martedì 4 settembre 2012

Intervista ad Amelie, una cantautrice tutta da scoprire!!!!

Questa volta, ho intervistato per voi, Amelie, una giovane cantante che quest’anno ha vinto il premio Lunezia. Ma andiamo a scoprirla attraverso le sue risposte!


Come ti chiami? Di dove sei?
Amelie (all'anagrafe Paola Memeo) e sono di Milano
Cosa ti piace fare nella vita oltre che suonare?
Mi piace stare con gli amici, adoro osservare la natura, ammirare panorami, viaggiare, coccolare il mio super gattone Oscar! :) Adoro gli animali. Mi piace tantissimo organizzare scherzi agli amici :D Vedere film comici e d'epoca…mi piace il teatro e l'arte in generale (infatti mi sono laureata in Lettere Moderne indirizzo Discipline storiche dello spettacolo) :D
Da dove nasce la tua passione per la musica?
Nasce appena nasco io :))) Quando sono riuscita a stare in piedi da sola sulle mie gambine ricordo che adoravo dondolarmi per ballare anche solo col rumore dell'aspirapolvere :D Poi a 5 anni ho cominciato a studiare pianoforte e a 15 anni a studiare canto…la passione infinita per la musica penso sia innata….nasce nel momento in cui ricevi il dono della vita….poi in casa mia si è sempre ascoltato di tutto….i miei suonavano il piano, mia mamma ascoltava tutta la musica pop, dance dei migliori anni, mentre mio padre ascoltava più classici e musica orchestrale.
Raccontaci la tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Ci vorrebbe una biografia intera :))) per non annoiarvi posso solo dirvi che come tutti ho cominciato a cantare in numerose cover band, ho affrontato stili di vario genere, dal pop al rock, dall'acid jazz al funky, dal soul alla musica italiana….e ho fatto davvero molta esperienza di palco live…poi ho cominciato a lavorare come turnista in studi di registrazione prestando la mia voce guida in provini di brani destinati ad alcuni big della canzone italiana (Noemi, Cristina D'Avena ecc) e per alcuni spot….Proprio facendo questo lavoro ho conosciuto il mio attuale produttore Giovanni Rosina; con lui ho dato vita al mio progetto inedito Amelie ed eccomi qua….Oggi posso dire di essere davvero soddisfatta, mi occupo di musica; è il mio lavoro oltre alla mia ragione di vita, infatti oltre che essere impegnata sul mio progetto Amelie , …insegno canto, lavoro come professionista su progetti musicali di vario tipo (attualmente sono impegnata nella produzione di un musical indipendente che partirà dalla Sardegna l'anno prossimo) e lavoro come cantante corista per alcuni artisti che mi chiedono collaborazioni e feauturing.
Dicci un tuo difetto e un tuo pregio!
Bhe un pregio …l'essere sempre sempre sorridente….un difetto…Sono una pessima casalinga :))
Quali sono i tuoi cantanti o gruppi preferiti?
Bhe in primis Michael Jackson….ma ce ne sono molti…dal grande Lucio Battisti a Giorgio Gaber, dai Queen ai Toto, Mina, Luigi Tenco, amo molto Noa, gli Air, i Beatles, i Genesis, Lara Fabian, per le nuove generazioni Elisa, Il Genio, Bugo, la nuova Arisa ….e tanti altri
Il tuo cantante preferito è Michael Jackson, nelle tue canzoni ti sei mai ispirata a lui? e perchè è il tuo cantante preferito?
Si è il mio artista preferito, a nove anni è scoccata la scintilla!  amore a prima vista e a primo ascolto. Rimasi letteralmente stregata dalla sua energia, dal suo carisma, dal suo groove, dal suo modo di cantare e di ballare.
Penso sia il più grande artista di tutti i tempi, sono fermamente convinta che nessuno mai raggiungerà la sua grandezza; MJ ha segnato un'epoca, uno stile, ha fato vita a diversi generi musicali prima mai esistiti, è il top!  MJ per me rappresenta l'arte, lo spettacolo, la musica, la magia.
Inconsciamente penso sia sempre stata una fonte di ispirazione, non mi sono mai volutamente ispirata a sue canzoni per il semplice fatto che non mi piace copiare o assomigliare a qualcuno…le influenze che musicalmente si assorbono nel corso della vita penso siano utili per costruirti soprattutto una tua personale e unica identità…. Sicuramente a livello conscio MJ mi ha insegnato l'importanza dello spettacolo; quando ho la possibilità di fare dei live in posti grandi, sono sempre molto attenta alla resa "scenica" oltre che musicale ovviamente; ma più di tutti mi ha insegnato l'importanza dello show unito alla grandezza della musica…è una miscela esplosiva che pochi riescono davvero a coniugare con stile ed eleganza.
A chi ti ispiri per i tuoi pezzi?
Alle mie emozioni e sensazioni, al mio mondo….a niente altro…
C’è ne uno a cui sei particolarmente legata?
Amo tutte le mie canzoni…posso dire che alcune di queste mi hanno regalato grandissime emozioni…l'ultimo nuovo singolo "col naso all'insù" mi ha fatto vincere il Premio Lunezia, "Come si fa" mi ha fatto arrivare sul podio del Premio Poggio Bustone per Lucio Battisti….Just for you la porto nel cuore per diversi motivi personali…Passo e chiudo è stata la primissima canzone scritta da me…ma le amo tutte, come se fossero figlie :))
Che progetti hai per il futuro?
Tantissimi! :) non stiamo mai fermi, stiamo lavorando al primo raduno Amelitico con i fans, a settembre sarò ospite al Mei di Faenza come vincitrice del Premio Lunezia, a ottobre siamo in finale al Biella Festival, stiamo preparando pezzi nuovi e organizzando nuove date….tante tante cose in cantiere!
Che emozione hai provato quando hai inciso il tuo primo singolo?
In realtà ho inciso tutto il primo mini album…solo una volta terminato il disco abbiamo scelto con quale singolo uscire…cronologicamente il primo pezzo inciso se non ricordo male è stato Cellophane…l'emozione è sempre la stessa quando canto….come diceva MJ è come essere un albero che sente su di sè la brezza de vento…entri in una dimensione che non si può spiegare con le parole, ma solo con la musica...
Dove lo hai registrato?
Al Giro Studio di Giovanni Rosina
Come è stato produrre il primo EP?
Durissima, ma allo stesso tempo divertentissimo, meraviglioso. All'epoca svolgevo anche un altro lavoro oltre alla musica, lavoravo come responsabile commerciale in una azienda di congressi, per cui potete immaginarvi…lavoravo fino alle 19, uscivo di corsa e mi buttavo in studio fino alle 3 del mattino….non so nemmeno io come ho fatto! :D Ma oggi, che ho realizzato il sogno di vivere di sola musica, sono davvero soddisfatta e orgogliosa dei sacrifici e dei risultati che siamo riusciti ad ottenere. Poi col team di lavoro si è creato un affiatamento davvero unico, e penso che la buona resa del progetto sia dipesa soprattutto dalle magiche alchimie che si sono create tra le persone che ci hanno lavorato. Eravamo, siamo e saremo sempre molto determinati nel portare avanti i nostri obiettivi con grande passione e professionalità.
La canzone 'cellophane' la paragoni alla tua vita o alla vita di tutti ? come se fosse chiusa dentro a questo cellophane ?
"Cellophane" parla della condizione sociale attuale: viviamo tutti in un contesto in cui purtroppo l'apparenza è più importante della sostanza…e il messaggio vuole proprio essere "Hey gente, sveglia! liberatevi dai tabù, dalle maschere sociali, cercate di vivere liberi, meno omologati, toglietevi il "cellophane" dal quale siete avvolti e Vivete"!
Come è stata la tua prima esperienza come autrice del testo Passo e chiudo? che cos'hai provato quando l'hai cantata la prima volta sapendo che l'hai scritta tu ?
Grazie a questo brano ho sperimentato anche la mia parte compositiva a autorale. Pensavo di essere solo una interprete e invece ho capito che posso essere anche una cantautrice. Nonostante questo, preferisco lavorare sui miei pezzi sempre in collaborazione con persone valide. Molti preferiscono scrivere pezzi interamente di mano propria, ma per come la vedo io, credo sia importante  sempre il risultato finale, per cui che lo abbia scritto tutto tu o insieme a qualcun altro, ciò che conta è dar vita a brani di qualità che rispecchiano il tuo mondo interiore e le tue emozioni più profonde.
"Passo e chiudo" è un pezzo particolare, mi ha regalato momenti unici e indimenticabili… la prima volta che l'ho eseguita dal vivo mi ha quasi fatto piangere.
Sotto che etichetta sei?
Sono una produzione indipendente, quello che ho creato l'ho fatto con le mie mani e con quelle di Giovanni Rosina. Nessun altro alle spalle, e di questo siamo orgogliosissimi.
Una volta terminato il lavoro di produzione siamo stati distribuiti digitalmente dal' etichetta Rosso Al Tramonto che ci ha messi su I tunes e sui vari canali on line.
Ultimamente, in vista del nuovo album, abbiamo ricevuto una proposta di produzione esecutiva da parte di una casa discografica indie (di cui per correttezza non faccio nome), ma per motivi un pò legati al contratto, un pò alla parte artistica, io e Giovanni ci siamo sentiti di rifiutare l'offerta seppure interessante. Subito dopo però abbiamo avuto la conferma di aver fatto la scelta giusta :) perché in ogni caso sono arrivate soddisfazioni una dietro l'altra; dall'esibizione in prima serata su Rai Uno, alla Vittoria al Premio Lunezia, alla finale del Biella Festival e al passaggio sulle frequenze nazionali di Radio Rai.
A quando il tuo album?
Chi può dirlo? ci stiamo lavorando ma dare una data adesso è troppo presto :)
In che città hai suonato? C’è ne una a cui sei particolarmente legata e perché?
In diverse città…ma ovviamente quella che amo di più è la mia città…Milano. Anche perché qua ho il grosso seguito dei fans.
In che città vorresti suonare e perché?
Roma in primis, adoro questa città e una bella fetta del mio pubblico è anche romana….poi spero di suonare presto in Veneto perché anche qua ho diverse persone che mi seguono e sarebbe fantastico riuscire ad organizzare delle date nella provincia di Treviso e Padova.
Con che artisti ti piacerebbe suonare e perché?
Mi piace molto Mauro Emanno Giovanardi, con lui sarebbe un sogno realizzare un duetto…tra  l'altro lo vedo adattissimo al mondo amelitico :) Sarebbe un onore per me.
Adoro Nicolò Fabi, anche con lui sarebbe un sogno avviare una collaborazione. Ultimamente sto cercando di dar vita ad alcune interessanti collaborazioni, ma per il momento meglio non dire troppo! :)
Quali concorsi hai fatto e quali ti hanno aiutato maggiormente in questo percorso?
Tutti quelli che finora ho fatto mi hanno sempre portato qualcosa di buono. I più importanti sono stati fino ad oggi sicuramente Il Premio Poggio Bustone per Lucio Battisti e il Premio Lunezia.
In qualche modo anche partecipare nel 2010 a Sanremo Nuova Generazione è stato utile per allacciare alcuni contatti e farmi conoscere al pubblico internauta.
Come è stato vincere il premio Lunezia?
La più grossa soddisfazione fino ad oggi. Penso che dopo Sanremo, Il Premio Lunezia (insieme a Musicultura) sia attualmente in Italia il concorso più importante per la musica emergente. Quindi aver vinto questo premio è stato un riconoscimento fondamentale. Ricevere i complimenti da tanti critici e addetti ai lavori è stato sicuramente infinitamente stimolante per continuare il mio percorso con grande determinazione e convinzione. Posso dire di essere davvero onorata di questa vittoria, soprattutto perché questo Premio da priorità alla qualità sia compositiva che letteraria, dando la priorità alla vera artisticità sotto tutti i punti di vista.
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Stupendo! se non ci fossero loro il mondo amelititco non esisterebbe! sono affettuosissimi , sempre presenti! Gli Amelitici sono una parte fondamentale del mio progetto, mi piace comunicare con loro e tenerli sempre aggiornati su tutto! E' meraviglioso sapere che molte persone ti seguono, ti apprezzano e ti vogliono bene. Mi danno una energia e carica pazzesche! Ed è meraviglioso vedere come negli ultimi mesi siano aumentanti in maniera spaventosa! In questo penso mi abbia dato una mano l'apparizione fatta su Rai Uno in  prima serata! Pensa che a Settembre, su richiesta di alcuni di loro, stiamo organizzando persino il primo raduno Amelitico :) un incontro in cui staremo tutti insieme per conoscerci e passare una giornata Amelitica tra manicaretti culinari (non cucinati da me ovviamente) e musica!
Che consiglio dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della musica?
Ci sarebbero tante cose da consigliare, ma sempre in base al mio personale vissuto…e sai….ognuno ha le sue esperienze per cui le cose che posso consigliare io potrebbero non andare bene per tutti….
Per quanto riguarda la mia esperienza posso solo dire di non improvvisarsi mai…di studiare sempre senza però mai mettere la tecnica prima del cuore….di essere sempre professionali in qualsiasi contesto ci si trovi, di rimanere umili e di non sentirsi mai arrivati….di lavorare sempre con grande determinazione e soprattutto…circondarsi di persone giuste….perché in questo settore sono tanti i personaggi farlocchi…ma con l'esperienza impari poi a riconoscerli a chilometri di distanza :)
La tua famiglia cosa ne pensa di questo tuo sogno?
Mi appoggia totalmente ed è fiera di quello che sto facendo, anche se all'inizio, quando ho mollato il lavoro fisso per cercare di fare solo musica, giustamente si è molto preoccupata.
Ma sanno che sono testarda e hanno imparato a fidarsi di me….sanno che se decido di fare una cosa la porto avanti fino all'impossibile :)
Date future in cui poterti sentire?
Il 29 Settembre dovrei essere al Mei di Faenza, il 19 ottobre sono al Teatro Sociale Villani di Brescia per la finale del Biella Festival e poi tutti gli appuntamenti potete sempre trovarli sul mio sito ufficiale www.ameliemusic.it
Naturalmente siete tutti benvenuti nel mondo amelitico sulla mia Fan Page di Facebook :)

Beh, se vi ha incuriosito, andate a cercarla attraverso i suoi canali ufficiali, e continuate a seguirla.
Io la trovo una ragazza dal grande potenziale e dalle grandi capacità ed è per questo che ve la consiglio!!!

domenica 26 agosto 2012

25/08/2012 - Recensione concerti dei Nomadi e Omar Pedrini a Castagnole Lanze


Migliaia di persone per un concerto indimenticabile, che anche con la pioggia, hanno saputo sostenere i loro idoli, i Nomadi e Omar Pedrini.
Omar Pedrini inizia il suo percorso musicale nel 1986 con i Timoria, nel 1996 inizia la carriera da solista. Ieri sera  ci ha fatto ascoltare tre brani.
Il primo “Senza vento”, una vecchia canzone dei Timoria, poi riarrangiata nel 2011 con uno stile più Rock. Qui ha dimostrato di avere una voce molto rock e graffiante, anche se c’erano degli errori sugli acuti.
La seconda canzone “Casa mia”, come lui stesso ha detto, è arrivata ultima al Festival di Sanremo di 4 anni fa, l’ho trovata poco armonica in alcuni punti e abbastanza noiosa.
L’ultima, “Sole spento”, con Gilda, come seconda voce, è una canzone che gli è stata ispirata una lettera che gli è arrivata da un ragazzo dal carcere, l’ho trovata molto toccante ed emozionante.
Un’artista che sa il fatto suo, un’artista che si merita di poter cantare davanti a così tante persone, ma soprattutto nei suoi testi cerca di dare dei messaggi al pubblico.
I nomadi, una band nata nel 1963, la più vecchia d’Europa, che, anche, dopo tutti questi anni sa ancora emozionare e coinvolgere il proprio pubblico, che è di tutte le età. Hanno una grinta sul palco che sembra quella dei ragazzini. Neanche un errore, il cantante con una voce pulita e calda, ma non da meno sono stati il bassista e il chitarrista che hanno cantato un paio di canzoni, come se fossero loro i cantanti. Il violinista, molto preparato, ha saputo dimostrare tutta la sua bravura nell’assolo, durato un paio di minuti, che ha saputo dare un momento di pausa al resto dei componenti della band.
Numerose sono state le iniziative umanitarie legate al concerto: i soldi dei biglietti, sono stati devoluti alla ricerca di Candiolo e, inoltre, sono state vendute delle magliette per il terremoto in Emilia. Toccante è stato il loro grido di Libertà per il Tibet accompagnato dalla canzone “Auschwitz”.
Una serata davvero emozionante che resterà nel cuore di chi c’era.

sabato 25 agosto 2012

Intervista a Riccardo D'avino


Questa volta ho intervistato per voi un cantautore di Rivoli, una cittadina vicino a Torino. Che, a settembre, parteciperà alle selezioni per Sanremo Giovani.



Come ti chiami? Anni? Di dove sei? E cosa studi?
Sono Riccardo D’Avino. Ho 25 anni e provengo da Rivoli (Torino). Mi sono laureato l’anno scorso in grafica e comunicazione pubblicitaria e ora faccio il grafico, ma sogno di diventare musicista di professione.
Come mai la scelta di usare il tuo vero nome al posto di un nome d’arte?
Beh, perché non ho bisogno di un nome d’arte. Io sono già un artista tutto il giorno e non ho bisogno di trasformarmi quando sono in studio o sul palco. Semmai mi devo trasformare in persona seria nelle situazioni che lo richiedono. Uso il mio vero nome anche perché penso che suoni  molto bene…
Cosa ti piace fare nella vita oltre che suonare?
Amo dedicarmi alla grafica tradizionale e web, leggere e viaggiare.
Fidanzato?
Da dove nasce la tua passione per la musica?
E’ proprio una bella domanda…  Io sono sempre stato attratto dalla musica fin da quando ero bambino, forse perché è l’arte che esplora meglio le mie emozioni. Ad aiutare lo sviluppo di questa passione è stata senz’altro anche la vastissima collezione di dischi dei miei genitori, che fin da quando ero bambino mi hanno fatto ascoltare musica di ogni genere.
Raccontaci la tua esperienza artistica dagli inizi ad adesso!
Ho cominciato a suonare la chitarra e a prendere lezioni alla tenera età di 13 anni, cominciando dall’acustica, quindi passando all’elettrica. Ho avuto alcune esperienze come chitarrista in alcuni gruppi con cui non ho fatto granchè, se non pochi concerti, finchè a 18 anni non ho iniziato a prendere anche lezioni di canto. Di lì a poco ho formato un nuovo gruppo,  le “Ceneri del Nulla”, che successivamente cambierà nome in “Krill Has Gone”. E’ stato il primo gruppo con cui ho avuto un’attività live più importante e con cui ho registrato due Ep e una canzone per una compilation, “Hit the center”. Tuttavia, anche questa band si è sciolta nel 2008. Da quel momento in poi ho deciso di intraprendere una carriera solista, che sta proseguendo tuttora con risultati sempre più soddisfacenti.
Dicci un tuo difetto e un tuo pregio!
Il mio più grosso pregio per alcuni e difetto per altri è il mio essere estremamente esigente e cocciuto su quello che voglio.
Quali sono i tuoi cantanti o gruppi preferiti?
Tra i miei preferiti ci sono artisti di vario genere in ordine sparso, come The Police, U2, R.E.M., Toto, Ligabue, Litfiba, Negrita, Yes, Genesis, Phil Collins, Peter Gabriel, Level 42, Fugazi, Jawbox, At the drive-in, Lucio Battisti, Lucio Dalla, Max Gazzè, Niccolo’ Fabi, Mario Venuti, il percussionista indiano Trilok Gurtu, Elio e le storie tese, Deep Purple, Led Zeppelin, Foo Fighters, AC DC.
A chi ti ispiri per i tuoi pezzi?
Agli stessi della domanda precedente, ma anche a tutto quello che mi passa per la testa e mi convince.
C’è ne uno a cui sei particolarmente legato?
Probabilmente i Toto, che considero uno dei migliori gruppi al mondo per la loro tecnica, la loro creatività e la loro versatilità.
Che progetti hai per il futuro?
A settembre inizieranno le registrazioni del mio primo album vero e proprio, che si chiamerà “Il mondo intorno” e conterrà 12 brani, compresi i 4 presenti nel mio attuale Ep “Fuggire e ritornare”, che verranno riarrangiati e ri-registrati assieme ad altre 8 nuovissime canzoni. Inoltre riprenderanno i concerti e il mio produttore è fermamente intenzionato a portarmi alle selezioni di Sanremo Giovani. Nello stesso periodo uscirà anche “Siamo qui”, brano dedicato alla scomparsa del motociclista Marco Simoncelli, i cui proventi andranno tutti in beneficienza alla Marco Simoncelli Onlus, associazione no profit gestita dai genitori di Marco che finanzia progetti umanitari.
Che emozione hai provato quando hai inciso il tuo primo singolo?
Innanzitutto un gran senso di sorpresa per essere stato meno scarso di quanto pensassi… Ahahah! Scherzi a parte, le emozioni che provo ogni volta che registro e ascolto un nuovo brano sono indescrivibili. Sono tante immagini e tanti colori che volano nella mia mente e nel mio cuore allo scorrere della musica e delle parole.
Dove lo hai registrato?
“Due o tre cose che so di te” l’ho registrata tra l’Home Studio del musicista e arrangiatore Francesco Saglietti e il Rock Lab Studio, entrambi a Torino. Nel primo ho registrato gli strumenti, nel secondo le voci.
Come è stato produrre il primo EP da solo?
E’ stato molto soddisfacente. Ho potuto seguire personalmente e con attenzione tutte le fasi di registrazione e mix e il risultato finale è stato sorprendente, anche grazie al tocco finale del grandissimo Alessandro Vanara, che è un tecnico di mastering che lavora stabilmente anche ai dischi di Al Bano e che di conseguenza ha svolto un lavoro di altissimo livello. Il suono dell’Ep è fresco e potente, ma anche più delicato nei momenti più riflessivi, come ad esempio la canzone di cui abbiamo parlato prima.
Cosa te lo ha ispirato?
Me l’ha ispirato l’urgenza di far sentire la mia voce, di esporre al mondo le mie osservazioni, le mie insicurezze, ma anche la mia gioia e la mia voglia di esprimermi.
A quale canzone sei più legato?
A “Questa realtà”, un brano dedicato alla sensazione di un mondo che, come dice appunto la canzone “non ha spazio per me”, ovvero quando sembra che non sei mai giusto per il mondo, che gira sempre dalla parte opposta rispetto a dove stai correndo tu.
Sotto che etichetta sei? Come sei stato scoperto?
La mia etichetta si chiama Can Can music publishing, è di Bologna e l’ho trovata online, tramite un annuncio in cui diceva che stava cercando nuovi artisti da produrre. Io ho inviato loro il mio materiale, che è piaciuto molto al suo proprietario, Guido De Gaetano, il quale mi ha messo sotto contratto.
A quando il tuo album?
Come dicevo prima, inizierò a registrarlo a settembre, ma la sua uscita è prevista per la prossima primavera, dato che ci vorranno diversi mesi per la lavorazione dell’intero prodotto. Verrà però anticipato da un singolo, che potrebbe già uscire verso febbraio 2013.
In che città hai suonato? C’è ne una a cui sei particolarmente legato e perché?
Ho suonato in molte città italiane, ma sono molto legato a Roma, ai suoi locali e al suo pubblico molto caloroso e appassionato. Ovviamente sono legatissimo anche alla mia Torino, anche se devo dire che il nostro pubblico è mediamente più disinteressato alla musica e meno caloroso.
In che città vorresti suonare e perché?
Non ce n’è una in particolare, vorrei suonare in più posti possibili per diffondere il più possibile il mio messaggio. Devo dire però che sarei molto curioso di suonare in Giappone, visto che so che i giapponesi letteralmente impazziscono per gli artisti europei e riservano loro rumorose ma gioiose accoglienze.
Con che artisti hai suonato?
Ho suonato con diversi artisti dell’area torinese e piemontese, oltre ad aver diviso il palco con artisti da tutta Italia nel corso di vari concorsi e manifestazioni. Una volta ho avuto il piacere di cantare in un concorso dove gareggiava anche Erica Mou, che considero un’ottima e simpaticissima artista. All’epoca aveva solo 18 anni, ma era già molto talentuosa. Allo stesso festival era presente un’altra artista sempre lanciata da Sanremo Giovani quest’anno, ovvero la bravissima Giulia Anania.
Con che artisti ti piacerebbe suonare e perché?
Sogno di dividere il palco con i Toto, oppure gli U2, ma anche aprire un concerto di Ligabue, Mario Venuti o altri artisti italiani sarebbe magnifico. Perché? Perché sono gli artisti che amo!
Quali concorsi hai fatto e quali ti hanno aiutato maggiormente in questo percorso?
Ho fatto diversi concorsi. Tra i più noti cito il Festival di Castrocaro, il Senza Etichetta e il Premio Augusto Daolio, dedicato al compianto ex-cantante dei Nomadi. Non ce n’è uno in particolare che mi abbia aiutato di più. Tutti i concorsi che ho svolto mi hanno aiutato a migliorarmi, a fare nuove conoscenze e a cogliere tanti lati positivi e negativi del mondo musicale.
Che rapporto hai con i tuoi fan?
Sono molto importanti per me. Con loro interagisco sempre attraverso i vari social network e cerco di mantenere un rapporto prezioso, perché loro sono preziosissimi, vitali.
Che consiglio dai ai cantanti che si affacciano per la prima volta al mondo della musica?
Una frase che mi piace molto pronunciare ultimamente è “Per essere innovativi, non si deve cercare di inventare un nuovo genere musicale. Bisogna solo cercare di scrivere grandi canzoni". Secondo me, tutti noi artisti di nuova generazione dobbiamo cercare di fare belle canzoni, perché è questo ciò che manca all’attuale scena musicale. Oggi ci sono troppi brani “usa e getta”, senza contenuti e fatti apposta per vendere, ma che nessuno si ricorderà più tra pochi mesi. C’è bisogno di canzoni che entrino di nuovo nel cuore della gente, che tra quarant’anni qualcuno canticchierà ancora davanti a un falò con la chitarra o che suonerà ancora nei locali. Non importa quale sia il genere, l’importante è cercare di scrivere canzoni profonde e anche originali, che non cerchino di rifarsi a nessuno in particolare. Ecco, un altro consiglio che do a chi sta per scrivere la sua prima canzone è quello di ascoltare più musica possibile, non fossilizzarsi su uno o due generi, eliminare i pregiudizi e prendere il meglio da tutto quel che si ascolta. Con “il meglio” intendo dire tutto quello che vi ispira e che pensate che potrebbe essere riproposto in maniera personale e unica all’interno di una canzone. Non formate un gruppo pensando “suoneremo hard rock” oppure “suoneremo funky”. Formatelo pensando “faremo grandi canzoni, chi se ne frega del genere in cui qualcuno vorrà classificarci”. Se invece siete interpreti, ovvero non scrivete canzoni, cercate comunque un timbro vocale tutto vostro, qualcosa che rappresenti al meglio quello che avete dentro e che allo stesso tempo non assomigli troppo a quello di nessun altro cantante. Ovviamente, tutto questo discorso vale anche per me stesso, ogni giorno che canto o scrivo.
La tua famiglia cosa ne pensa di questo tuo sogno?
Sono molto fieri di me e mi sostengono ogni volta che possono. Però non mancano mai anche di tenermi coi piedi per terra. Quello della musica non è un mondo facile e si può cadere giù da un momento all’altro anche quando ci si è dentro.
Date future in cui poterti sentire?
Ricomincerò a settembre e le date sono in via di definizione, ma presto vi aggiornerò.


Un ragazzo molto aperto e socievole, con un grande talento. Gli auguro di riuscire in questo campo e di arrivare sul palco dell’Ariston perché se lo merita davvero.

venerdì 3 agosto 2012

"As long as you love me" - Justin Bieber



Come promesso mi ritrovo qui a scrivere su Justin Bieber e sul suo nuovo singolo, “As long as you love me”.
Una canzone sicuramente molto elettronica, quasi dance.
Ci racconta di un amore che può superare qualunque cosa, un amore disperato. Il massimo del romanticismo e del volere questo amore a tutti i costi lo si vede quando lui picchia il padre di lei perché impedisce il loro amore. (Forse dei moderni Giulietta e Romeo, speriamo che il finale sia migliore). Proprio per esprimere questo concetto il video è stato realizzato come uno Short-Film.
Il tamburo della batteria sembra quasi battere al ritmo del cuore dei due innamorati e di chi ascolta col fiato sospeso.
Nel pezzo rap non mi fa impazzire il flow del rapper, ma nel contesto della canzone questo intramezzo la rende più armonica e più coinvolgente.
Una canzone molto ritmata, che sa tirare le folle e fa venire voglia di ballare, come del resto era anche Boyfriend.
A mio parere, una canzone che sa davvero toccarti il cuore.

mercoledì 25 luglio 2012

"Amami" - Valerio Scanu



“Amami” è il primo singolo estratto dall’ultimo album di Valerio Scanu, “Così Diverso”.
Una canzone, sicuramente, molto romantica, che viene resa ancora più romantica dal video, che parla di una dolcissima storia d’amore.
Il sound è armonico, la linea vocale si armonizza alla perfezione con la linea melodica, anche se la voce, a causa del piercing, non risulta pulita, e i vocalizzi negli acuti, sembrano fatti di gola e non di diaframma, il che li rende fastidiosi e disarmonici.
Uno di quegli artisti che uscito da amici, subito andava fortissimo, ma, secondo me, non ha saputo continuare a migliorarsi, continuare a studiare, ma soprattutto non ha capito che per migliore la voce avrebbe dovuto togliersi il piercing alla lingua. Comunque il talento e la voglia ce li ha e se migliorerà potremmo aspettarci tanto.

domenica 22 luglio 2012

Critica all’album “Oro e Polvere” dei Cube41



Il progetto dei Cube41 si forma nel 2001, dall’incontro dei tre membri nel Centro Studi Musicali di Verona.
Il loro genere COOL-POP è un misto tra Pop, Rock ed Elettronica, cercano un genere unico, orecchiabile, armonico, insomma, che resti nella mente di chi lo ascolta.
Il loro primo album “Oro e Polvere”, disponibile in free-download sul loro sito, cerca proprio di rispettare gli obiettivi che la band si è posta.
A mio giudizio, a livello musicale l’obiettivo è stato raggiunto, il sound è armonico, orecchiabile e si fa ricordare.
Anche se in “Vivimi”, alcune parti sembrano copiate dalla canzone “Dragostea”, uno dei successi dance di qualche anno fa.
Per quanto riguarda la voce è intonata, ma un po’ lagnosa, sembra che canti quasi sempre in falsetto e in alcuni punti dà l’impressione che a cantare sia una donna e non un uomo.
Secondo me, per avere più successo, dovrebbero pensare ad aggiungere un’ulteriore componente come cantante.


sabato 21 luglio 2012

"Oh Love" - Green Day



Questo nuovo singolo, è un regalo che la band ha voluto fare ai fan di tutto il mondo, per anticipare il loro nuovo album “iUno!”, in uscita il 15 settembre 2012, che comporrà insieme ad altri due dischi una trilogia: “iDos!”, che uscirà il 13 novembre 2012, e “iTrè!”, che uscirà il 15 gennaio 2013.
Questa canzone rappresenta un’onda di novità all’interno del sound della band, ma in alcune parti ci riporta alle vecchie sonorità della band, come quelle di “Boulevard of broken dreams”. Personalmente questa nuova scelta di sound la trovo deludente poiché all’inizio della canzone e verso la fine ci sono dei punti in cui il suono è spezzettato e sembra quasi che sia un disco che salta, quindi lo trovo abbastanza fastidioso da ascoltare e poco armonico.
Per il resto lo trovo un pezzo ascoltabile, ma mi aspettavo di più da una band con tutto questo potenziale e questa carica.

🎧 “Mi ha fatto ballare con gli occhi chiusi”: Chris Lake e la chimica perfetta del groove

Ci sono DJ set che ti pompano l’adrenalina. Altri che ti fanno perdere la testa. E poi c’è Chris Lake con il suo Chemistry Radio Ep. 3 (DJ M...