martedì 10 maggio 2011

Fior di Fiera – Baricella 2011: L’evento musicale dei giovani per i giovani e per le band emergenti ….

Fior di Fiera, uno degli eventi più importanti creati in Italia per le band emergenti, che vogliono provare a farsi conoscere sempre più e a sfondare, anche grazie al fatto di poter suonare con una band famosa e davanti ad un grande pubblico.
Quest’anno c’erano delle band preparate e degne di stare su quel palco, ma ora andiamo ad analizzare le loro performance live.
Steal Emotions:
Questi quattro ragazzi torinesi hanno aperto il concerto, e ci hanno fatto sentire delle canzoni molto dolci e d’amore.
La prima è stata “Non potrai vincere”, un inedito, non presente nel disco. Si sente l’abbassamento di voce del cantante della band, Momo, e qualche steccatura. Ottima tecnica agli strumenti dimostrata dai chitarristi, Daniele e Momo, e dal tastierista, Gaudi. Purtroppo lo stesso non possiamo dire del batterista che tendeva ad andare per i fatti suoi e, inoltre, il suono della batteria sovrastava quello degli altri strumenti. La parte con gli archi risulta molto dolce e romantica. Nel complesso, comunque, è stata una bella esecuzione.
“Stai con me”, molto bella, anche se eseguita un’ottava sotto rispetto a quella del disco, ma ciò non toglie magia e romanticismo alla canzone, anzi in un certo qual modo li aumenta e li accentua. La prima e la seconda voce non erano sempre a tempo.
“Niente”, canzone che racconta di un amore finito, di cui però non si ha rimpianti. A causa dell’abbassamento di voce ci sono stati dei tagli specialmente negli acuti e anche la “a” di finirà è stata tagliata. Continua a sentirsi prevalere la batteria sugli altri strumenti e questo tende a rovinare la melodia della canzone.
“L’amore non ha distanze”, eseguita con un nuovo arrangiamento che rendeva la canzone molto più dolce e romantica. Voce bassa, ma veramente adatta per questo pezzo. Un’esecuzione perfetta, direi.
“Dove le storie nascono”, di questa hanno eseguito solo il ritornello, ma ci hanno dato un assaggio di una canzone romantica e soprattutto molto sentita dalla band e in particolare dal cantante. Qualche piccola stecca c’era, ma non molto marcata.
Violet:
Due ragazzi di Lucca, cha hanno tentato di farci innamorare delle loro canzoni e di dimostraci il loro talento.
La prima canzone è stata “Una storia ad occhi aperti”. Voce molto graffiante, con qualche imprecisione tecnica, invece bella quella agli strumenti.
“Destino”, una canzone molto dolce, specialmente nella parte iniziale, la voce unita al piano la rendono unica e di una dolcezza infinita, ma l’introduzione della batteria rovina la dolcezza di questa canzone che, invece, sembra essere fatta apposta per tastiera e voce.
“Metamorfosi”, qui sono presenti piccole stecche qua e là e la batteria tende a sovrastare gli altri strumenti.
“Viva la mamma”, in questa canzone la voce non mi convince e in alcuni punti manca totalmente di tecnica e tende a steccare. Per quanto riguarda la musica hanno fatto un’esecuzione perfetta.
“Destinazione vero amore”, sicuramente una canzone molto ballabile. Il cantante è carente di tecnica e tende a steccare, ma allo stesso tempo, la sua voce, si amalgama bene con la base musicale. Una melodia che ti prende e ti fa venir voglia di ballare.
Smoking Kills:
Una band vicentina, che con i suoi inediti e le sue cover ha saputo conquistare e far ballare tutto il pubblico di Baricella.
La prima canzone è stata “Non tornerà”, un sound molto commerciale. Il cantante non dimostra di possedere grande tecnica ed è un po’ calante di voce, ma è molto accattivante nelle movenze e sa conquistare il pubblico.
“Tu lo sai”, un genere dolce e ballabile. Sono presenti steccature e ogni tanto il cantante tende ad andare fuori tempo.
“La notte”, cover, eseguita molto bene, tanto che sembravano davvero i Modà. Anche qui, il cantante, tende a steccare, ma nello stesso tempo sa coinvolgere il pubblico e farsi amare.
“Stringimi”, una melodia d’amore e molto ballabile. L’esecuzione degli strumenti è stata perfetta, ma il cantante, come sempre, tende a steccare.
“Il primo della classe”, un motivetto che ti rimane in testa e continui a canticchiare, su un tema molto d’attualità per i giovani. Una canzone movimentata e stilisticamente e tecnicamente bella. Da parte del cantante ci sono state, specialmente negli acuti, delle imprecisioni vocali.
“Re Matto”, cover, eseguita in modo perfetto, che, a mio parere, era migliore dell’originale cantata da Marco Mengoni.
Her:
A questa band devo riservare qualche attenzione in più perché sono state penalizzate dal brutto tempo e hanno dovuto improvvisare un duo acustico con chitarra e voce.
Complimenti per aver voluto suonare comunque anche sotto la pioggia e senza mai aver provato prima le canzoni in duo acustico. Che dire … esecuzione e tecnica perfette.

Il concerto si è concluso con i Sonohra, che si sono esibiti in duo acustico. Beh … non posso far passare inosservata la loro esecuzione perché raramente ho sentito una performance così sentita e perfetta sia dal lato tecnico che stilistico. Questa volta, devo dire, che i due fratelli veronesi si sono veramente superati!

Beh … avendo passato la giornata nel backstage con le band ho potuto notare la solidarietà e la fratellanza che c’era tra di loro e questo dimostra la riuscita di questi eventi. Mi sono resa conto però della carenza di organizzazione da parte di chi ha organizzato l’evento.  

domenica 24 aprile 2011

Critica a "Imagine" di "Avril Lavigne"

Imagine è il brano più celebre scritto da John Lennon, dopo il suo scioglimento dai “The Beatles”, pubblicato nel 1971. E’ uno dei brani più belli della storia della musica rock.
Numerosi sono gli artisti che ne fecero cover o la tradussero e cantarono in altre lingue.
Noi ora andremo ad analizzare e vedere la cover fatta da Avril Lavigne.
Questa cover fu realizzata dall’artista canadese nel 2007 e riproposta da lei stessa anche durante i tour del 2008 e del 2009.
E’ lodevole la somiglianza con l’originale. Ancora una volta l’artista canadese ha saputo regalarci una cover perfetta e attinente con l’originale come già precedentemente aveva fatto nel 2006 con la canzone  “knocking on heavens door”.
La dolcezza di questa canzone si mescola con la sottile, calda e dolce voce della cantante creando una melodia di infinita dolcezza e un romanticismo che va oltre quello della canzone originale.
E così ancora una volta possiamo dimostrare che se fatte bene le cover valorizzano e non rovinano le canzoni, quindi dobbiamo ringraziare questa cantante per averci fatto riscoprire questo grande classico della musica rock.

domenica 27 marzo 2011

Recensione del concerto dei Sonohra del 25/03/2011

Il 25/03 c’è stato al Palariso di Isola della Scala (VR) il concerto di una delle band più amate nel mondo, i Sonohra.
Sono saliti sul palco tutti e due molto gasati, specialmente il biondino. Hanno aperto il concerto con la canzone “Love Show”, cantata e suonata magistralmente.
A seguire hanno cantato “Who I am” e l’hanno dedicata a tutti i cowboy come loro, ma cowboy in che senso? (Questa ce la dovranno spiegare) Ma andiamo ad analizzare l’esecuzione e non perdiamoci con la presentazione. Nel pezzo in cui hanno cantato insieme abbiamo assistito a una leggera stecca di Luca nell’acuto, e nel secondo assolo a un leggero errore di Diego. Luca era molto sciolto sul palco a differenza del fratello che sembra come impietrito.
“Ama ancora”, l’emozione che trasmettono con questa canzone è indescrivibile, un’esecuzione perfetta, qui anche la voce di Luca dà un perfetto aiuto a quella del fratello.
“M’illumino diverso”, Luca sbaglia gli attacchi col fratello, purtroppo qui parte sempre in ritardo con la voce.
Ma adesso uno scoop … Luca non si ricorda la scaletta e per annunciare la canzone successiva ha dovuto guardare … ammettendolo anche lui, di non ricordarsela, beh… può capitare.
“Cinquemila mini mani”, canzone dedicata alle fan, non mi piace tantissimo come pezzo, ma ha forti sonorità blues. L’esecuzione live si discosta molto dalla versione dell’album, è molto più lenta, e secondo me, era meglio la versione incisa nell’ep.
“Baby”, perfetta, ancora megliore dell’esecuzione di Sanremo dell’anno scorso.
“Liberi da Sempre”, un ritorno al passato, a quando suonavano al Franciscus di Bardolino. Una canzone sicuramente molto dolce ed emozionante, sentita live, fa, addirittura, piangere. Un’esecuzione eccellente, dove hanno saputo dimostrare appieno il loro talento. Il finale, anche se diverso da quello della canzone incisa nel disco, è molto bello.
“Before you kiss me” , molto bravi in questa cover, ma si sa, forse, sono più bravi nelle cover.
“Sweet home chicago”, devo dire che il blues è un genere che gli si addice molto, forse dovrebbero fare oltre che rock anche blues. Possiamo affermare che Luca ha sicuramente una vocalità molto blues.
“Salvami”, una delle canzoni preferite dal duo veronese, che hanno voluto dedicare a tutti gli angeli rimasti sulla terra. Nella parte iniziale si sentiva l’eco che storpiava la canzone. Nonostante ciò, sono riusciti ugualmente a trasmettere appieno il profondo significato di questa canzone, anche se c’erano degli errori di Luca. Molto dolce all’inizio, ma rovinata sul finale dalle chitarre troppo rock.
“Prendimi adesso”, una canzone che sinceramente come significato non approvo, poiché avendo un target di fan molto giovani, la trovo diseducativa. Comunque nel complesso bell’esecuzione, senza grossi errori, solo piccoli e insignificanti di Diego, forse dovuti alla tensione.
Poi hanno eseguito una cover, di cui non conosco il titolo, in cui cantava solo Luca, devo dire che lì’esecuzione non mi è piaciuta granché, anche se la canzone era molto bella. Sul palco, sicuramente, sa muoversi, un rocker completo e matto allo stesso tempo.
“In my immagination”, in questa canzone le loro voci si mescolano in un duetto che ci lascia senza fiato, ottima tecnica sia alle chitarre che alla voce.
“There’s a place for us”, bravi, veramente molto bravi, ci hanno saputo dare le stesse emozioni del video.
“Cut me loose”, bravi ma non eccezionali, bella tecnica alle chitarre, che ogni volta riescono a provocarci mille brividi.
“Good luck my friends”, bell’esecuzione, peccato le stecche di Luca nel suo assolo.
“Set me free”, non ci sono grossi errori, ma non mi sono piaciuti particolarmente e non hanno saputo trasmettermi nulla.
“The truth is gone”, bad blues, cantato magistralmente da Diego, un inglese perfetto, senza alcun errore.
“Love is here”, cantata metà inglese e metà in italiano, perfetta davvero, sicuramente una canzone in cui sono molto bravi e sanno dimostrare davvero quanto valgono e le loro potenzialità. Le voci dei due fratelli, in questa canzone, come in poche altre, si sanno mescolare in un'unica stupenda voce che è capace di farci emozionare e di farci venire i brividi e le lacrime agli occhi.

Beh… siamo arrivati alla fine del concerto, è ora di dare un giudizio complessivo sulla serata; vi chiederete sarà un giudizio positivo o negativo?
Nel complesso, direi che è più che positivo, non ci crederete ma è così.
Bravi, bravi, bravi.

sabato 19 marzo 2011

Far Away: nuova rivelazione?

I Far Away sono un gruppo emergente genovese composto da: Luca Palmieri (voce), nato a Genova l’11 agosto 1989 e Stefano Fasce (chitarra), nato a Genova il 30 ottobre 1989.
La passione per la musica c’è sempre stata nei loro cuori, ma è sbocciata nell’estate del 2009 dopo aver trascorso 5 anni insieme tra liceo e conservatorio.
Le loro prime canzoni, che noi andremo ad analizzare, sono: “Oggi tocca a me” , “Provami a prendere”, “Solo con te” e “La notte ti illumina”.

“Oggi tocca a me”

Questa canzone nelle sonorità e nel testo ricorda, anzi, sembra quasi imitare, la canzone “Adrenalina” dei “Finley”. Quasi fossero un gruppo cover dei Finley.
Luca deve stare attento alla voce, piuttosto le facciano più lente, ma quando velocizza tende a sbagliare.
Bellissimo e dolcissimo il pezzo a pianoforte, che dà un senso di dolcezza e romanticismo alla canzone.

“Provami a prendere”

Continuano a ricordarmi sempre di più i Finley, sia come voce che come sonorità.
Un’intro molto dolce a chitarra che non viene rotta dall’attacco degli altri strumenti, ma, anzi, rafforzata.
Una canzone dolce e passionale, d’amore e molto romantica.

“Solo con te”

Forse la canzone più dolce e romantica che abbiano scritto, e, anche, la più conosciuta.
In questa pronunciano le parole che ogni ragazza ha sempre desiderato di sentirsi dire dal proprio innamorato.
Qui finalmente abbiamo un distacco dai Finley e capiamo veramente chi sono e quanto valgono questi ragazzi, sicuramente potrebbero fare di meglio, ma già così dimostrano di avere passione e talento, e le emozioni trasmesse da questa canzone sono talmente tante che sarebbe impossibile descriverle tutte, non basterebbe una vita per descriverle tutte.  
Luca deve lavorare ancora molto con la voce ed eliminare quei piccoli difetti di pronuncia dati dall’accento regionale, però la particolarità del suo timbro di voce, da un so che di particolare alle canzoni.

“La notte ti illumina”

Altra canzone molto romantica, però il suo romanticismo c’è solo nel testo perché la base non lo è altrettanto.
Qui di nuovo Luca tende a correre toppo con la voce e a sforzarsi facendo dei piccoli errori, dovrebbe cercare di rispettare di più il proprio timbro e capire che anche se non corre sono belle lo stesso le canzoni.

Nel complesso posso dirvi che sono due ragazzi pieni di talento e voglia di riuscire e secondo me faranno molta strada.
Secondo me sono veramente una nuova rivelazione e spero di vederli a Sanremo l’anno prossimo.
Bravi ragazzi, continuate così, continuate a farci emozionare e innamorare con le vostre dolci canzoni.

lunedì 14 marzo 2011

Critica a "There's a place for us" dei "Sonohra"

http://www.youtube.com/watch?v=eDJ030gbTv0

Una delle più belle colonne sonore di tutti i tempi, realizzata da uno dei gruppi italiani più seguiti del momento, quasi più seguiti all’estero che in Italia, i Sonohra.
La pronuncia inglese dei due fratellini veronesi è perfetta, non si direbbe che siano italiani, ma si potrebbe pensare, addirittura, che siano madre lingua inglesi.
Una tecnica e uno stile davvero inimitabili, le loro voci, unite insieme, formano un’unica, stupenda e melodica voce, che è capace di far emozionare e di dare maggiore intensità alla già bellissima base musicale.
Diego, anche in questa canzone, dimostra di essere uno dei migliori chitarristi di tutti i tempi, ma bisogna fare i complimenti, anche, a Luca perché è davvero molto bravo come seconda chitarra e seconda voce, pur non avendo il talento del fratello minore. Il video è veramente molto bello, i pezzi con i due fratelli che cantano sono mescolati maestralmente con le immagini del film, creando un connubio che lascia senza fiato e ci sa far emozionare, anche se, a quei due, servirebbe un corso di playback, perché sono veramente anti-sgamo … ahahahah!!!

Critica alle canzone "Ti ho trovata?" di "Gerardo Pulli"

http://www.youtube.com/watch?v=62_oEb-8jv0

Mi ricorda molto Alex Britti…. Una voce roca e graffiante, una grinta che si può avere solo alla sua età, una voglia matta di riuscire nella musica, con la sua musica… questo è Gerardo Pulli!
Sinceramente preferivo le sonorità della canzone “Caldo”, ma anche in questa ci ha saputo dimostrare di saper scrivere testi che sanno trasmettere e di saper essere un bravo cantautore, e in Italia di giovani ce ne sono ancora pochi…
Una canzone d’amore, un amore quasi morboso per una ragazza… che lo lacera e lo prende completamente… ma chissà chi è questa tipa, tanto fortunata da avere le attenzioni di Gerardo?!?!?
Beh ascoltatelo, ne vale la pena!!!!

Critica alla canzone "Come faccio" di "Stone Litzard"

http://www.youtube.com/watch?v=be6XXdKv2lE

Sicuramente una bella serenata…. una serenata rock… 
La tecnica non è sempre presente, sembra una cosa a lui sconosciuta ogni tanto… 
L’estensione vocale che usa, sforza la sua voce, dovrebbe tenersi più basso e rispettare la sua estensione vocale…
E qualche passo della base musicale sembra copiato da altre canzoni….
Almeno questo secondo il mio parere….

🎧 “Mi ha fatto ballare con gli occhi chiusi”: Chris Lake e la chimica perfetta del groove

Ci sono DJ set che ti pompano l’adrenalina. Altri che ti fanno perdere la testa. E poi c’è Chris Lake con il suo Chemistry Radio Ep. 3 (DJ M...