostro nuovo album "La città dei sogni perduti" e il 21 gennaio su www.hugaflame.com si potranno scaricare gratuitamente 3 raccolte di inediti e rarità, una di Dydo, una di Livio e una di Dj Ronin. Per settembre/ottobre del 2011 dovrebbe uscire anche il nostro
nuovo album, siamo già al lavoro, ma è ancora presto per parlarne.
Siamo in tour da diversi messi e siamo felicissimi di come i fan ci stanno accogliendo in ogni città di Italia e le date le trovate su 
www.myspace.com/hugaflame.
Per finire, abbiamo appena lanciato il nostro nuovo blog "troppo complicato" (
http://troppocomplicato.altervista.org/) ... un portale in cui i nostri fan potranno interagire direttamente con noi, vi consigliamo di visitarlo.”

E’ difficile per voi conciliare amici, ragazza e lavoro?
“L'equilibrio nella vita è sicuramente una cosa importante. Noi possiamo dire di essere riusciti a conciliare il tutto, a volte con un pò di difficoltà, ma la vita
privata è importante e va coltivata con cura.”

Com’è il vostro rapporto con le fan?
“E' stupendo, ci inondano di messaggi e e-mail ... ai concerti sono meravigliose e sanno tutti i pezzi a memoria ... possiamo solo dire che le amiamo. Noi siamo uno di
quei gruppi che ha sempre dato molto valore ai fan, alla fine di ogni concerto rimaniamo volentieri a chiacchierare, fare foto e firmare autografi.”

Un saluto alle vostre fan?
“Non un saluto freddo, ma un grande abbraccio e un grazie di cuore a tutte le fan”

Beh… vi ringrazio di cuore per questa possibilità, ringrazio in particolare Dydo che è stato veramente disponibile per questa intervista… ragazzi continuate così… continuate a far emozionare le vostre fan con canzoni vere, che parlano di fatti reali e comuni… canzoni che ti sanno entrare dentro e alle volte sembra proprio che parlino della persona che le ascolta, ci sente coinvolti dalle vostre canzoni… Non posso fare altro che farvi i miei complimenti e augurarvi fare tanti altri successi!

mercoledì 1 dicembre 2010

Intervista a "DJ Mirko Oberto"...

Cari fedeli lettori, stavolta ho intervistato per voi un dj… Sentiamo come ha risposto lui alle mie domande….

Come mai hai scelto il tuo nome e non un nome d’arte?
“Avevo adottato in passato il nome d'arte di Kobee ma poi ho preferito tenere nome e cognome per una questione di gusti personali!”

Anni? Studi che hai fatto o che stai facendo?
“Ho 21 anni. Mi sono diplomato presso il  Liceo Scientifico PNI e sono all'ultimo anno di università presso la SAA a Torino, che mi porterà ad avere una laurea in Management dell'informazione e della comunicazione aziendale.”

Come è iniziata questa passione?
“E' iniziata naturalmente con le prime serate in discoteca: vedevo il dj come una figura affascinante ed appena ho potuto ho acquistato l'attrezzatura ed ho incominciato a fare serate.”

A che età hai iniziato? In che modo?
“Ho iniziato a 16 anni al party di compleanno dei 18 di un mio amico e dopo 3 giorni mi sono esibito davanti a 500 persone ad una veglia del liceo che io stesso avevo organizzato da rappresentante.”

Se non avessi fatto questo cosa avresti fatto nella tua vita?
“Beh io ho tantissime passioni, il dj è solo una delle tante e, dal momento che non è ancora il mio mestiere, diciamo che non lo vedo come una scelta di vita per ora.”

Venendo da una città pressoché sconosciuta come Bra è stato difficile riuscire ad arrivare fino qui?
“A dire il vero è proprio questo che mi ha aiutato: son sempre stato molto conosciuto a Bra visto che ho molti contatti, sono stato rappresentante d'istituto ecc ecc e mi è risultato facile emergere dal momento in cui  la gente mi conosceva e mi cercava per suonare nei vari party. E' stato più difficile emergere ad Alba (dove tuttora lavoro) perchè conoscevo praticamente nessuno, ma gli anni passati nei locali sono serviti :)”

Hai mai pensato di dedicare un singolo alla tua città???
“Sinceramente si. Prima o poi ci scappa qualcosetta! :D”

In quali disco hai suonato?
“Ho lavorato all' XL Extravagant Lover, Caffè Latino, Evita Club, Pepedoro, Cabiria, Altromondo Disco, Boccaccio, Garage 92, Circus Discoclub, El Sarto, DejaVu Club, Studio Vu, Red House Club, Teek-Lab  ed in eventi come il LOVE, ONE, Le Baduì, Aperitivo in Consolle e preconcerto dei Motel Connection”

In quali città?
“Tutti locali della mia zona (provincia e fuori provincia).”

In che città vorresti suonare?
“Londra, Amsterdam, New York, Miami.. ovunque! Adoro le trasferte!”

Come è stato incidere il primo album? Cosa hai provato?
“Allora la prima EP l'ho pubblicata un anno fa ed è comunque un'emozione particolare vedere il tuo nome etichettato come "artista" su siti come beatport.com e iTunes.
Il primo singolo invece uscirà a dicembre di quest'anno.”

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
“Voglio laurearmi e trovare un bel lavoro. Se poi un giorno riuscirò a fare del djing il mio mestiere meglio ancora. Al momento penso ad andare avanti con i dj set live e con le produzioni.”

I tuoi progetti x il futuro a livello lavorativo???
“Continuare ad essere dj resident presso un locale e magari girare come ospite in altre discoteche ed eventi. Poi cerco di andare avanti con le produzioni e di trovare uno stile particolare di musica che porti la mia firma e mi distingua.”

Ragazze???
“Ho una bellissima ragazza di nome Silvia :)”

È difficile x te conciliare lavoro, amici e ragazza???
“Ma no diciamo che in settimana frequento l'università a Torino e le serate mi prendono il week-end, quindi per il momento riesco a conciliare il tutto bene!”

Etichetta/Casa discografica?
“Al momento ho prodotto con la Physical Gravity Rec e ho il pezzo in uscita con la Little Boom Records, etichetta di Amsterdam, con la quale ho intenzione di continuare a lavorare con altre tracce.”

Se ti chiedessero una critica sulla tua canzone e sul cd cosa diresti???
“Try To Save Me?? Mi piace perchè mi è uscita così, senza lo scopo di essere pubblicata o altro: l'ho composta spontaneamente e per questo motivo l'apprezzo molto. E' un pezzo particolare, allegro e catchy (come viene definito nei feedbacks), con sonorità tipiche di qualche decina di anni fa.”

Come potete vedere un ragazzo normale, ma anche molto riservato…
Mirko conserva sempre la tua umiltà e non montarti mai la testa… ricorda questa è la ricetta per il successo!!!

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