Una
canzone, trap, di Quentin40, giovane rapper emergente, che per la versione
remix ha chiamato a sé alcuni dei rapper italiani più in voga, Achille Lauro,
Boss Doms e Gemitaiz.
In
questo brano posso dare pienamente ragione al dissing di Salmo di cui vi ho
parlato nel precedente articolo.
A
mio parere, la musicalità risulta totalmente assente, la base e la voce non
sempre collimano. Risultano, inoltre, fastidiosi gli urletti al fondo delle
parole e il pezzo del cantato è totalmente stonato.
Spero vivamente di
ricredermi nel prossimo singolo!
“Perdonami”
è l’ultimo singolo del rapper sardo Maurizio Pisciuttu, in arte Salmo,
pubblicato da Sony Music, uscito il 27 novembre 2017, prodotto da Tha Supreme.
Questo brano, di genere TRAP, è un dissing contro gli esponenti della trap in
Italia.
Il
videoclip, diretto da Andrea Folino, è stato pubblicato il 30 novembre 2017
attraverso il canale Youtube del rapper e in esso appaiono numerosi artisti
legati alla “Machete Empire Records” quali Nitro e Jack the Smoker.
Il
brano, come già anticipato, è un dissing al mondo di oggi e del rap, in
particolare quello del trap. Ma per Salmo questo modo di criticare non è una
novità, anzi è il suo punto di forza, ciò che lo ha reso celebre e famoso.
Ho
scoperto questo rapper grazie al mio ex fidanzato, ma “se dico quello che
penso” su di lui, come dice Salmo, “perdonami”, quindi evito.
Ho
amato subito Salmo per questo suo modo molto critico e “volgare” di rappare,
cioè il suo modo di vedere e descrivere il mondo, che si scontra col suo fisico
da sogno, ma con la faccia da cattivo ragazzo che ti fa impazzire.
Pur
avendo un difetto di pronuncia molto marcato, il suo flow rimane fluido e
piacevole all’ascolto, forse se correggesse il difetto diverrebbe solo uno dei
tanti, mentre questo lo rende unico e inimitabile.
Non
concordo con lui che i rapper di oggi si vestano male e cantino male. Ci sono
rapper, come Sandra Piace (ex Missa e/o Miss Simpatia), che oltre che vestirsi
molto bene, sanno sia rappare che cantare veramente bene, mentre su altri, dò
perfettamente ragione alla canzone, ma non si può generalizzare.
In
sintesi, questo brano è ritratto perfetto della società di oggi, del modo di
pensare e di vivere.
Sarebbe un sogno per me poterlo intervistare,
un giorno, e parlare con lui non solo di questa canzone, ma anche dei suoi
precedenti successi.
“Per
ricominciare”, il nuovo singolo dei fratelli veronesi che è uscito il 26
gennaio 2018. Un brano che mostra l’influenza folk del duo che abbandona
l’elettronica del precedente album, prediligendo la chitarra acustica e
tornando alle proprie origini musicali.
Emozioni
che si intrecciano, ricordi che rivivono e fanno anche riflettere alle volte.
Due
voci che diventano una, intrecciandosi alla perfezione, quasi a non distinguere
una dall’altra.
Una
canzone assolutamente azzeccata. Molto più bella ed emozionante persino delle
loro precedenti canzoni, anche de “L’amore” che li ha resi famosi, con la
vittoria a Sanremo 10 anni fa.
Bellissimo
e rilassante l’intro con gli uccellini che cinguettano e le chitarre acustiche.
Un crescendo di melodie e di strumenti che mano a mano si inseriscono creando
aspettative ed emozioni che crescono piano piano.
“La
prima pioggia di marzo, il vento che porta con sé, tutto il vuoto che c’è”, una
frase, mille interpretazioni. A me rimanda, per esempio, ad un amore giovanile
che finisce e la pioggia sono le lacrime, che piano piano il vento o il tempo
portano via, lasciando dentro un vuoto.
“Paura
di prendere il volo”, chi non l’ha mai provata? Solo un incosciente! Questa
frase dimostra l’umanità e la semplicità di questi ragazzi, facendoli sentire
molto più vicini al loro pubblico, alle loro fan.
“Notizie
da un mondo insicuro che mi proteggerà da chi mi ha rubato l’amore”, un’altra
frase carica di significati, ma che rimanda, sicuramente, all’insicurezza e
all’incertezza del mondo, anche quello lavorativo, di oggi. Il concetto di
amore è un tema che spesso troviamo nelle canzoni dei due fratelli.
“Sai
quante volte ho detto forse non ce la farò”, una frase che spesso penso anche
io, specialmente quando bisogna iniziare qualche progetto nuovo che sembra più
grande di noi, ma poi ci provi e capisci che nulla è impossibile, bisogna
sempre buttarsi per ricominciare.
“Io
camminavo lento e tu correvi già da un po’ lasciandoti nascoste troppe cose
nell’anima e vorrei che mi vedessi il cuore perché domani è un’altra occasione
anche per me per ricominciare”, uno dei ritornelli che più mi ha emozionato in
questi ultimi anni. E se penso alla mia vita, mi riconosco e mi rimanda ad un
sacco di ricordi, ormai passati, ma domani è un’occasione nuova per
ricominciare, come giustamente questi versi ci ricordano.
“Non
credere a tutte le storie che raccontano qui”, una frase che molto spesso
dovremmo ricordare e imprimerci in testa, perché le male lingue esistono, ma
bisogna ignorarle e passare oltre.
Al
minuto 2.38 inizia un assolo di cornamusa che è un chiaro rimando al loro
singolo “Si chiama libertà”, pubblicato dal duo nel 2012.
“Troverai
te stessa dentro gli altri e sarà più facile capire se fidarti per
ricominciare”, una frase che vuole spiegare la difficoltà nel fidarsi del
prossimo, ma quella è la conditio sine qua non per ricominciare.
Ho
voluto dare, anche, un mio punto di vista sul testo, ho voluto dirvi cosa
provavo io sentendo questa canzone, ma ora in conclusione posso dirvi che non
vedo l’ora di sentire il disco e poterlo criticare ed analizzare, perché trovo
una scelta azzeccata, a dire poco, questo ritorno alle origini.