martedì 30 gennaio 2018

“Perdonami”, l’ultimo dissing del rapper sardo, Salmo




“Perdonami” è l’ultimo singolo del rapper sardo Maurizio Pisciuttu, in arte Salmo, pubblicato da Sony Music, uscito il 27 novembre 2017, prodotto da Tha Supreme. Questo brano, di genere TRAP, è un dissing contro gli esponenti della trap in Italia.
Il videoclip, diretto da Andrea Folino, è stato pubblicato il 30 novembre 2017 attraverso il canale Youtube del rapper e in esso appaiono numerosi artisti legati alla “Machete Empire Records” quali Nitro e Jack the Smoker.
Il brano, come già anticipato, è un dissing al mondo di oggi e del rap, in particolare quello del trap. Ma per Salmo questo modo di criticare non è una novità, anzi è il suo punto di forza, ciò che lo ha reso celebre e famoso.
Ho scoperto questo rapper grazie al mio ex fidanzato, ma “se dico quello che penso” su di lui, come dice Salmo, “perdonami”, quindi evito.
Ho amato subito Salmo per questo suo modo molto critico e “volgare” di rappare, cioè il suo modo di vedere e descrivere il mondo, che si scontra col suo fisico da sogno, ma con la faccia da cattivo ragazzo che ti fa impazzire.
Pur avendo un difetto di pronuncia molto marcato, il suo flow rimane fluido e piacevole all’ascolto, forse se correggesse il difetto diverrebbe solo uno dei tanti, mentre questo lo rende unico e inimitabile.
Non concordo con lui che i rapper di oggi si vestano male e cantino male. Ci sono rapper, come Sandra Piace (ex Missa e/o Miss Simpatia), che oltre che vestirsi molto bene, sanno sia rappare che cantare veramente bene, mentre su altri, dò perfettamente ragione alla canzone, ma non si può generalizzare.
In sintesi, questo brano è ritratto perfetto della società di oggi, del modo di pensare e di vivere.
 Sarebbe un sogno per me poterlo intervistare, un giorno, e parlare con lui non solo di questa canzone, ma anche dei suoi precedenti successi.

lunedì 29 gennaio 2018

“Per ricominciare”, il nuovo emozionante singolo dei Sonohra




“Per ricominciare”, il nuovo singolo dei fratelli veronesi che è uscito il 26 gennaio 2018. Un brano che mostra l’influenza folk del duo che abbandona l’elettronica del precedente album, prediligendo la chitarra acustica e tornando alle proprie origini musicali.
Emozioni che si intrecciano, ricordi che rivivono e fanno anche riflettere alle volte.
Due voci che diventano una, intrecciandosi alla perfezione, quasi a non distinguere una dall’altra.
Una canzone assolutamente azzeccata. Molto più bella ed emozionante persino delle loro precedenti canzoni, anche de “L’amore” che li ha resi famosi, con la vittoria a Sanremo 10 anni fa.
Bellissimo e rilassante l’intro con gli uccellini che cinguettano e le chitarre acustiche. Un crescendo di melodie e di strumenti che mano a mano si inseriscono creando aspettative ed emozioni che crescono piano piano.
“La prima pioggia di marzo, il vento che porta con sé, tutto il vuoto che c’è”, una frase, mille interpretazioni. A me rimanda, per esempio, ad un amore giovanile che finisce e la pioggia sono le lacrime, che piano piano il vento o il tempo portano via, lasciando dentro un vuoto.
“Paura di prendere il volo”, chi non l’ha mai provata? Solo un incosciente! Questa frase dimostra l’umanità e la semplicità di questi ragazzi, facendoli sentire molto più vicini al loro pubblico, alle loro fan.
“Notizie da un mondo insicuro che mi proteggerà da chi mi ha rubato l’amore”, un’altra frase carica di significati, ma che rimanda, sicuramente, all’insicurezza e all’incertezza del mondo, anche quello lavorativo, di oggi. Il concetto di amore è un tema che spesso troviamo nelle canzoni dei due fratelli.
“Sai quante volte ho detto forse non ce la farò”, una frase che spesso penso anche io, specialmente quando bisogna iniziare qualche progetto nuovo che sembra più grande di noi, ma poi ci provi e capisci che nulla è impossibile, bisogna sempre buttarsi per ricominciare.
“Io camminavo lento e tu correvi già da un po’ lasciandoti nascoste troppe cose nell’anima e vorrei che mi vedessi il cuore perché domani è un’altra occasione anche per me per ricominciare”, uno dei ritornelli che più mi ha emozionato in questi ultimi anni. E se penso alla mia vita, mi riconosco e mi rimanda ad un sacco di ricordi, ormai passati, ma domani è un’occasione nuova per ricominciare, come giustamente questi versi ci ricordano.
“Non credere a tutte le storie che raccontano qui”, una frase che molto spesso dovremmo ricordare e imprimerci in testa, perché le male lingue esistono, ma bisogna ignorarle e passare oltre.
Al minuto 2.38 inizia un assolo di cornamusa che è un chiaro rimando al loro singolo “Si chiama libertà”, pubblicato dal duo nel 2012.
“Troverai te stessa dentro gli altri e sarà più facile capire se fidarti per ricominciare”, una frase che vuole spiegare la difficoltà nel fidarsi del prossimo, ma quella è la conditio sine qua non per ricominciare.
Ho voluto dare, anche, un mio punto di vista sul testo, ho voluto dirvi cosa provavo io sentendo questa canzone, ma ora in conclusione posso dirvi che non vedo l’ora di sentire il disco e poterlo criticare ed analizzare, perché trovo una scelta azzeccata, a dire poco, questo ritorno alle origini.

sabato 14 maggio 2016

WILLIE PEYOTE - 20/05/2016 IN CONCERTO A TORINO



Venerdì 20 maggio dalle ore 21.30, il rapper torinese, in arte, Willie Peyote (Guglielmo Bruno, nato nel 1985) si esibirà, insieme al producer FRANK SATIVA e alla SABAUDA ORCHESTRA PRECARIA, in concerto all’associazione culturale BUNKER di Torino, per presentarci il suo nuovo album dal titolo Educazione Sabauda, già disponibile su Spotify, iTunes, tutte le piattaforme streaming e store digitali. 


La poetica dell’artista può essere riassunta in uno dei versi del singolo “Peyote451”: “A metà tra il rap hardcore e la canzone d’autore, non per essere il migliore ma l’eccezione!”.  Willie Peyote è stato infatti il primo rapper a vincere il concorso per autori “Genova per Voi” e ad esibirsi al “Festival Giorgio Gaber”.



L’album “Educazione Sabauda”, edito dalla ThisPlay Music, segna un’evoluzione nel percorso artistico dell'autore. La musica si è infatti arricchita di vari colori e sonorità esaltando ulteriormente i testi dei brani dal taglio ironico e nichilista che caratterizzano da sempre la scrittura del rapper.

 

Io ci sarò a sentirlo e voi? Vi Aspetto!

🎧 “Mi ha fatto ballare con gli occhi chiusi”: Chris Lake e la chimica perfetta del groove

Ci sono DJ set che ti pompano l’adrenalina. Altri che ti fanno perdere la testa. E poi c’è Chris Lake con il suo Chemistry Radio Ep. 3 (DJ M...