domenica 27 marzo 2011

Recensione del concerto dei Sonohra del 25/03/2011

Il 25/03 c’è stato al Palariso di Isola della Scala (VR) il concerto di una delle band più amate nel mondo, i Sonohra.
Sono saliti sul palco tutti e due molto gasati, specialmente il biondino. Hanno aperto il concerto con la canzone “Love Show”, cantata e suonata magistralmente.
A seguire hanno cantato “Who I am” e l’hanno dedicata a tutti i cowboy come loro, ma cowboy in che senso? (Questa ce la dovranno spiegare) Ma andiamo ad analizzare l’esecuzione e non perdiamoci con la presentazione. Nel pezzo in cui hanno cantato insieme abbiamo assistito a una leggera stecca di Luca nell’acuto, e nel secondo assolo a un leggero errore di Diego. Luca era molto sciolto sul palco a differenza del fratello che sembra come impietrito.
“Ama ancora”, l’emozione che trasmettono con questa canzone è indescrivibile, un’esecuzione perfetta, qui anche la voce di Luca dà un perfetto aiuto a quella del fratello.
“M’illumino diverso”, Luca sbaglia gli attacchi col fratello, purtroppo qui parte sempre in ritardo con la voce.
Ma adesso uno scoop … Luca non si ricorda la scaletta e per annunciare la canzone successiva ha dovuto guardare … ammettendolo anche lui, di non ricordarsela, beh… può capitare.
“Cinquemila mini mani”, canzone dedicata alle fan, non mi piace tantissimo come pezzo, ma ha forti sonorità blues. L’esecuzione live si discosta molto dalla versione dell’album, è molto più lenta, e secondo me, era meglio la versione incisa nell’ep.
“Baby”, perfetta, ancora megliore dell’esecuzione di Sanremo dell’anno scorso.
“Liberi da Sempre”, un ritorno al passato, a quando suonavano al Franciscus di Bardolino. Una canzone sicuramente molto dolce ed emozionante, sentita live, fa, addirittura, piangere. Un’esecuzione eccellente, dove hanno saputo dimostrare appieno il loro talento. Il finale, anche se diverso da quello della canzone incisa nel disco, è molto bello.
“Before you kiss me” , molto bravi in questa cover, ma si sa, forse, sono più bravi nelle cover.
“Sweet home chicago”, devo dire che il blues è un genere che gli si addice molto, forse dovrebbero fare oltre che rock anche blues. Possiamo affermare che Luca ha sicuramente una vocalità molto blues.
“Salvami”, una delle canzoni preferite dal duo veronese, che hanno voluto dedicare a tutti gli angeli rimasti sulla terra. Nella parte iniziale si sentiva l’eco che storpiava la canzone. Nonostante ciò, sono riusciti ugualmente a trasmettere appieno il profondo significato di questa canzone, anche se c’erano degli errori di Luca. Molto dolce all’inizio, ma rovinata sul finale dalle chitarre troppo rock.
“Prendimi adesso”, una canzone che sinceramente come significato non approvo, poiché avendo un target di fan molto giovani, la trovo diseducativa. Comunque nel complesso bell’esecuzione, senza grossi errori, solo piccoli e insignificanti di Diego, forse dovuti alla tensione.
Poi hanno eseguito una cover, di cui non conosco il titolo, in cui cantava solo Luca, devo dire che lì’esecuzione non mi è piaciuta granché, anche se la canzone era molto bella. Sul palco, sicuramente, sa muoversi, un rocker completo e matto allo stesso tempo.
“In my immagination”, in questa canzone le loro voci si mescolano in un duetto che ci lascia senza fiato, ottima tecnica sia alle chitarre che alla voce.
“There’s a place for us”, bravi, veramente molto bravi, ci hanno saputo dare le stesse emozioni del video.
“Cut me loose”, bravi ma non eccezionali, bella tecnica alle chitarre, che ogni volta riescono a provocarci mille brividi.
“Good luck my friends”, bell’esecuzione, peccato le stecche di Luca nel suo assolo.
“Set me free”, non ci sono grossi errori, ma non mi sono piaciuti particolarmente e non hanno saputo trasmettermi nulla.
“The truth is gone”, bad blues, cantato magistralmente da Diego, un inglese perfetto, senza alcun errore.
“Love is here”, cantata metà inglese e metà in italiano, perfetta davvero, sicuramente una canzone in cui sono molto bravi e sanno dimostrare davvero quanto valgono e le loro potenzialità. Le voci dei due fratelli, in questa canzone, come in poche altre, si sanno mescolare in un'unica stupenda voce che è capace di farci emozionare e di farci venire i brividi e le lacrime agli occhi.

Beh… siamo arrivati alla fine del concerto, è ora di dare un giudizio complessivo sulla serata; vi chiederete sarà un giudizio positivo o negativo?
Nel complesso, direi che è più che positivo, non ci crederete ma è così.
Bravi, bravi, bravi.

sabato 19 marzo 2011

Far Away: nuova rivelazione?

I Far Away sono un gruppo emergente genovese composto da: Luca Palmieri (voce), nato a Genova l’11 agosto 1989 e Stefano Fasce (chitarra), nato a Genova il 30 ottobre 1989.
La passione per la musica c’è sempre stata nei loro cuori, ma è sbocciata nell’estate del 2009 dopo aver trascorso 5 anni insieme tra liceo e conservatorio.
Le loro prime canzoni, che noi andremo ad analizzare, sono: “Oggi tocca a me” , “Provami a prendere”, “Solo con te” e “La notte ti illumina”.

“Oggi tocca a me”

Questa canzone nelle sonorità e nel testo ricorda, anzi, sembra quasi imitare, la canzone “Adrenalina” dei “Finley”. Quasi fossero un gruppo cover dei Finley.
Luca deve stare attento alla voce, piuttosto le facciano più lente, ma quando velocizza tende a sbagliare.
Bellissimo e dolcissimo il pezzo a pianoforte, che dà un senso di dolcezza e romanticismo alla canzone.

“Provami a prendere”

Continuano a ricordarmi sempre di più i Finley, sia come voce che come sonorità.
Un’intro molto dolce a chitarra che non viene rotta dall’attacco degli altri strumenti, ma, anzi, rafforzata.
Una canzone dolce e passionale, d’amore e molto romantica.

“Solo con te”

Forse la canzone più dolce e romantica che abbiano scritto, e, anche, la più conosciuta.
In questa pronunciano le parole che ogni ragazza ha sempre desiderato di sentirsi dire dal proprio innamorato.
Qui finalmente abbiamo un distacco dai Finley e capiamo veramente chi sono e quanto valgono questi ragazzi, sicuramente potrebbero fare di meglio, ma già così dimostrano di avere passione e talento, e le emozioni trasmesse da questa canzone sono talmente tante che sarebbe impossibile descriverle tutte, non basterebbe una vita per descriverle tutte.  
Luca deve lavorare ancora molto con la voce ed eliminare quei piccoli difetti di pronuncia dati dall’accento regionale, però la particolarità del suo timbro di voce, da un so che di particolare alle canzoni.

“La notte ti illumina”

Altra canzone molto romantica, però il suo romanticismo c’è solo nel testo perché la base non lo è altrettanto.
Qui di nuovo Luca tende a correre toppo con la voce e a sforzarsi facendo dei piccoli errori, dovrebbe cercare di rispettare di più il proprio timbro e capire che anche se non corre sono belle lo stesso le canzoni.

Nel complesso posso dirvi che sono due ragazzi pieni di talento e voglia di riuscire e secondo me faranno molta strada.
Secondo me sono veramente una nuova rivelazione e spero di vederli a Sanremo l’anno prossimo.
Bravi ragazzi, continuate così, continuate a farci emozionare e innamorare con le vostre dolci canzoni.

lunedì 14 marzo 2011

Critica a "There's a place for us" dei "Sonohra"

http://www.youtube.com/watch?v=eDJ030gbTv0

Una delle più belle colonne sonore di tutti i tempi, realizzata da uno dei gruppi italiani più seguiti del momento, quasi più seguiti all’estero che in Italia, i Sonohra.
La pronuncia inglese dei due fratellini veronesi è perfetta, non si direbbe che siano italiani, ma si potrebbe pensare, addirittura, che siano madre lingua inglesi.
Una tecnica e uno stile davvero inimitabili, le loro voci, unite insieme, formano un’unica, stupenda e melodica voce, che è capace di far emozionare e di dare maggiore intensità alla già bellissima base musicale.
Diego, anche in questa canzone, dimostra di essere uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, ma bisogna fare i complimenti, anche, a Luca perché è davvero molto bravo come seconda chitarra e seconda voce, pur non avendo il talento del fratello minore. Il video è veramente molto bello, i pezzi con i due fratelli che cantano sono mescolati maestralmente con le immagini del film, creando un connubio che lascia senza fiato e ci sa far emozionare, anche se, a quei due, servirebbe un corso di playback, perché sono veramente anti-sgamo … ahahahah!!!

Critica alle canzone "Ti ho trovata?" di "Gerardo Pulli"

http://www.youtube.com/watch?v=62_oEb-8jv0

Mi ricorda molto Alex Britti…. Una voce roca e graffiante, una grinta che si può avere solo alla sua età, una voglia matta di riuscire nella musica, con la sua musica… questo è Gerardo Pulli!
Sinceramente preferivo le sonorità della canzone “Caldo”, ma anche in questa ci ha saputo dimostrare di saper scrivere testi che sanno trasmettere e di saper essere un bravo cantautore, e in Italia di giovani ce ne sono ancora pochi…
Una canzone d’amore, un amore quasi morboso per una ragazza… che lo lacera e lo prende completamente… ma chissà chi è questa tipa, tanto fortunata da avere le attenzioni di Gerardo?!?!?
Beh ascoltatelo, ne vale la pena!!!!

Critica alla canzone "Come faccio" di "Stone Litzard"

http://www.youtube.com/watch?v=be6XXdKv2lE

Sicuramente una bella serenata…. una serenata rock… 
La tecnica non è sempre presente, sembra una cosa a lui sconosciuta ogni tanto… 
L’estensione vocale che usa, sforza la sua voce, dovrebbe tenersi più basso e rispettare la sua estensione vocale…
E qualche passo della base musicale sembra copiato da altre canzoni….
Almeno questo secondo il mio parere….

venerdì 11 marzo 2011

Traduzione "Let go" dei "Sonohra"

Mi ricordo di giorni migliori
quandi gli oscuri uccisero i miei sogni
mi hai privato dei miei bisogni
rinuncia a me e me ne andrò
io so che non ti darai su me
ti diverti a farmi male
sembra che non puoi smettere di ingannarmi ma solo lasciare andare tutto
Ho attraversato la linea di ritorno dalla gioia al dolore
un centinaio di volte e poi di nuovo
Sto combattendo voci nella mia testa, basta lasciare andare tutto
perché non mi vuoi sentire?

lasciami uscire, io sono senza speranza e affondo
io sono rimasto a soffocare avrei dovuto saperlo
occhi come il ghiaccio, congelando le mie vecchie speranze, non c'è più niente
non devi pentirtene.
Mi secca l’ultimo che non ti ho mai mostrato
per favore lasciami libero.

La mattina rompe un altro giorno
mi trova annegando nel mio dolore
io so che non ti darai su me
ti diverti a farmi male
sembra che non puoi smettere di ingannarmi ma solo lasciare andare tutto
Ho attraversato la linea di ritorno dalla gioia al dolore
un centinaio di volte e poi di nuovo
Sto combattendo voci nella mia testa, basta lasciare andare tutto
perché non mi vuoi sentire?

lasciami uscire, io sono senza speranza e affondo
io sono rimasto a soffocare avrei dovuto saperlo
occhi come il ghiaccio, congelando le mie vecchie speranze, non c'è più niente
non devi pentirtene.
Mi secca l’ultimo che non ti ho mai mostrato
per favore mi lasci libero.

Spero che tu realizzi,
tu ti aspetti sempre di più,
Comunque ho provato duramente,
è il momento di dire addio

lasciami uscire, io sono senza speranza e affondo
io sono rimasto a soffocare avrei dovuto saperlo
occhi come il ghiaccio, congelando le mie vecchie speranze, non c'è più niente
non devi pentirtene.
Mi secca l’ultimo che non ti ho mai mostrato
per favore mi lasci libero.

giovedì 24 febbraio 2011

Intervista agli Infranti Muri

Uno dei gruppi rivelazione tra i tanti che quest’anno hanno presentato domanda per poter accedere su quel palco tanto agognato e sognato, quello del festival di Sanremo. Loro sono gli Infranti Muri, una band di Asti, che nella carriera saprà farsi valere. Ma ora andiamo a vedere come hanno risposto alle mie domande…

Come nasce questo nome? E cosa vi ha portati a sceglierlo?
“Il nome nasce dal nostro approccio positivo di fronte alle difficoltà o agli ostacoli che troviamo lungo il nostro cammino. L’abbiamo scelto perché vogliamo dare un significato al nostro progetto musicale che possa rispecchiare noi stessi.”

Come vi chiamate? Quanti anni avete? Di dove siete? Fidanzati? Hobby, Sport? Ruolo nella band? Cosa avete studiato o cosa studiate?
“Francesco, 25 anni, vicino ad Asti ma non proprio vicino, non fidanzato, giocare ai videogiochi, andare in palestra, batterista, musica e commercio estero.
Giacomo, 20 anni, Asti centro, non fidanzato, dipingere, pratico il sonno profondo, chitarrista, liceo artistico e accademia delle belle arti.
Claudio, 24 anni, Asti periferia, non fidanzato, andare in moto, nuoto, cantante, musica e scienze motorie.
Lee, 20 anni, vicino ad Asti, non fidanzato, comporre musica dubstep, sciare, bassista, elettronica e telecomunicazioni.”

Sogno nel cassetto?
“Francesco: avere una casa sperduta tra le montagne in cui rifugiarmi per scrivere musica e coccolare i miei gatti.
Giacomo: non averne.
Claudio: battere Valentino Rossi in una gara di moto GP.
Lee: fare un tour in tutto il mondo con tutto esaurito ad ogni data.”

Come nasce la vostra passione per la musica?
“E’ nata già quando eravamo piccoli, più come un divertimento e uno sfogo. Con il crescere dell’età ha iniziato a diventare una vera e propria passione al punto tale di portarci a desiderare di farne una professione.”

Da quanto tempo suonate? Esperienza artistica dagli inizi ad adesso.
“Il percorso è stato simile per tutti noi: anche se siamo insieme dall'estate del 2009 ognuno di noi suonava già in altri gruppi cover e non. Questo ci è servito per imparare a rompere l’emozione di essere su un palco e a sentirci a nostro agio davanti al pubblico.”

Cosa amate e cosa detestate degli altri?
“Amiamo il modo in cui riusciamo a lavorare e produrre insieme in armonia, anche se a volte a causa dello stress può capitare di sopportarsi un po’ meno.”

Progetti per il futuro (sia in campo lavorativo che non)?
“Tra poco uscirà il nostro primo album che sarà il frutto del nostro lavoro in studio. I progetti a breve termine riguardano sicuramente l’attività live che cercheremo di iniziare al più presto.”

Come è stato incidere il primo Ep?
“Il nostro primo Ep l’abbiamo registrato nell’inverno del 2009 ed è stata una esperienza formativa oltre che divertente. E’ stato interessante sentire per la prima volta i nostri pezzi suonare da uno stereo anziché da un amplificatore!”

Come è stato per voi risentire il vostro primo mastering? Cosa avete provato?
“Il mastering è la ciliegina sulla torta quando il lavoro di produzione è valido. La nostra prima sensazione è stata di grande impatto. Ci siamo sentiti potenti!”

Momenti importanti per la vostra carriera?
“Beh parlare di carriera per ora forse è ancora presto però siamo molto soddisfatti di ognuno dei passi che abbiamo fatto. L’evento che ricordiamo con maggiore piacere è stato l’inizio della collaborazione con la nostra casa discografca, la Bliss Corporation. Questo è stato per noi un passo di svolta perché ci ha permesso di iniziare a lavorare in modo professionale.”

Che rapporto avete con i vostri fan?
“A noi piace avere un rapporto sincero con le persone che ci sostengono. Sono loro le persone da raggiungere, da emozionare e questo crediamo sia il punto fondamentale quando si parla di musica o di arte in generale.”

Date future dove potervi vedere?
“Per il momento non c’è ancora niente di organizzato perché stiamo ultimando l’album, ma molto presto inizieremo l’attività live. Troverete tutte le informazioni sul nostro sito ufficiale www.infrantimuri.it

Casa discografica?“Fondazione Sonora, l’etichetta rock della Bliss Corporation di Torino.”
Il vostro manager?“Massimo Gabutti, anche produttore esecutivo della BlissCo.”
In che città vorreste suonare?“In qualsiasi città ci sia lo spazio per farlo, non ce n’è una in particolare. Sicuramente ci piacerebbe suonare anche al di fuori dell’Italia”

Come riuscite a conciliare musica, amici, ragazza, famiglia e tutto il resto?
“Eheheh…non sempre è una cosa facile, ma si può fare! L’importante è essere ben organizzati e imparare a sfruttare ogni minuto al meglio.”

Voi siete candidati per Sanremo giovani 2011. Come è nato questo vostro desiderio di andare a Sanremo? Cosa rappresenta questo festival per voi? Cosa vi aspettate dopo il festival?“In realtà l’idea è nata un po’ per gioco perché non potevamo sapere l’impatto che un genere come il nostro avrebbe potuto avere. Siamo veramente soddisfatti di essere arrivati fino a qui perché significa che siamo apprezzati per quello che facciamo e questa è la migliore soddisfazione. Dopo il festival ci aspetta tutto il mondo la fuori da invadere!”

Avreste mai pensato che un giorno sareste riusciti ad arrivare su quel palco tanto sognato e tanto temuto da tantissimi artisti?“Sanremo è entrato nella cultura italiana come il festival più vicino alla musica italiana. Non ci aspettavamo di arrivare su quel palco, o almeno non dopo così poco tempo dalla nostra formazione. Non ci abbiamo mai veramente puntato però sarà sicuramente un’ottima occasione da sfruttare al meglio.”
Chi sono le persone che durante la vostra carriera vi sono state più vicine? Chi vi è più vicino in questa nuova avventura a Sanremo?“Oltre alle nostre famiglie ci sono persone a noi molto care che ci hanno sempre sostenuto anche quando il nostro progetto era soltanto un’idea e quando non si parlava ancora nemmeno di registrare un demo, tanto meno di Sanremo. A loro va un grande abbraccio e tutta la nostra gratitudine.”

Siete voi a scrivere le vostre canzoni? Se, si chi di voi e a cosa vi ispirate?“Siamo noi a scrivere sia i testi che gli arrangiamenti. Le nostre canzoni nascono dall’unione delle esperienze di ognuno di noi. Le influenze principali vengono da gruppi internazionali di post-grunge tra cui Foo Fighters, 30 Seconds to Mars e artisti di musica trance come Dash Berlin o Tiesto.”
Avete un rito scaramantico? Se, si quale?“Non abbiamo riti scaramantici ma siamo ferrei sostenitori di un buon riscaldamento prima di salire su un palco per dare il meglio.”
Raccontateci un po’ di cosa parla la canzone che porterete a Sanremo e che emozioni provate quando la suonate e cantate.“Contro i giganti. E’ una canzone che parla di coraggio e della forza dell’unità quando si affrontano quegli ostacoli della vita che possono sembrare insuperabili come giganti. L’emozione è grande ogni volta che la suoniamo perché, come per tutte le altre nostre canzoni, noi ci identifichiamo molto in quello che diciamo nei testi attraverso la nostra musica.”

Chi sono per voi i “mostri sacri” della musica?“The Beatles, The Who, Miles Davis, Frédéric Chopin.”
Canzone preferita? Cantante o band preferita?
“Lee: canzone preferita DVNO dei Justice, cantante preferito Eddie Vedder.
Claudio: canzone preferita Iris dei Goo Goo Dolls, cantante preferito Steven Tyler.
Giacomo: canzone preferita Red Sky dei Thrice, cantante preferito Dave Grohl.
Francesco: canzone preferita One Time dei King Crimson, cantante preferito Axl Rose.”
“Canzone preferita della band Over There di Enrico Caruso, cantante preferito
Claudio Luisi.”
Cosa vuol dire per voi suonare? Cosa rappresenta per voi la musica?“La musica secondo noi è il miglior strumento per trasmettere le emozioni. Suonare per noi è la traduzione pratica di un grande sogno.”

Un gruppo che sicuramente saprà farsi valere e saprà far parlare di sé. Speriamo di vederli presto protagonisti di un tour mondiale, perché se lo meriterebbero davvero. Complimenti ragazzi!

🎧 “Mi ha fatto ballare con gli occhi chiusi”: Chris Lake e la chimica perfetta del groove

Ci sono DJ set che ti pompano l’adrenalina. Altri che ti fanno perdere la testa. E poi c’è Chris Lake con il suo Chemistry Radio Ep. 3 (DJ M...